Il referendum costituzionale sul taglio del parlamento, previsto per il 29 marzo, è stato rinviato - causa pandemia - a un periodo tra settembre e novembre. Il governo, su pressione del Movimento 5 Stelle, vuole organizzare le elezioni regionali e comunali con il referendum costituzionale in un’unica giornata (election day).
La forzatura sulla data unica alla Camera, in occasione della conversione di un decreto legge, ha subito una battuta d’arresto perché le Regioni interessate hanno chiesto di votare il 6 settembre. Tanto più che i loro statuti prevedono che siano le stesse Regioni a decidere la data del voto. Il governo ha sottovalutato la loro autonomia decisionale e può solo conquistarne il consenso, altrimenti l’election day è difficile da realizzare, vista la defezione delle Regioni interessate...