Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
I gialloverdi modificano la Costituzione e si apprestano a varare una nuova legge elettorale. Ma l’ultima parola spetta agli elettori. Prepariamoci al referendum
La maggioranza della stampa e dei media ha parlato 3 settimane del caso Siri e delle liti vere o presunte nel governo, mentre ha praticamente ignorato che è stata votata dalla Camera un’importante modifica della Costituzione, per fortuna non ancora definitiva. Anche i parlamentari hanno dato pessima prova di sé con assenze incomprensibili, voti scontati, poca voglia di combattere una battaglia importante, sia dalla maggioranza che dall’opposizione. Uno spettacolo desolante, per questo le persone che hanno consapevolezza di questo momento triste per la democrazia italiana debbono reagire denunciando questo spettacolo inaccettabile... Continua a leggere...
La riduzione del numero dei parlamentari attualmente in discussione ha motivazioni solo di risparmio, senza alcun riguardo al ruolo che il parlamento deve svolgere. Questa modifica della Costituzione può essere l'inizio di un cambio preoccupante della democrazia nel nostro paese, delle sue regole, della sua capacità di composizione dei conflitti... Continua a leggere...
Cambiare la Costituzione rischia di essere l’inizio di un cambio profondo della democrazia del nostro paese, delle sue regole, dei suoi conflitti, della loro composizione. I cambiamenti della Costituzione di cui si sta discutendo in parlamento aprono scenari di cui non vengono ad oggi valutate tutte le conseguenze, alcune sono certamente preoccupanti... Continua a leggere...
Così il lavoro, i suoi drammatici problemi, la memoria delle faticose conquiste nel corso dei decenni, la scarsità di lavoro disponibile sono via via spariti dall'attenzione, con alcune eccezioni.
La considerazione sociale del lavoro è crollata con il peggioramento del potere contrattuale e delle condizioni di lavoro della maggioranza dei lavoratori.
Non solo in Italia, dove pure è esistito un movimento sindacale forte e combattivo, ma nel mondo perchè la pressione della globalizzazione neoliberista ha spinto verso il basso il lavoro. Come ha detto con arroganza il finanziere Buffet: la lotta di classe l'abbiamo vinta noi.
Per questo può essere importante una giornata come il 1° maggio: per riflettere, discutere, organizzare una risposta politica e sociale, per risalire la china... Continua a leggere...
L'ansia da elezioni spinge la Lega a insistere con forza sull'autonomia differenziata.
Non deve trarre in inganno l'apparente fase di impasse, l'obiettivo dichiarato della Lega è di riavviare la procedura dell'autonomia differenziata ad ogni costo. Purtroppo l'esperienza ci dice che le resistenze del M5Stelle non hanno retto fino in fondo, almeno finora, di fronte agli assalti della Lega.
Per questo è necessario far comprendere più e meglio la posta in gioco sull'autonomia differenziata, cioè sulla possibilità per le Regioni di ottenere anche poteri dello Stato su materie come sanità, istruzione, ambiente, previdenza e naturalmente anche maggiori risorse a disposizione... Continua a leggere...
Salvini è un pericolo per la nostra Costituzione
Guardare in faccia la realtà, comprenderla, reagire all'altezza delle sfide è una regola aurea, purtroppo ora largamente in disuso a sinistra.
Dalla Basilicata, come dalle altre regioni in cui si è votato prima, emerge un dato evidente, si tratta della crescita della Lega. In alcuni casi neppure si era presentata, eppure ha raggiunto risultati importanti, molto più alti di quelli delle politiche del 4 marzo. La Lega è un pericolo evidente per le strizzate d'occhio al fascismo, per atteggiamenti di prepotenza evidenti, per i flirt spregiudicati con posizioni apertamente reazionarie sui diritti civili... Continua a leggere...
La Costituzione è di nuovo sotto tiro, per ragioni di sostanza e per le proposte di modificarne il testo. Che si tratti di modifiche puntuali a singoli aspetti è pura propaganda, smentita anche dalla coincidenza dei tempi delle modifiche. Tante singole modifiche fanno una linea politica e quello che ne risulta è preoccupante.
Non si tratta solo di qualche ritorno di fiamma contro la vittoria del No nel referendum costituzionale del 2016, di cui si è fatto interprete – purtroppo – Zingaretti all’assemblea nazionale del Pd del 17 marzo scorso. Fino ad allora era stata la vulgata renziana ad attribuire i guai dell’Italia alla vittoria del No, senza alcun riguardo al fatto che al referendum costituzionale si è arrivati perchè era stata voluta dal governo con tutti i mezzi quella “deformazione” della Costituzione... Continua a leggere...
Abbiamo guardato con interesse al cambiamento di Zingaretti, soprattutto di fronte alla forte partecipazione alle primarie. Purtroppo domenica siamo rimasti delusi dalle parole di Zingaretti sul referendum costituzionale... Continua a leggere...
articolo pubblicato da Il Fatto Quotidiano
di Alfiero Grandi | 12 Marzo 2019
Tanti hanno partecipato alle primarie sperando di aiutare la ricostruzione di una posizione di sinistra, diroccata da Renzi, che ora tenta di ipotecare la vittoria di Zingaretti. Anche le manifestazioni sindacale e antirazzista di Milano sono state partecipate e importanti. Novità incoraggianti ma insufficienti. Ora la discontinuità del Pd con il passato deve essere netta. […] [scarica file in pdf]
Zingaretti è segretario del Pd. Non è ancora la svolta ma è una buona notizia. La partecipazione alle primarie è stato un segnale politico chiaro. Tante e tanti hanno scelto di partecipare a questo evento nella speranza di contribuire a rimettere in campo un’opposizione di sinistra. Questo risultato viene dopo la manifestazione antirazzista di Milano, importante per la grande partecipazione e per essere stata convocata a Milano, dove c’è competizione tra punti di vista alternativi... Continua a leggere...
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