Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
- Pubblicato da Rassegna Sindacale il 16/09/10
NUCLEARE/DOPO CERNOBBIO
Un’alternativa è possibile
L’Enel preme sul governo perché acceleri la costruzione delle centrali. La previsione di 10.000 nuovi posti di lavoro,nulla di paragonabile al risultato che darebbe investire sulle rinnovabili
Alfiero Grandi
Presidente del Comitatonazionale “Sì alle energierinnovabili, no al nucleare”
Un costoso studio presentato in pompa magna dall’Enel a Cernobbio (in occasione del workshop Ambrosetti, dal 3 al 5 settembre) preme sul governo per accelerare la costruzione in Italia delle centrali nucleari. A queste pressioni il governo si mostra sensibile attraverso le dichiarazioni del sottosegretario allo Sviluppo economico Stefano Saglia. Lo studio purtroppo prosegue l’abitudine di fornire conti fasulli, con l’obiettivo di tenere i costi artificialmente bassi, per tentare di dimostrare la convenienza delle centrali e la conseguente diminuzione delle tariffe elettriche. Premesso che una ricerca Usa ritiene che i costi del solare siano ormai paragonabili a quelli del nucleare e che le notizie che compaiono sul web danno conto di continui aumenti dell’elettricità in Francia, malgrado sia il paese più nucleare del mondo, la realizzazione di una centrale Epr (European pressurized reactor), come quelle che l’esecutivo vorrebbe nel nostro paese, oggi è di almeno 8 miliardi di euro, anziché i 5 sbandierati. Questo maggior costo di costruzione basta da solo ad azzerare la promessa di ridurre le tariffe elettriche del 20 per cento. Se poi ai costi di costruzione si sommano i danni all’ambiente e alla salute (non solo nel caso di incidenti, ma anche per il normale funzionamento), i costi di assicurazione, lo smantellamento delle centrali e lo smaltimento delle scorie radioattive, i costi dell’energia elettrica prodotta con il nucleare diventerebbero addirittura più alti di quelli attuali. Non a caso l’Enel ha più volte chiesto garanzie sulle tariffe per l’energia prodotta per almeno 30 anni, a cui vanno aggiunti i costi per l’Agenzia per la sicurezza nucleare e altri più o meno occulti... Continua a leggere...
- Pubblicato da l'Altro quotidiano il 22/09/10
E’ passata quasi sotto silenzio un’intervista che Il sole-24 ore ha fatto a Tommaso Padoa Schioppa, nella quale il Ministro dell’Economia del 2° Governo Prodi nel rispondere alla domanda “sembra di sentire Tremonti” afferma testualmente: “nel suo agire vedo una continuità con la politica del Governo Prodi”. Non è un’affermazione da poco e - detto francamente - è grave.... Continua a leggere...
- Pubblicato da Articolo 1 il 28/09/10
- Pubblicato da Portale CGIL il 28/09/10
Ha detto Struss-Kahn, direttore del Fondo Monetario Internazionale, che non si può parlare di ripresa economica senza risultati nell’occupazione. Applicando questi criteri in Italia la ripresa non c’è. L’Italia ha ormai 2 milioni di disoccupati, pari all’8,5 %, a cui vanno aggiunti almeno 600.000 cassaintegrati che non sanno se alla fine del periodo avranno ancora un lavoro. Per di più la produzione attualmente avviene senza di loro. Quindi il loro riassorbimento dipenderà dalla forza della ripresa economica, se il ritmo resta questo saranno dolori... Continua a leggere...
- Pubblicato da L'Unità il 11/10/10
La Tobin tax entrò negli obiettivi del programma del 2° Governo Prodi. Purtroppo la sua attuazione non fu realizzata nei 2 anni di vita del Governo. Tra proponenti e sostenitori se ne sono occupati in tanti. Oggi la disatrosa crisi finanziaria internazionale ha costretto a discutere di forme di regolazione dei mercati finanziari e di Tobin tax si è cominciato a parlare anche nelle sedi internazionali. Ne hanno parlato in tanti: dal banchiere che presiedeva il corrispettivo inglese della Consob italiana fino, più recentemente, a Sarkozy nel discorso all’ONU... Continua a leggere...
- Pubblicato sul quotidiano Terra il 15/10/10
La follia atomica che il Belpaese non vuole Il Canada ha rinunciato a costruire 2 nuovi reattori Epr che sarebbero costati 16 miliardi di euro. Impianti messi in discussione da 3 Agenzie per la sicurezza. Mentre il nostro governo non esita a escogitare “furbate” per ingannarci
Veronesi, a cui è stato chiesto di presiedere l’Agenzia nazionale, cosa pensa dello studio che denuncia il raddoppio delle leucemie nei bambini che abitano nei pressi degli impianti? Nelle recenti elezioni regionali non un candidato della destra si è pronunciato a favore delle centrali nucleari nel territorio della Regione in cui era candidato
Un costoso studio presentato in pompa magna da Enel a Cernobbio preme sul Governo per accelerare la costruzione delle centrali nucleari. A queste pressioni il governo si mostra sensibile attraverso le dichiarazioni del sottosegretario Saglia, che segue la reintroduzione del nucleare in Italia. Lo studio purtroppo prosegue l’abitudine di fornire conti fasulli sulla costruzione delle centrali, con l’obiettivo di tenere i costi artificialmente bassi per tentare di dimostrarne la convenienza e la diminuzione delle tariffe elettriche. Premesso che una ricerca Usa ritiene che i costi del solare siano ormai paragonabili a quelli del nucleare e che le notizie che compaiono sul web danno conto di continui aumenti dell’elettricità in Francia, malgrado sia il paese più nucleare del mondo... Continua a leggere...
- Pubblicato da l'Altro quotidiano il 17/10/10
- Pubblicato da Paneacqua il 17/10/10
La latente crisi politica del Governo ha fatto tirare a molti un sospiro di sollievo perché pensavano - purtroppo a torto - che l’avventura nucleare italiana voluta dal Governo Berlusconi fosse ormai in panne. Questi ottimisti hanno sottovalutato la potenza dell’enorme mole di affari legata agli appalti per la costruzione delle nuove centrali nucleari in Italia. Una “torta” di proporzioni paragonabili solo all’altra follia del ponte di Messina. Paradossalmente, più le centrali costano più a questa lobby affaristica conviene perché gli appalti sarebbero ancora più lucrosi. Non a caso i costi per la costruzione delle centrali nucleari vengono calcolati più bassi della realtà. Questo è fumo negli occhi per l’opinione pubblica, a cui viene raccontata la favola dell’abbassamento dei costi dell’energia elettrica che queste centrali garantirebbero... Continua a leggere...
Ho ricevuto queste foto che mettono a confronto quelle normali e quelle a raggi infrarossi sul trasporto in treno di scorie nucleari dalla Francia alla Germania, il confronto è impressionante. Il prof Veronesi dovrebbe cominciare con il visionare queste immagini e informarsi su quello che lui definisce essere un sistema nucleare sicuro.... Continua a leggere...
Comunicato Comitato SI alle eenrgie rinnovabili No al nucleare (Alfiero Grandi Presidente)
Sorprende e dispiace che il prof Umberto Veonesi abbia accettato la nomina a Presidente dell'Agenzia per la sicurezza nucleare. E' un Governo in crisi evidente, in cerca di coperure al riotrno dell'Italia ad un folle progetto nucleare civile, costoso, pericoloso per le persone e per l'ambiente. Dispiace ancora di più che il prof Veronesi venga nominato proprio nei giorni che con iniziative in 100 piazze d'Italia verranno ricordati i 3 referendum del 1987 che avevano decretato la chiusura dell'avventura nucleare in Italia. Il prof Veronesi ha tanti meriti in altri campi ma questo non lo metterà al riparo da domande certamente imbarazzanti come sapere cosa pensa l'Agenzia per la sicurezza dello studio tedesco che ha dimostrato che i bambini che vivono vicino alle centrali nucleari hanno fino a 3,2 volte la leucemia rispetto agli altri bambini. Chiederemo al prof Veronesi cosa pensa non solo del rischio incidenti ma anche delle precauzioni che hanno chiesto 3 Agenzie (Francia, Inghilterra, Finlandia) sui programmi infomatici di sicurezza del tutto inaffidabili degli EPR. Dispiace dover affrontare con lui questo confronto ma purtroppo il nucleare non è solo costoso ma non è affatto sicuro e quindi con tutto il rispetto le domande le rivolgeremo al Presidente Veronesi che deve sapere che non avrà sconti di alcun tipo. 5/11/2010
|
|
Ci sono 1473 persone collegate
|