Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Comunicato dell'Associazione per il rinnovamento della Sinistra
ALFIERO GRANDI ELETTO PRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE PER IL RINNOVAMENTO DELLA SINISTRA
Il direttivo nazionale dell’Ars, accogliendo la decisione di Piero Di Siena di lasciare la Presidenza nazionale dell’Ars, con breve anticipo rispetto alla scadenza statutaria del secondo mandato, ha accolto all’unanimità la sua proposta, presentata dal presidente onorario Aldo Tortorella, di nominare Presidente dell’Associazione Alfiero Grandi. Il direttivo nazionale ha impegnato i propri aderenti a partecipare e a fare partecipare alla manifestazione nazionale a Roma che la Fiom ha indetto in occasione dello sciopero nazionale del 9 marzo. La manifestazione e lo sciopero del 9 marzo vengono in un momento che vede svilupparsi - tra l’altro - una pesante discriminazione contro la Fiom per non avere firmato l’accordo voluto dalla Fiat, il rifiuto di riammettere alla Fiat di Melfi 3 lavoratori iscritti alla Fiom malgrado la sentenza favorevole del giudice di appello, l’attacco all’articolo 18. Per queste ragioni e per sostenere tutto il sindacato impegnato ad ottenere insieme equità, sviluppo dell’occupazione e difesa dei diritti di tutti i lavoratori anche l’Ars sottolinea l’esigenza di sviluppare un movimento unitario di sostegno alle iniziative dei lavoratori. Il direttivo nazionale ha deciso inoltre di prendere un’iniziativa nei confronti di tutte le componenti della sinistra italiana con l’obiettivo di contribuire alla costruzione di posizioni comuni in grado di proporre un’alternativa politica nel nostro paese. Le prossime elezioni politiche non sono lontane e il miglior modo di preparare un confronto tra alternative politiche credibili è iniziare da subito a costruire la proposta delle forze politiche e sociali che intendono avviare in Italia e in Europa una strada diversa da quella che punta unicamente alla compressione dei diritti della parte più debole della società. Ogni rinvio potrebbe rivelarsi un errore, anche perché il distacco tra rappresentanza e rappresentati richiede la capacità di coinvolgere le organizzazioni sociali e le singole le persone nella costruzione dell’alternativa politica alla destra. 28/2/2012
- Pubblicato sul quotidiano L'Unità
Visco ha ripreso la discussione sulla crisi del capitalismo (Unità 13/2). Crisi non vuol dire crollo ma incapacità di rispondere agli obiettivi di una società moderna. Il capitalismo ha preteso di essere il supporto economico della democrazia. Oggi è in corso un pericoloso divorzio: la democrazia non è più un obbligo, come dimostra la malcelata invidia verso l’autoritarismo cinese. Vengono proposti commissari che dovrebbero sostituirsi a Governi legittimi. Va di moda il Governo dei tecnici che non risponde agli elettori ma presume di sapere cosa è bene per loro... Continua a leggere...
- Pubblicato da l'Altro quotidiano e da Paneacqua
La Grecia ha svolto finora, nell’ambito dell’Euro, il ruolo dell’appestato. E’ vero che la destra ha falsificato i conti del bilancio pubblico greco e che da quel momento la Grecia è entrata nel tunnel. E’ altrettanto vero che era possibile all’inizio della crisi della finanza pubblica greca un sostegno europeo molto minore di quanto è stato necessario in seguito, tanto più se verranno effettivamente erogati i 130 miliardi di euro. 130 miliardi che dovrebbero portare il debito pubblico greco a livelli più sopportabili e su cui sono in corso estenuanti trattative tra la cosiddetta troika europea e il Governo “tecnico” greco. Non va dimenticato che l’attacco della speculazione alla Grecia è stato rafforzato da dichiarazioni della coppia Merkel e Sarkozy sulla posssibilità di default del paese. Dichiarazioni mai sentite prima da esponenti dei Governi europei su altri paesi... Continua a leggere...
- Pubblicato da l'Altro quotidiano e da Paneacqua
Il referendum del giugno scorso ha bloccato il tentativo del Governo Berlusconi di tornare al nucleare, in Italia. Oggi sappiamo che i reattori francesi Epr che avremmo dovuto costruire in Italia (almeno 4) sono troppo costosi. La Corte dei Conti della Francia, che li costruisce e che ha provato a rifilarli all’Italia, riconosce che costano troppo... Continua a leggere...
- Pubblicato da l'Altro quotidiano e da Paneacqua
In questi giorni stanno uscendo studi molto importanti sulla attuale realtà economica e sociale italiana. Le conclusioni non sono novità in sé, ma offrono certamente dati e raffronti precisi che consentono di capire meglio cosa è accaduto nel nostro paese negli ultimi 2 decenni, qual è la situazione attuale e su questi dati si può meglio discutere di come uscire dalla crisi.
Anzitutto il reddito medio italiano è oggi un poco sotto quello medio di 20 anni fa. In altre parole 2 decenni sono passati invano. Per prendere un parametro: 2 decenni fa la Cina era all’inizio della sua poderosa rincorsa economica... Continua a leggere...
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