Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Le grida di Salvini tentano di coprire l'assenza dei (suoi) risultati e di mettere in ombra alcuni ottenuti da Conte come la ripartizione in altri paesi UE dei migranti di un barcone, è l'opinione condivisibile di Stefano Feltri. Malgrado non ci sia pericolo di invasione e il numero dei migranti sia crollato, la Lega alza... Continua a leggere...
Occorre tornare sui migranti, argomento di cui si è impadronito Salvini, con i 5 Stelle fin troppo attenti a non urtare l'alleato. Eppure non c'è pericolo di invasione, il numero dei migranti è crollato... Continua a leggere...
Continua un tormentone – purtroppo inconcludente – sulla sinistra, di cui fa parte a pieno titolo la recente posizione di Veltroni che in sostanza propone di tornare alle (sue) origini, cioè – guarda caso – alla radice della crisi del Pd. Ritenere di affrontare la crisi pienamente politica, perfino di significato, del Pd senza andare alla radice dei problemi è un’illusione che non può che peggiorare la crisi già in atto, già sufficientemente grave. Nella versione migliore il Pd delle origini avrebbe dovuto garantire al governo di centrosinistra (in particolare a Prodi) un’autonomia politica dalle tensioni tra i partiti che avevano dato vita all’Ulivo. Nella versione peggiore avrebbe dovuto garantire una vera e propria autosufficienza (la vocazione maggioritaria) che infatti appena teorizzata, proprio da Veltroni all’epoca segretario del Pd, fece precipitare all’inizio del 2008 la crisi del secondo governo Prodi... Continua a leggere...
articolo pubblicato da Il Fatto Quotidiano
di Alfiero Grandi | 29 settembre 2018
Malgrado la vittoria del No al referendum del 4 dicembre 2016 sulle modifiche della Costituzione volute da Renzi, la nuova maggioranza Lega-M5S prova a sua volta a modificare la Costituzione con varie proposte. Da decenni si susseguono tentativi di scaricare sulla Carta costituzionale le difficoltà di governare. Certo, maggioranza e governo attuali non hanno dimenticato […] [scarica file in pdf]
articolo pubblicato da Il Fatto Quotidiano
di Alfiero Grandi | 29 settembre 2018
Malgrado la vittoria del No al referendum del 4 dicembre 2016 sulle modifiche della Costituzione volute da Renzi, la nuova maggioranza Lega-M5S prova a sua volta a modificare la Costituzione con varie proposte. Da decenni si susseguono tentativi di scaricare sulla Carta costituzionale le difficoltà di governare. Certo, maggioranza e governo attuali non hanno dimenticato […] [scarica file in pdf]
La scelta del futuro segretario della Cgil viene spesso paragonata ad analoghe scelte precedenti. I paragoni con il passato, quasi fossero quarti di nobiltà da rivendicare, non mi convincono. Ogni situazione va vista a sé. In ogni situazione è stato necessario rispondere a contesti politici e sindacali diversi, a regole diverse, quella attuale è radicalmente diversa da qualunque altra del passato. Oggi il sindacato non deve difendere la sua autonomia, il suo ruolo dai partiti, perché questi o non esistono più o hanno perso radicamento nei luoghi di lavoro. Di più, spesso è prevalsa la tentazione di mettere in un angolo il sindacato, insieme ad un pesante attacco ai diritti dei lavoratori. Il tentativo di mettere in discussione il ruolo del sindacato come rappresentante dei lavoratori non è iniziato con questo governo, è iniziato prima e con Renzi ha avuto un salto di qualità... Continua a leggere...
Il decreto Salvini è stato approvato dal Senato con voto di fiducia. Il voto di fiducia è servito per imporre l’approvazione di questo testo ai senatori 5 Stelle, al cui interno c’è forte malessere. Malgrado questo ricatto alcuni di essi hanno rifiutato di votarlo, con fondate e importanti motivazioni di merito. Il decreto Salvini è un testo di legge grave e preoccupante, che contiene rotture pesanti con importanti principi ... Continua a leggere...
Quanto è avvenuto in parlamento a fine anno è grave. Il merito delle misure della legge di stabilità è già discutibile ma molto peggio è il percorso scelto dal governo per la sua approvazione, che ha inferto un duro colpo al ruolo del parlamento, costretto ad approvare la legge senza conoscere il contenuto delle norme approvate. È vero che in passato c’è stato un ricorso esagerato ai decreti legge... Continua a leggere...
pubblicato da Il Fatto Quotidiano
di Alfiero Grandi | 9 gennaio 2019
A Palazzo Chigi si aggira un virus che colpisce molti dei suoi inquilini e non fanno eccezione Conte, Di Maio e Salvini. E' il virus che spinge a cambiare la Costituzione, quasi una prova per entrare nella storia. Eppure il 4 dicembre 2016 è abbastanza vicino per ricordare a tutti che con la Costituzione è bene andarci cauti, come avrebbe dovuto fare Renzi, il cui tentativo di deformazione infatti è stato sconfitto.
Semmai la questione istituzionale urgente è la legge elettorale, che andrebbe cambiata all'inizio di una legislatura, cioè ora
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Il referendum che ha bocciato le modifiche della Costituzione targate Renzi è del 4 dicembre 2016, eppure sono in arrivo nuove proposte di modifica. È un virus che colpisce chi entra a palazzo Chigi? L’Italia è in recessione, il governo dovrebbe dedicarsi a questo grave problema, invece pensa a modificare la Costituzione. Presentare le modifiche separatamente, o come attuative, non riesce a nascondere la logica che le lega, puntando a modificare l’assetto istituzionale definito dalla Costituzione, con il rischio di aprire ad altri, più pesanti rivolgimenti... Continua a leggere...
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