.:: Alfiero Grandi Pubblicato in data: 26/07/2022 14:04:33, in Politica, letto 1276 volte
(www.editorialedomani.it del 26/07/22)
I partiti dovrebbero affrontare una discussione sui rimedi alla crisi della nostra democrazia, segnalata da un segnale inequivoco come l’allontanamento dei cittadini dal voto, che non è affatto normale come si vorrebbe far credere.
La legge elettorale forma il parlamento, il cui ruolo è decisivo nel bene e nel male. Sia quando funziona, sia quando come nell’ultima legislatura ha segnato il punto più basso di credibilità.
Il vero problema è se c’è o meno consapevolezza della gravità del momento e se c’è bisognerebbe trarne la conseguenza che il problema di fondo è bloccare la destra in nome della Costituzione...
.:: Alfiero Grandi Pubblicato in data: 25/07/2022 14:19:43, in Politica, letto 942 volte
(www.strisciarossa.it 25/7/22)
La questione in gioco è la democrazia in Italia. La sua qualità. Ascoltando esponenti politici e commentatori sembra si sia svolta una lite incomprensibile tra Conte e Draghi, che ha portato alla fine del Governo. In realtà il Governo non è stato sfiduciato in parlamento, semmai è il Presidente del Consiglio ad avere drammatizzato, sottovalutando l’agguato di Forza Italia e Lega, minacciando di andarsene senza un riedizione esplicita del patto di sudditanza del parlamento verso il Governo, che non c’è stata.
Il Governo Draghi ha segnato una svolta nelle regole istituzionali della nostra democrazia.
Avevamo già conosciuto modalità di approvazione dei provvedimenti di legge che hanno gradualmente ribaltato i ruoli tra Governo e parlamento, con quest’ultimo costretto ad approvare decreti e leggi senza una reale possibilità di decidere veramente sulle scelte politiche, come recita la Costituzione. Voti di fiducia a raffica e decreti legge in numero crescente, maxi-emendamenti del Governo sottoposti al voto di fiducia, uso spregiudicato dei regolamenti parlamentari sono i principali strumenti adottati negli anni scorsi per imporre le scelte dei governi che si sono succeduti. Riducendo il ruolo del parlamento ad un prendere o lasciare, rivolta o acquiescenza...
.:: Alfiero Grandi Pubblicato in data: 24/07/2022 13:59:56, in Politica, letto 922 volte
(www.jobsnews.it del 24/07/22)
Il primo grave errore commesso in questa crisi è che i partiti, in particolare quelli che avrebbero avuto interesse a farlo, non hanno capito pienamente l’importanza dell’approvazione in tempo utile di una nuova legge elettorale. Ora è troppo tardi. Hanno rinviato, perso tempo. Eppure, più volte negli anni scorsi si è rischiato di chiudere la legislatura anticipatamente, ma questo preavviso non è stato sufficiente. Ne è prova che ancora pochi mesi fa si è dedicata tutta l’attenzione alla modifica delle circoscrizioni del Senato che, per quanto importanti, non potrebbero risolvere il nodo di fondo e cioè avviare la ricostruzione di un rapporto di fiducia tra cittadini-elettori ed eletti. Eppure, l’allarme astensione ha ormai raggiunto livelli di guardia, segnalando una frattura tra corpo elettorale e rappresentanza parlamentare, la cui offerta e credibilità politica è in evidente caduta. Questo è un problema centrale del funzionamento della democrazia. Per di più dalla soluzione di questo problema dipendono le politiche che verranno adottate...