Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
(articolo del 26/7/19 di Alfiero Grandi su Jobnews.it)
Il fronte dell’antipolitica conta su una reazione opportunista e difensiva sulla riduzione dei parlamentari. In sostanza è convinta che saranno pochi ad avere il coraggio di affrontare una battaglia come questa su un terreno certamente non facile. Al contrario, è giunto il momento di superare i timori sul merito, dicendo No in modo forte e chiaro alla modifica della Costituzione voluta dalla maggioranza verde gialla senza motivazioni reali, se non gli interessi di una parte, senza alcuna preoccupazione per l’indebolimento della democrazia parlamentare che ne deriverà e in definitiva aprendo verso un futuro denso di rischi per il funzionamento delle istituzioni della nostra Repubblica. Il Senato ha votato in seconda lettura la riduzione dei parlamentari (della Camera e del Senato) voluta dalla maggioranza verde gialla e in particolare dal M5Stelle. L’approvazione del Senato è sotto la soglia dei 2/3 dei voti a favore, quindi è possibile il referendum popolare previsto per le modifiche costituzionali che non arrivano al quorum previsto dal l’articolo 138 della Costituzione. La proposta di ridurre i parlamentari nasce dalla posizione anti casta del M5Stelle ma ora ha uno scopo più immediato, più prosaico ed è allungare la vita al governo giallo verde e tentare di recuperare la perdita di voti alle europee guadagnando tempo... Continua a leggere...
(articolo di Alfiero Grandi su: Il Manifesto 9 luglio 2019)
(articolo su Il Manifesto del 27-6-2019 di Alfiero Grandi)
La crisi innescata dalle indagini della Procura di Perugia è preoccupante. Il ruolo della magistratura è stato importante in questi anni per scoprire trame, corruzione e offrire al paese il ruolo di un potere autonomo in grado di contenere dilatazioni anomale del potere politico - che il voto non autorizza a non rispettare le leggi - usando lo scudo della Costituzione... Continua a leggere...
l premier Giuseppe Conte sta tentando di ricucire la maggioranza gialloverde. Se ci riuscirà, il conto lo pagherà comunque il Movimento 5 Stelle. L’analisi del voto delle Europee non è andata abbastanza a fondo. Il M5S ha perso metà dei suoi voti in 12 mesi, ma quali sono le ragioni di fondo della sua crisi? […] [scarica file in pdf]
La Commissione europea ha inviato all’Italia una richiesta che ripercorre fin troppo l’esperienza (infausta) della Grecia. Il fantasma della Grecia torna come in una tragedia shakespeariana, ricordando all’Italia di averla lasciata sola di fronte all’austerità europea. Le dichiarazioni del vicepresidente Dombrovsky portano a soluzioni che, se attuate, peggiorerebbero lo stato di salute dell’economia italiana in quanto prefigurano una cura prociclica ad un’economia già in notevoli difficoltà, cioè nuovi tagli. È una ricetta sbagliata, come in passato. Questo non vuol dire che siano valide le soluzioni fin qui adottate dal governo gialloverde, al contrario, malgrado un aumento del deficit pubblico rispetto alle previsioni e agli impegni presi in precedenza, non si vedono segni di miglioramento dell’economia e quelli sull’occupazione sono fragili, in larga misura posticci, e non cambiano la sostanza della situazione... Continua a leggere...
Sotto la pelle d'agnello dell'attuazione del regionalismo differenziato si nasconde il lupo dello stravolgimento della Costituzione.
L'autonomia regionale differenziata, voluta con insistenza dalla Lega, è esattamente questo. Con la definizione soft di “attuazione” si cerca di fare passare una vera e propria rottura istituzionale e politica dell'Italia, che finirebbe con il manomettere la nostra Costituzione. Questo tentativo va bloccato... Continua a leggere...
I gialloverdi modificano la Costituzione e si apprestano a varare una nuova legge elettorale. Ma l’ultima parola spetta agli elettori. Prepariamoci al referendum
La maggioranza della stampa e dei media ha parlato 3 settimane del caso Siri e delle liti vere o presunte nel governo, mentre ha praticamente ignorato che è stata votata dalla Camera un’importante modifica della Costituzione, per fortuna non ancora definitiva. Anche i parlamentari hanno dato pessima prova di sé con assenze incomprensibili, voti scontati, poca voglia di combattere una battaglia importante, sia dalla maggioranza che dall’opposizione. Uno spettacolo desolante, per questo le persone che hanno consapevolezza di questo momento triste per la democrazia italiana debbono reagire denunciando questo spettacolo inaccettabile... Continua a leggere...
La riduzione del numero dei parlamentari attualmente in discussione ha motivazioni solo di risparmio, senza alcun riguardo al ruolo che il parlamento deve svolgere. Questa modifica della Costituzione può essere l'inizio di un cambio preoccupante della democrazia nel nostro paese, delle sue regole, della sua capacità di composizione dei conflitti... Continua a leggere...
Cambiare la Costituzione rischia di essere l’inizio di un cambio profondo della democrazia del nostro paese, delle sue regole, dei suoi conflitti, della loro composizione. I cambiamenti della Costituzione di cui si sta discutendo in parlamento aprono scenari di cui non vengono ad oggi valutate tutte le conseguenze, alcune sono certamente preoccupanti... Continua a leggere...
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