Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Il risultato elettorale del 4 marzo è pessimo per la sinistra, inutile girarci attorno. Da qui a concludere che per la sinistra non c’è futuro ce ne corre. C’è chi parla di dissolvimento, considerato ormai inevitabile. Posizione non tanto diversa da chi sostiene che destra e sinistra sarebbero ormai superate. Non è così. Se la sinistra attuale non riesce ad essere un’alternativa politica credibile alla destra non vuol dire che questa differenza sia scomparsa nell’economia, nella società, nell’etica. Quindi il problema riguarda anzitutto la qualità (inadeguata) della rappresentanza politica. Partire da una ricognizione per stabilire quali siano i confini della vera sinistra oggi non porterebbe lontano. Meglio partire dalla costruzione di un progetto per la sinistra aperto a chi è disponibile a contribuire... Continua a leggere...
Ci vorrà ancora tempo per capire se dopo il voto del 4 marzo esiste una soluzione politica tale da consentire di creare una maggioranza e un governo. Le delusioni derivano da un’interpretazione del risultato del voto che per settimane è stata falsata da propaganda di maniera e da versioni giornalistiche sbrigative. Un esempio: la formula che ci sarebbero due vincitori. Non è così, non solo perchè il vincitore o è uno o non è, ma ancora di più perchè in realtà ci sono due partiti che sono andati molto bene, almeno dal loro punto di vista, ma non hanno vinto perchè – come dimostrano i fatti – non hanno una maggioranza parlamentare. Solo di recente questa verità comincia a farsi strada, lasciando ovviamente qualche deluso perché fino a poco fa la versione fornita diceva il contrario. Va sottolineato che in realtà con il rosatellum c’è già un premio per i partiti o le coalizioni che hanno conquistato più seggi all’uninominale. I 5 Stelle ad esempio come ha ricordato Di Maio con quasi il 33 % hanno il 36 % dei parlamentari. Un effetto maggioritario c’è già. Così per il centro destra. Infatti non a caso è iniziata la ricerca di una maggioranza possibile, che può essere costruita sui due meglio piazzati o in altro modo, ma è certo che una qualche forma di alleanza è indispensabile. Altrimenti come ha ricordato qualcuno uscendo dallo studio del Presidente Mattarella, usando toni un poco ricattatori, si torna a votare... Continua a leggere...
Abbiamo tentato in tutti i modi di lanciare l’allarme sui risultati nefasti di questa legge elettorale. Nessun ascolto. Il rosatellum porta nel nome l’impronta indelebile di chi l’ha voluta fortemente. Ci sono stati anche furbi conprimari che l’hanno condivisa come FI e Lega e degli entusiasti sostenitori come il governo Gentiloni che ha messo ben 8 fiduce per ottenerne l’approvazione, malgrado all’insediamento avesse promesso che avrebbe lasciato fare al parlamento. Il parlamento non ha potuto cambiare una virgola dell’intesa tra Pd, Lega e FI.
Il punto non è il sommovimento politico che c’è stato e nessun sistema elettorale poteva nascondere... Continua a leggere...
Abbiamo cercato in ogni modo di contrastare la legge elettorale con cui abbiamo votato il 4 marzo. Una legge approvata con 3 voti di fiducia alla Camera e 5 al Senato, in altre parole attraverso un accordo raggiunto tra Partito Democratico, Forza Italia, Lega e il supporto di schegge politiche di scarsa consistenza. Senza trascurare che Gentiloni al momento del suo insediamento aveva detto che il governo non avrebbe imposto una sua legge elettorale, ma nell’autunno scorso il governo ha cambiato idea sotto la pressione del Pd e ha posto la fiducia impedendo qualsiasi tipo di discussione sul testo della proposta di legge elettorale. La responsabilità politica di questa legge è evidente, basta pensare che viene chiamata rosatellum dal nome del capogruppo Pd della Camera... Continua a leggere...
Il Rosatellum è rimasto orfano
di Alfiero Grandi | 23 febbraio 2018
Verso il caos - Nessuno difende più una legge elettorale che premia i fedeli ma genera instabilità Anche Romano Prodi si è aggiunto alla schiera di chi vuole cambiare una legge elettorale: che non è in grado di produrre affidabili soluzioni di governo. Per questo cresce la richiesta che il futuro Parlamento ne vari una nuova. Tanto più in caso di nuove elezioni a breve. Gli stessi autori (la legge è intitolata […] [scarica file in pdf]
Ogni giorno che passa è sempre più chiaro la legge elettorale con cui voteremo il 4 marzo per Camera e Senato è un vero disastro. Tanto più se poi ci si ricorda che ci sono voluti ben otto voti di fiducia tra Camera e Senato per farla passare, posti dal governo Gentiloni che aveva promesso al suo insediamento che avrebbe lasciato il compito di approvare la nuova legge elettorale al parlamento. Salvo cambiare idea all’improvviso e chiedere la fiducia sul testo concordato tra i vertici di Pd, Forza Italia e Lega coadiuvati da alcuni nanetti... Continua a leggere...
Elezioni, Alfiero Grandi: “Candidati scelti per fedeltà al capo e paracadutati. È l’effetto di questa legge elettorale. Che aboliremo”
Gli ex Comitati del No a febbraio iniziano la raccolta firme per presentare al Senato un nuovo sistema di voto di iniziativa popolare: "Puntiamo al proporzionale con il voto disgiunto e alla reintroduzione delle preferenze"
“Sepolcri imbiancati, sono solo sepolcri imbiancati, ma in questo modo non fanno altro che darci una mano nella nostra campagna per cambiare la legge…”. Alfiero Grandi è il vicepresidente del Comitato per la democrazia costituente, l’associazione che nei giorni scorsi ha presentato in Cassazione l’istanza per dare l’avvio alla raccolta di firme a sostegno di una legge di iniziativa popolare che riforma il meccanismo elettorale delle Politiche e mette fine alla genia dei Rosatellum... [scarica file in pdf]
Molti commentatori scoprono con stupore che nella formazione delle liste i capi dei partiti hanno scelto di candidare nelle posizioni eleggibili i più fedeli e quindi avremo un altro parlamento di nominati, in sostanziale continuità con il porcellum, con deputati e senatori subalterni a chi li avrà fatti eleggere il 4 marzo... Continua a leggere...
Fermiamoli, prima che coesione sociale e diritti vengano compromessi. È una balla che la legge elettorale non interessa i cittadini, in realtà chi sostiene questa tesi non vuole che i cittadini se ne occupino, perché sa benissimo che la legge elettorale incide proprio nella vita dei cittadini... Continua a leggere...
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