Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
- Pubblicato da Articolo 1 il 28/09/10
- Pubblicato da Portale CGIL il 28/09/10
Ha detto Struss-Kahn, direttore del Fondo Monetario Internazionale, che non si può parlare di ripresa economica senza risultati nell’occupazione. Applicando questi criteri in Italia la ripresa non c’è. L’Italia ha ormai 2 milioni di disoccupati, pari all’8,5 %, a cui vanno aggiunti almeno 600.000 cassaintegrati che non sanno se alla fine del periodo avranno ancora un lavoro. Per di più la produzione attualmente avviene senza di loro. Quindi il loro riassorbimento dipenderà dalla forza della ripresa economica, se il ritmo resta questo saranno dolori... Continua a leggere...
- Pubblicato da l'Altro quotidiano il 22/09/10
E’ passata quasi sotto silenzio un’intervista che Il sole-24 ore ha fatto a Tommaso Padoa Schioppa, nella quale il Ministro dell’Economia del 2° Governo Prodi nel rispondere alla domanda “sembra di sentire Tremonti” afferma testualmente: “nel suo agire vedo una continuità con la politica del Governo Prodi”. Non è un’affermazione da poco e - detto francamente - è grave.... Continua a leggere...
- Pubblicato da Rassegna Sindacale il 16/09/10
NUCLEARE/DOPO CERNOBBIO
Un’alternativa è possibile
L’Enel preme sul governo perché acceleri la costruzione delle centrali. La previsione di 10.000 nuovi posti di lavoro,nulla di paragonabile al risultato che darebbe investire sulle rinnovabili
Alfiero Grandi
Presidente del Comitatonazionale “Sì alle energierinnovabili, no al nucleare”
Un costoso studio presentato in pompa magna dall’Enel a Cernobbio (in occasione del workshop Ambrosetti, dal 3 al 5 settembre) preme sul governo per accelerare la costruzione in Italia delle centrali nucleari. A queste pressioni il governo si mostra sensibile attraverso le dichiarazioni del sottosegretario allo Sviluppo economico Stefano Saglia. Lo studio purtroppo prosegue l’abitudine di fornire conti fasulli, con l’obiettivo di tenere i costi artificialmente bassi, per tentare di dimostrare la convenienza delle centrali e la conseguente diminuzione delle tariffe elettriche. Premesso che una ricerca Usa ritiene che i costi del solare siano ormai paragonabili a quelli del nucleare e che le notizie che compaiono sul web danno conto di continui aumenti dell’elettricità in Francia, malgrado sia il paese più nucleare del mondo, la realizzazione di una centrale Epr (European pressurized reactor), come quelle che l’esecutivo vorrebbe nel nostro paese, oggi è di almeno 8 miliardi di euro, anziché i 5 sbandierati. Questo maggior costo di costruzione basta da solo ad azzerare la promessa di ridurre le tariffe elettriche del 20 per cento. Se poi ai costi di costruzione si sommano i danni all’ambiente e alla salute (non solo nel caso di incidenti, ma anche per il normale funzionamento), i costi di assicurazione, lo smantellamento delle centrali e lo smaltimento delle scorie radioattive, i costi dell’energia elettrica prodotta con il nucleare diventerebbero addirittura più alti di quelli attuali. Non a caso l’Enel ha più volte chiesto garanzie sulle tariffe per l’energia prodotta per almeno 30 anni, a cui vanno aggiunti i costi per l’Agenzia per la sicurezza nucleare e altri più o meno occulti... Continua a leggere...
- Pubblicato da Dazebao il 14/0910
- Pubblicato da Paneacqua il 14/09/10
Sono arrivati nuovi dati sull’economia italiana e il Governo cerca di dimostrare l’indimostrabile e cioè che l’economia italiana va bene. Un episodio simile c’era già stato poche settimane fa sull’andamento del turismo. La Ministra Brambilla a descrivere l’aumento delle presenze e le rappresentanze del settore a lamentare il calo delle presenze e dei clienti... Continua a leggere...
- Pubblicato da Dazebao il 30/08/10
- Pubblicato da Paneacqua il 30/08/10
Il quadro politico è ancora paludoso, incerto. E’ in pieno svolgimento un’azione di avvelenamento senza alcun riguardo per le conseguenze sulle istituzioni e sulla convivenza civile. Un momento le elezioni sembrano inevitabili, un altro più lontane. E’ possibile che la crisi del Governo Berlusconi si trascini più di quanto sarebbe desiderabile... Continua a leggere...
- Pubblicato da Dazebao il 20/07/10
- Pubblicato da Paneacqua il 20/07/10
Evitare che la crisi finanziaria venga pagata 2 volte, prima con la crisi economica poi con tagli pubblici draconiani, creando un fondo a parte. Tassare le transazioni internazionali, anche con un'aliquota modesta, può consentire di raccogliere risorse finanziarie che potrebbero gradualmente ripianare i deficit pubblici aggiuntivi che sono stati creati negli ultimi 2 anni per evitare il collasso del sistema finanziario... Continua a leggere...
- Pubblicato su www.aprileonline.info e Sinistra Democratica News il 10/07/10
Il timore (fondato) è che il Governo stia lavorando per creare le condizioni per fare di Terna una spa vendibile sul mercato, tutta o in parte. Infatti la tecnica di togliere obblighi pubblici ad una società pubblica in genere è la classica manovra che precede l'offerta al mercato della società, oggi di proprietà del Ministero dell'Economia. Un'Agenzia non si può vendere, una spa sì... Continua a leggere...
- Pubblicato da Sinistra Democratica News il 06/07/10
- Pubblicato da Dazebao il 06/07/10
Dal Brasile Berlusconi ha rilasciato dichiarazioni di sfrenato ottimismo sulla crisi economica, che ormai sarebbe alle spalle e da cui l’Italia sarebbe uscita meglio del resto d’Europa. I disoccupati e i giovani senza lavoro si rassegnino, la situazione migliora anche se loro non se ne accorgono.Purtroppo (per noi, più che per lui ) le cose non stanno proprio così. Non si tratta solo delle borse europee, che hanno bruciato 145 miliardi di euro nello stesso giorno delle dichiarazioni di Berlusconi. Ma di un ulteriore calo delle borse di tutto il mondo proprio per i dati non positivi degli Usa o meno positivi del previsto in Cina, per il rumore di fondo che riguarda le banche. In questo quadro tuttaltro che rassicurante ci sono le preoccupazioni diffuse sull’evoluzione della situazione economica italiana ed europea... Continua a leggere...
- Pubblicato da Sinistra Democratica News il 28/06/10
Le previsioni sull’andamento della crisi economica sono più in crisi della crisi stessa. Il Ministro Tremonti ha ammesso, spinto anche dalle valutazioni della Banca d’Italia, che la manovra finanziaria del Governo - ora all’esame del Senato - che taglia 25 miliardi di euro in 2 anni avrà come effetto un peggioramento del PIL di almeno lo 0,5 %. Questa ammissione vale come il preannuncio di una nuova manovra correttiva tra qualche mese. Tanto è vero che il Ministro ha giustificato questo effetto di peggioramento della congiuntura economica - già non buona - come il male minore perché altrimenti vi sarebbe per l’Italia - a suo dire - una prospettiva catastrofica, di tipo greco... Continua a leggere...
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