Immagine  
"
L’uomo è condannato ad essere libero: condannato perché non si è creato da se stesso, e pur tuttavia libero, perché, una volta gettato nel mondo, è responsabile di tutto ciò che fa.

Sartre
"
 
.:: Home Page : Articoli
L’Agenda Draghi non può essere il programma della sinistra alternativa alla destra
.:: Alfiero Grandi Pubblicato in data:  24/07/2022  13:59:56, in Politica, letto 922 volte

(www.jobsnews.it del 24/07/22)

Il primo grave errore commesso in questa crisi è che i partiti, in particolare quelli che avrebbero avuto interesse a farlo, non hanno capito pienamente l’importanza dell’approvazione in tempo utile di una nuova legge elettorale. Ora è troppo tardi. Hanno rinviato, perso tempo. Eppure, più volte negli anni scorsi si è rischiato di chiudere la legislatura anticipatamente, ma questo preavviso non è stato sufficiente. Ne è prova che ancora pochi mesi fa si è dedicata tutta l’attenzione alla modifica delle circoscrizioni del Senato che, per quanto importanti, non potrebbero risolvere il nodo di fondo e cioè avviare la ricostruzione di un rapporto di fiducia tra cittadini-elettori ed eletti. Eppure, l’allarme astensione ha ormai raggiunto livelli di guardia, segnalando una frattura tra corpo elettorale e rappresentanza parlamentare, la cui offerta e credibilità politica è in evidente caduta. Questo è un problema centrale del funzionamento della democrazia. Per di più dalla soluzione di questo problema dipendono le politiche che verranno adottate.

Certo c’è chi si consola affermando che la crescita dell’astensione non è solo un problema italiano. Vero, ma è solo la conferma che la crisi della democrazia non riguarda solo l’Italia e rende stucchevole la propaganda che contrabbanda lo scontro in atto nel mondo come un confronto tra democrazia e autoritarismi. Come minimo andrebbe aggiunto che le democrazie sono in crisi e non tutti gli “amici” che trovano sono campioni di democrazia. Una parte ha coltivato fino allo scioglimento delle camere la convinzione che un sistema maggioritario sia migliore per mettere l’accento sul governare, sottovalutando che da venti anni questo sistema ha fallito in Italia, nelle diverse versioni, tanto è vero che sono andati in crisi sia le maggioranze di centro destra che di centro sinistra, confermando che maggioranze raccogliticce, motivate solo dalla conquista del potere, sono fragili ed esposte a paralisi e crisi premature. Anche nella versione francese, che tanti prendono a modello, è ormai dimostrato che la crisi dei valori e delle idee-forza porta a serie difficoltà anche un sistema istituzionale ed elettorale ipermaggioritario.


Il Coordinamento per la Democrazia Costituzionale aveva incontrato Enrico Letta, allora fresco di nomina, proprio per esporgli la ferma convinzione che una nuova legge elettorale proporzionale era indispensabile per iniziare a rispondere alla crisi della rappresentanza, che della democrazia è un punto decisivo. Quella attuale è una legge elettorale palesemente incostituzionale per diversi aspetti, i più rilevanti certamente il voto unico (coatto) per uninominale e proporzionale e la differenza abissale di rappresentanza tra aree diverse del paese. Il risultato purtroppo è sotto gli occhi di tutti, si voterà con una legge sbagliata e incostituzionale. A questo punto occorre gestire una ulteriore difficoltà e non sarà facile. La legge elettorale in vigore, non a caso difesa a spada tratta dalla destra, privilegia per più aspetti le coalizioni. Il miraggio è ottenere la maggioranza parlamentare ad ogni costo. Eppure, Berlusconi ha già dovuto gettare la spugna di governo nel 2011 pur avendo 100 deputati e 50 senatori in più dell’opposizione e non è detto che questa volta vada meglio perché il paese è di fronte a problemi di fondo

Per essere chiari: in gioco c’è il futuro dell’Italia, della sua qualità sociale, dell’Europa, della pace.

Non si può affrontare la campagna elettorale con il torcicollo, cioè mettendo al centro il passato, a partire dal governo Draghi. Bisogna mettere al centro le scelte necessarie per il futuro. Il sostegno al governo Draghi è finito con lo scioglimento delle Camere, dopo resta solo la richiesta di Mattarella ai partiti di mantenere comportamenti responsabili durante la campagna elettorale. Questo consente di aprire una fase in cui anziché limitare le proprie scelte ai confini di Draghi si può e si deve andare oltre per dispiegare un punto di vista originale, di sinistra sulle crisi e le soluzioni da adottare. Certo, una legge elettorale proporzionale avrebbe favorito la possibilità per i partiti di esporre i propri punti di vista, per distinguersi dagli altri. Il problema della formazione di una nuova maggioranza per governare, le mediazioni programmatiche sono un problema per il dopo voto, non prima. Anche per questo fare affermazioni apodittiche del tipo mai con chi ha causato la crisi del governo è un errore. Per di più la legge elettorale in vigore rende conveniente creare alleanze che possono essere di tipo differente, da occasionali a strategiche, prima di decidere scelte avventate bisognerebbe almeno fare i conti.

Un punto chiave è certamente la crisi del M5Stelle, che è partito dal 33% degli eletti del 2018 per arrivare alle valutazioni attuali che lo vedono attorno ad un terzo. È una dimensione elettorale che rappresentava la crisi di credibilità della rappresentanza di 5 anni fa e oggi paga il prezzo di avere fallito, ma l’humus di protesta da cui ha tratto forza è sparito o resta un’area in cerca di una rappresentanza? Può diventare astensione ulteriore ma non sono azzerati il disagio, la critica, la protesta. La democrazia è anche portare dentro il meccanismo decisionale aree che sono critiche o contro. Quindi, a parte la decisione frettolosa del mai con chi ha contribuito a fare cadere il governo Draghi, resta il problema di fondo dei problemi che il M5 Stelle ha cercato di rappresentare. Si pensa di cancellare questo problema? Possibile che a sinistra non ci sia almeno qualcosa, lavoro, diritti che il governo Draghi non ha voluto o saputo affrontare, al di là della disponibilità a incontrare i sindacati nella fase finale? Possibile che non si comprenda che la gestione Cingolani, con il consenso di Draghi, della politica ambientale ed energetica in particolare ha puntato tutte le carte sulle fonti fossili a partire dal gas e trascurato l’esigenza di approvare misure straordinarie per le energie da fonti rinnovabili, a partire da eolico e fotovoltaico, e idrogeno verde come ha deciso la Germania? Il risultato è che non ci sono garanzie sufficienti che l’Italia sia effettivamente al riparo dalla crisi del gas e soprattutto che rischiamo di rimanerci legati molto più dei tempi indispensabili per realizzare gli investimenti. Parole tante, anche a sproposito sul “nuovo” nucleare, fatti pochini e tanti problemi irrisolti o rinviati.

Il PNRR, stella polare del futuro dell’Italia, è tuttora in una fase di incertezza. Gran parte dei consensi di amministratori locali derivano dalle promesse di investimenti, ma nessuno oggi è in grado di offrire un quadro d’insieme di come gli investimenti stanno procedendo, tranne le grandi aziende che hanno in mano investimenti decisivi, ad esempio i collegamenti ferroviari.

L’elenco dei problemi su cui la sinistra dovrebbe distinguersi sono molti, non solo i sacrosanti Ius Scholae e cannabis, ma ad esempio il fisco, risolto malissimo con un doppio binario: progressività per i redditi da lavoro e da pensione e proporzionalità con aliquota unica bassa per redditi finanziari, da capitali, da immobili. Anche la discussione sul cuneo fiscale non aveva ancora sciolto il nodo se riguardava i lavoratori o i padroni. Oppure l’occhiolino strizzato da Draghi alle regioni iperautonomiste nel discorso al Senato malgrado il ben magro risultato delle regioni in occasione della gestione della pandemia, che peraltro sta tornando.

Il tema che giustifica da solo l’essere di sinistra è la crescente disuguaglianza sociale. Una parte della società è relegata ai margini, in una condizione di povertà (6 milioni) di diritto allo studio negato (abbandono scolastico tuttora alto, oltre il 13%), di reddito eroso con violenza dall’aumento dell’inflazione, di occupazione e diritti negati.

Questi ed altri punti spingono a distinguere un accordo di governo, necessariamente di fase, da una strategia politica. Altrimenti le scelte politiche sono paradossalmente autoridotte a pura tattica, a gestione dell’esistente.

Per questo occorre un’iniziativa che porti in campagna elettorale proposte politiche di futuro. Anche sulla guerra in Ucraina c’è bisogno di qualcosa di più e di diverso da una subalternità agli Usa, dalla mera continuità dell’invio di armi, per affermare con forza la priorità delle trattative per la pace che l’accordo per il grano ucraino dimostra sono possibili. L’accento va posto sul rilancio della coesistenza tra sistemi diversi, su regole in grado di garantire sovranità senza affidare la soluzione alle armi, sul rilancio della riduzione bilanciata e controllata degli armamenti nucleari, su una valorizzazione del ruolo dell’ONU. Solo grandi speranze motivano scelte controcorrente.

L’Italia e l’Europa debbono svolgere un ruolo attivo, non subalterno, per garantire che un mondo multilaterale come quello attuale possa sviluppare confronto e coesistenza.

Il Pd ha una grande responsabilità per il ruolo che ha, le sinistre debbono superare divisioni e polemiche, altri soggetti possono entrare in campo e anche un M5Stelle legato a un rinnovamento sociale e di pace importante può aiutare un percorso.

I condizionamenti sono già in campo: gli aiuti europei legati a comportamenti precisi proprio mentre è evidente che l’inflazione è stata sottovalutata e affrontata senza interventi organici, rincorrendo gli aumenti dei profitti sui combustibili fossili per trovare qualche spazio di contenimento degli effetti. La campagna elettorale sarà condizionata da incubi di varia natura e da punti di crisi, per evitare che l’influenza di questo prevalga e allontani dal voto occorre far tornare in campo la società e le sinistre con programmi e proposte coraggiose, meglio se unitarie.

Parlare di Agenda Draghi come piattaforma di riferimento vuol dire dimenticare che nella maggioranza e nell’azione di governo era presente anche il peso della Lega e di Forza Italia che fino a prova contraria stanno a destra, perfino più a destra del passato, come confermano le uscite di ministri da Forza Italia. Il complesso della guardia svizzera, fedele al papa di turno, non farebbe bene al Pd, mentre la destra sta già lavorando senza vincoli e remore. Spiegare l’agenda Draghi e le ragioni dei suoi limiti è un principio di verità. Indicare con chiarezza le proprie diversità è un ricostituente per la sinistra, con la quale c’entrano ben poco i trasversalismi e gli opportunismi di Italia Viva ed altri, costretti a trovare una colla per restare nell’ambito del potere.

Solo una piattaforma chiara e forte che guarda ai prossimi 5 anni può rendere possibile affrontare questa campagna elettorale breve quanto difficile e trovare gli elementi di saldatura per stare (purtroppo ormai non si può fare altro) in questo sistema elettorale senza farsi stravolgere dal passato e travolgere dalla destra, che non è affatto invincibile ma di cui non basterà evocare il pericolo per ottenere i voti necessari per sconfiggerla.

Articolo Articolo  Storico Storico Stampa Stampa
 
Nessun commento trovato.

Testo (max 2000 caratteri)
Nome
eMail



Scrivi i caratteri che leggi nell'immagine, rispettando le maiuscole


Trattamento dei dati
Informativa art. 13 D.lgs. 196/2003Desideriamo informarla che il D.lgs. n. 196/2003 prevede la tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali. Secondo la normativa indicata, tale trattamento sarà improntato ai principi di correttezza, liceità e trasparenza e di tutela della Sua riservatezza e dei Suoi diritti. Ai sensi dell'art. 13 del D.lgs. n.196/2003, Le forniamo, quindi, le seguenti informazioni:

    • I dati da Lei forniti verranno trattati esclusivamente per finalità concernenti l'attività informativa di questo spazio
    • Il conferimento dei dati è facoltativo e l'eventuale rifiuto a fornire tali dati non ha alcuna conseguenza.
    • I dati da Lei forniti non saranno oggetto di diffusione se non quelli specifici di questo sito web.
Disclaimer
L'indirizzo IP del mittente viene registrato, in ogni caso si raccomanda la buona educazione.
Iscriviti alla newsletter
 

Cerca per parole chiave
 



Titolo
Ambiente (1)
Atti Ufficiali (2)
Avvisi (3)
Avvisi ai lettori blog (3)
Bologna (3)
Catasto (36)
Contributi al Blog (1)
Diritti (4)
Economia (64)
Energia e ambiente (1)
Finanza (23)
Finanziaria (10)
Fisco (27)
generale (3)
Internazionale (2)
Interviste (12)
Lavoro (32)
Ministero delle Finanze (10)
Nucleare (58)
Ogm (1)
Omeopatia (2)
Pace (1)
Politica (431)
Pubblicazioni (13)
Sondaggio (1)
Tobin tax (12)
Trentin (1)
Welfare (7)

Catalogati per mese:
Agosto 2005
Settembre 2005
Ottobre 2005
Novembre 2005
Dicembre 2005
Gennaio 2006
Febbraio 2006
Marzo 2006
Aprile 2006
Maggio 2006
Giugno 2006
Luglio 2006
Agosto 2006
Settembre 2006
Ottobre 2006
Novembre 2006
Dicembre 2006
Gennaio 2007
Febbraio 2007
Marzo 2007
Aprile 2007
Maggio 2007
Giugno 2007
Luglio 2007
Agosto 2007
Settembre 2007
Ottobre 2007
Novembre 2007
Dicembre 2007
Gennaio 2008
Febbraio 2008
Marzo 2008
Aprile 2008
Maggio 2008
Giugno 2008
Luglio 2008
Agosto 2008
Settembre 2008
Ottobre 2008
Novembre 2008
Dicembre 2008
Gennaio 2009
Febbraio 2009
Marzo 2009
Aprile 2009
Maggio 2009
Giugno 2009
Luglio 2009
Agosto 2009
Settembre 2009
Ottobre 2009
Novembre 2009
Dicembre 2009
Gennaio 2010
Febbraio 2010
Marzo 2010
Aprile 2010
Maggio 2010
Giugno 2010
Luglio 2010
Agosto 2010
Settembre 2010
Ottobre 2010
Novembre 2010
Dicembre 2010
Gennaio 2011
Febbraio 2011
Marzo 2011
Aprile 2011
Maggio 2011
Giugno 2011
Luglio 2011
Agosto 2011
Settembre 2011
Ottobre 2011
Novembre 2011
Dicembre 2011
Gennaio 2012
Febbraio 2012
Marzo 2012
Aprile 2012
Maggio 2012
Giugno 2012
Luglio 2012
Agosto 2012
Settembre 2012
Ottobre 2012
Novembre 2012
Dicembre 2012
Gennaio 2013
Febbraio 2013
Marzo 2013
Aprile 2013
Maggio 2013
Giugno 2013
Luglio 2013
Agosto 2013
Settembre 2013
Ottobre 2013
Novembre 2013
Dicembre 2013
Gennaio 2014
Febbraio 2014
Marzo 2014
Aprile 2014
Maggio 2014
Giugno 2014
Luglio 2014
Agosto 2014
Settembre 2014
Ottobre 2014
Novembre 2014
Dicembre 2014
Gennaio 2015
Febbraio 2015
Marzo 2015
Aprile 2015
Maggio 2015
Giugno 2015
Luglio 2015
Agosto 2015
Settembre 2015
Ottobre 2015
Novembre 2015
Dicembre 2015
Gennaio 2016
Febbraio 2016
Marzo 2016
Aprile 2016
Maggio 2016
Giugno 2016
Luglio 2016
Agosto 2016
Settembre 2016
Ottobre 2016
Novembre 2016
Dicembre 2016
Gennaio 2017
Febbraio 2017
Marzo 2017
Aprile 2017
Maggio 2017
Giugno 2017
Luglio 2017
Agosto 2017
Settembre 2017
Ottobre 2017
Novembre 2017
Dicembre 2017
Gennaio 2018
Febbraio 2018
Marzo 2018
Aprile 2018
Maggio 2018
Giugno 2018
Luglio 2018
Agosto 2018
Settembre 2018
Ottobre 2018
Novembre 2018
Dicembre 2018
Gennaio 2019
Febbraio 2019
Marzo 2019
Aprile 2019
Maggio 2019
Giugno 2019
Luglio 2019
Agosto 2019
Settembre 2019
Ottobre 2019
Novembre 2019
Dicembre 2019
Gennaio 2020
Febbraio 2020
Marzo 2020
Aprile 2020
Maggio 2020
Giugno 2020
Luglio 2020
Agosto 2020
Settembre 2020
Ottobre 2020
Novembre 2020
Dicembre 2020
Gennaio 2021
Febbraio 2021
Marzo 2021
Aprile 2021
Maggio 2021
Giugno 2021
Luglio 2021
Agosto 2021
Settembre 2021
Ottobre 2021
Novembre 2021
Dicembre 2021
Gennaio 2022
Febbraio 2022
Marzo 2022
Aprile 2022
Maggio 2022
Giugno 2022
Luglio 2022
Agosto 2022
Settembre 2022
Ottobre 2022
Novembre 2022
Dicembre 2022
Gennaio 2023
Febbraio 2023
Marzo 2023
Aprile 2023
Maggio 2023
Giugno 2023
Luglio 2023
Agosto 2023
Settembre 2023
Ottobre 2023
Novembre 2023
Dicembre 2023
Gennaio 2024
Febbraio 2024
Marzo 2024
Aprile 2024
Maggio 2024
Giugno 2024
Luglio 2024
Agosto 2024
Settembre 2024
Ottobre 2024

Ultimi commenti:
Dal 25 Febbraio che si chiede ...
15/05/2022  20:32:40
.:: CARLO
Cara Maria Luisa, in senso str...
04/05/2021  20:03:02
.:: Alfiero Grandi
On. Alfiero, faccio parte del ...
07/03/2021  14:17:38
.:: Maria Luisa Paroni
Sono stata la tua segretaria a...
29/01/2021  12:20:37
.:: sonia leandri
Ci sono dei Compagni che non d...
22/01/2021  23:28:35
.:: Angelo Gentilini



Titolo



Ci sono 2869 persone collegate