Immagine  
"
Noi ci impegnamo a stare dalla parte di chi soffre nella miseria e nell'abbandono, facendo voce di chi non ha voce e operando concretamente nella convinzione che nessuno può essere felice da solo.

Chang Gyouchoi - Confucianesimo
"
 
.:: Home Page : Storico (inverti l'ordine)
Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 
(www.jobsnews.it del 4/09/21)

Il presidente del Consiglio Draghi condivide le dichiarazioni del suo ministro per la Transizione ecologica? Il quale anziché dedicarsi anzitutto ai compiti per arrivare a mettere sotto controllo le emissioni climalteranti non trova di meglio che contraddire il risultato del referendum popolare del 2011 che ha bocciato con il 60% dei voti la proposta del governo Berlusconi di reintrodurre il nucleare civile. Per di più era il secondo referendum vinto dal No al nucleare civile, visto che il primo nel 1987 aveva portato alla chiusura di tutte le centrali esistenti in Italia.

Qualche accenno alla possibilità di reintrodurre il nucleare civile il ministro Cingolani lo aveva fatto alcuni mesi fa, ma sembrava che le reazioni alle sue aperture fossero rientrate. Invece no, è recidivo, oggi riprende l’argomento con dichiarazioni molto più impegnative, il cui vero punto di forza sembrano essere i contratti vinti dalle aziende italiane in altri paesi che non hanno deciso di uscire dal nucleare. In sostanza gli affari vengono prima della salute dei cittadini, dell’ambiente e di nuovo si sprecano le rassicurazioni sulla sicurezza degli impianti che sarebbero di nuova generazione. Stupisce che queste dichiarazioni vengano fatte proprio nel decimo anniversario del disastro di Fukushima in Giappone. La logica è sempre quella, ogni volta si millantano sicurezze e risultati che non esistono. Il nucleare civile di qualunque dimensione e di qualunque generazione resta pericoloso per ambiente e cittadini, cioè è soggetto ad incidenti, costa un’enormità nel momento in cui le energie rinnovabili hanno costi molto inferiori, per non parlare delle scorie nucleari il cui smaltimento è un rompicapo senza soluzioni accettabili.

Draghi farebbe bene a richiamare il suo ministro spiegando a Cingolani che non può mettersi contro il voto dei cittadini. La questione nucleare è chiusa e al massimo si tratta di gestire nel modo migliore le conseguenze nefaste degli impianti del nucleare civile che l’Italia ha avuto. Certo, il ministro Cingolani è ripetitivo! Ha la fissa del nucleare e ammonisce, soprattutto gli ambientalisti “radical chic” (ma chi parla più così?): “Se non guardate i numeri rischiate di farvi male come mai successo in precedenza”. Il ministro – che sembra non avere ancora capito che lo sconvolgimento climatico si abbatte drammaticamente su tutti – di quali numeri sta parlando?

È vero o no che dobbiamo realizzare, in tutto il mondo, pure in fretta, un formidabile spostamento verso gli impieghi dell’elettricità in tutti i settori di consumo, ma il nucleare è lì rannicchiato da anni sotto il 2% dei consumi finali d’energia, superato alla grande dall’idroelettrico e nel 2020 anche dalle rinnovabili (3100 TWh vs 2750 TWh).  Già, ma c’è la IV generazione! Impreciso e confusionario come sempre, Cingolani biascica di IV generazione “senza uranio arricchito e acqua pesante”, per di più “a costo basso”. Perché non è andato a dare un’occhiata alla pagina online del Generation IV International Forum (GIF)? Nessuno dei sei reattori lì proposti, tre “veloci” e tre “termici” – peraltro gli stessi di venti anni fa quando il GIF nacque – corrisponde alle fanfaluche del ministro. “A costo basso”? Certo, come la mitica generazione III “plus”, quella che Sarkozy voleva rifilare all’ingenuo duo Berlusconi/Scaiola e fortunatamente fermati in Italia dal “popolo sovrano” (referendum 2011). L’esercizio di questa fantomatica generazione III plus, previsto per il 2012 a Flamanville (Francia), ancora oggi non decolla, per di più con una quintuplicazione, al 2018, dei costi! Figuriamoci la IV generazione, per la commercializzazione della quale il GIF vaticina, senza vergogna, il 2030. Bisogna avere un po’ di compassione per i pii desideri di un settore che già nel 1986 fu proclamato da Forbes come il più clamoroso fallimento industriale degli Usa.

Carlo Rubbia riprese, con autorevolezza, la critica di fondo al nucleare, del quale la Fisica si è disinteressata da quando, sessanta anni fa è divenuto materia per i tecnici attuatori, mentre bisognerebbe mettere al centro la necessità di un ripensamento generale della Fisica del reattore perché a garantire la sicurezza siano gli stessi principi fisici di funzionamento. Così si predicava per i reattori “a sicurezza intrinseca” – chi ne parla più? – come quello progettato qui da noi da quel galantuomo, competente, di Maurizio Cumo. Ma senza successo di attenzione. Per questo Rubbia affermava: “Il nucleare classico, compreso quello di quarta generazione, non può aspirare a una diffusione su larga scala” (La Repubblica, 30 maggio 2007). Un altro radical chic, mentre Cingolani continua col suo tic nucleare a un livello tale da far sembrare quel letterato di Minopoli, presidente dell’AIN, come un Nobel candidato per la Fisica.

La questione purtroppo è seria. Draghi spieghi a Cingolani che non si va contro un doppio pronunciamento popolare e che il suo compito è dedicarsi seriamente alla transizione ecologica e all’attuazione del PNRR, cercando di seguire le linee della Commissione europea anziché scegliere il ruolo di frenatore come è stato per il piano Fit for 55 che avanza proposte coraggiose, certo da valutare con attenzione nei loro effetti, ma per attuarle al meglio non per ritardarle o peggio sabotarle. Al contrario, le inevitabili contraddizioni e conseguenze di un coraggioso cammino verso una risposta seria alla crisi climatica, tendendo conto della denuncia degli scienziati dell’ONU.

Ci sarebbe materia di confronto per scelte coraggiose invece di attardarsi a tenere bordone alla lobby degli interessi del nucleare e della conservazione nel campo delle politiche innovative nell’ambiente e nell’energia.

In questo caso si confrontano come poche altre volte innovatori e conservatori e sembra impossibile che Draghi scelga di essere trascinato sul versante della conservazione

Mario Agostinelli  Presidente Laudato Sii

Alfiero Grandi  vice Presidente Coordinamento per la Democrazia Costituzionale

Jacopo Ricci  Presidente dell’Associazione giovanile NOstra

Massimo Scalia  Coordinatore scientifico d ell’Osservatorio sulla transizione ecologica – PNRR

Articolo (p)Link Commenti Commenti (0)  Storico Storico  Stampa Stampa
 
.:: Alfiero Grandi Pubblicato in data:  23/08/2021  20:24:18, in Politica, letto 1466 volte

Ci sono persone delle quali è complicato parlare per l’intreccio tra qualità personali indubbie e rapporti di amicizia. Distinguere con oggettività è un’impresa ardua. Bruno Trentin è una di queste figure, anche per questo avevo cercato di condividere con altri questo impegno che hanno partecipato allo stesso percorso nel gruppo dirigente della Cgil, ma finora senza esito.

Dopo 14 anni dalla morte mi sono imposto di iniziare a fare i conti con le mie difficoltà e di provare a descrivere la figura di Trentin come l’ho vissuta.

Una figura chiave, importante, di svolta. Tanto più rilevante se inserita nel contesto sia del gruppo dirigente della Cgil che del Pci/Pds dell’epoca. I legami profondi con la Cgil e l’appartenenza al Pci, sia pure con disincanto e posizioni critiche, non erano un vincolo esterno ma fortemente vissuto e questo contribuisce a spiegare i tormenti e persino le sue difficoltà personali, come appare dai diari. Non poteva non esserne parte, ma non poteva esserlo per ragioni di appartenenza organizzativa e quindi Trentin doveva esercitare continuamente un difficile esercizio di responsabilità e insieme di coraggio individuale...

Continua a leggere...

Articolo (p)Link Commenti Commenti (0)  Storico Storico  Stampa Stampa
 
.:: Alfiero Grandi Pubblicato in data:  02/08/2021  19:54:31, in Politica, letto 1647 volte

(articolo di Alfiero Grandi su www.jobsnews.it del 02/08/21)

Usava dire che il problema è politico. Concetto oggi in disuso per la fatwa che ha colpito la politica, in buona parte per colpa sua, ma anche perché a poteri economici, finanziari e corporazioni varie non è parso vero che la politica avesse una tendenza al suicidio per acquistare una sempre maggiore libertà di decidere o di influire senza i vincoli e i controlli, a cui la politica ha rinunciato nel tempo.

Ci sono ragioni oggettive che spingono in questa direzione. Poteri enormi e invasivi sono cresciuti a dismisura, senza controlli reali, senza sedi internazionali adeguate di intervento e regolazione, e decidono su tutto quanto riguarda i loro interessi senza alcun riguardo per i poteri pubblici. Sopravanzano gli Stati, di fatto svolgono politiche sovranazionali in piena autonomia, di cui spesso gli stati sono subalterni. Basta pensare alle grandi aziende dell’ICT, che partendo da un nucleo originario si stanno espandendo in modo pervasivo in altri settori e sono ormai un nucleo forte delle borse e della finanza. Pensano a tutto: dallo spazio a battere moneta...

Continua a leggere...

Articolo (p)Link Commenti Commenti (0)  Storico Storico  Stampa Stampa
 
.:: Alfiero Grandi Pubblicato in data:  26/07/2021  19:49:48, in Politica, letto 1438 volte

(articolo di Alfiero Grandi su www.jobsnews.it del 26/07/21)

Siamo alle soglie del semestre “bianco” durante il quale il Presidente della Repubblica non può sciogliere in anticipo le Camere. Le elezioni anticipate sono un deterrente nelle mani del Presidente della Repubblica per ricondurre a ragionevolezza i partiti riottosi e far prevalere il senso di responsabilità. Forse per questo il Presidente Mattarella ha chiarito che comunque può esercitare altri poteri come rinviare alle Camere decreti legge che durante la conversione hanno subito rigonfiamenti esagerati, fino a raddoppiare il numero degli articoli e aumentare a dismisura le materie in essi contenute. Tuttavia il Presidente ha inevitabilmente aperto una riflessione ben più consistente.

Anzitutto sul rapporto tra governo e parlamento. È un fatto che i decreti legge sono raddoppiati dal febbraio 2020 se confrontati con il periodo precedente e che i voti di fiducia sono la normale modalità con cui arrivano all’approvazione in parlamento, inoltre il voto di fiducia porta con sé i maxiemendamenti. Questo significa che il rapporto tra governo e parlamento è rovesciato. Il parlamento è chiamato ad approvare gli atti del governo che di fatto ne dettano l’agenda e i tempi, mentre non ha di fatto lo spazio (purtroppo spesso neppure le condizioni politiche) per esaminare ed approvare proposte di legge essenzialmente parlamentari. Emblematicamente questa è la situazione in cui si è trovato il ddl Zan che è stato rinviato con la motivazione che c’erano decreti da approvare con urgenza entro i termini, altrimenti sarebbero decaduti. Probabilmente questa motivazione è stata utile ad alcune posizioni politiche che non volevano votare prima della pausa di agosto, ma resta il fatto che è stata spiegata con l’urgenza di altri provvedimenti, guarda caso del governo, confermando così che il parlamento sempre più è chiamato ad un ruolo di ratifica delle decisioni e delle mediazioni trovate a livello di governo. Mentre il parlamento è l’asse del nostro sistema costituzionale...

Continua a leggere...

Articolo (p)Link Commenti Commenti (0)  Storico Storico  Stampa Stampa
 
.:: Alfiero Grandi Pubblicato in data:  11/07/2021  16:01:02, in Politica, letto 1752 volte
(articolo di Alfiero Grandi su www.jobsnews.it del 10/07/21)

Il Senato ha approvato la legge che modifica la Costituzione decidendo che voteranno per il Senato anche quanti hanno compiuto 18 anni. Circa 4 milioni di giovani elettori/elettrici in più. Scelta condivisibile. Tuttavia questa proposta di modifica è passata a condizione di perdere per strada la corrispondente modifica dell’elettorato passivo, come in origine era previsto. In pratica i giovani potranno votare per i senatori ma non essere eletti e questo ne fa una modifica per lo meno dimezzata. Così i giovani vengono così considerati adatti per eleggere ma non per essere eletti, per questo la novità è debole.

Il voto a 18 anni per eleggere i senatori fa parte di un (teorico) pacchetto di ulteriori modifiche della Costituzione che nelle intenzioni, dichiarate pubblicamente dall’allora maggioranza del governo Conte 2, doveva correggere alcuni difetti evidenti del taglio dei parlamentari. Senza insistere ulteriormente sull’errore compiuto nel tagliare il numero dei parlamentari, gettando in questo modo la croce dei malfunzionamenti – che ci sono – del nostro sistema istituzionale sul parlamento stesso, è abbastanza evidente che allo stato dei fatti è difficilissimo che il pacchetto di ulteriori modifiche costituzionali arrivi al traguardo...

Continua a leggere...

Articolo (p)Link Commenti Commenti (0)  Storico Storico  Stampa Stampa
 
.:: Alfiero Grandi Pubblicato in data:  04/07/2021  18:35:09, in Politica, letto 1613 volte
(articolo di Alfiero Grandi su www.jobsnews.it del 4/07/21)

La crisi del sistema politico italiano (in particolare dei partiti) rischia di diventare istituzionale e di fare scivolare il nostro paese verso una modifica dei valori, degli obiettivi, costruendo nuove gerarchie sociali che sono il contrario dell’inclusione, mettendo in crisi il ruolo della Costituzione e quindi minacciando la stessa tenuta sociale del nostro paese.

Apparentemente il governo Draghi rappresenta una fase anestetizzata. In realtà non è affatto una pausa, nel paese si agitano tensioni e si sviluppano iniziative. Ci sono movimenti profondi che stanno cambiando collocazioni e orientamenti dei partiti attuali, le loro alleanze e tendono a modificare in profondità il futuro politico del paese. In altre parole i problemi non risolti di identità, di radicamento, di capacità di rappresentare dei partiti stanno portando a convulsioni sempre più profonde, a cui non corrispondono reazioni adeguate, all’altezza dei problemi da affrontare...

Continua a leggere...

Articolo (p)Link Commenti Commenti (0)  Storico Storico  Stampa Stampa
 
.:: Alfiero Grandi Pubblicato in data:  27/06/2021  18:28:52, in Politica, letto 1528 volte
(articolo di Alfiero Grandi su www.jobsnews.it del 27/06/21)

Quanto sta avvenendo nel Movimento 5 Stelle ha diverse conseguenze. Alcune di grande rilievo sul futuro politico di una possibile alleanza contro la destra alle prossime elezioni. Ad esempio emerge chiaro che le difficoltà a raggiungere un’alleanza diffusa nei Comuni che voteranno ad ottobre non sono solo la conseguenza di singole questioni locali ma di una difficoltà politica, per non dire confusione, nel vertice e di situazioni diversificate, perfino opposte nelle singole realtà che voteranno ad ottobre.

Si vedrà quali saranno gli esiti di questa fase tormentata, con conseguenze imprevedibili. Tuttavia qualche considerazione su aspetti esterni alla crisi del Movimento si può tentare già ora.

Esiste da tempo il problema di decidere una nuova legge elettorale in grado di aiutare il superamento dei gravi limiti politici a cui quelle recenti hanno portato il parlamento, in omaggio alla vulgata che il problema è decidere, la rappresentanza seguirà, come l’intendenza di Napoleone. Il risultato è stato da tempo il capovolgimento dei ruoli. Il governo decide, anzi da tempo soprattutto il presidente del Consiglio, e il parlamento ratifica. Del resto cosa altro sono i ripetuti voti di fiducia, i decreti legge a getto continuo da approvare entro 60 giorni, i maxiemendamenti votati a scatola chiusa, se non la conferma di una preminenza del governo? Il parlamento approva, a volte con sordi brontolii. Con qualche crisi e passaggio di fronte, ma la sostanza resta che il parlamento non ha un ruolo protagonista...

Continua a leggere...

Articolo (p)Link Commenti Commenti (0)  Storico Storico  Stampa Stampa
 
(articolo di Alfiero Grandi su www.jobsnews.it del 20/06/21)

Vale la pena di insistere sulla valutazione delle scelte internazionali dell’Italia e dell’Europa dopo il vertice inglese dei 7 grandi (definizione discutibile) e del vertice Nato. Come ho scritto nell’articolo della settimana scorsa qualcosa non funziona nei ragionamenti che vengono semplificati nella fedeltà all’atlantismo. Dopo il vertice Nato con Biden risulta ancora più chiaro che le soluzioni proposte non sono convincenti.

Biden è stato apprezzabile quando è andato oltre i limiti di Obama, Presidente durante la crisi finanziaria internazionale iniziata nel 2008, perché ha avuto – a differenza del suo mentore – una visione mondiale dell’esigenza di tassare le multinazionali per mettere un punto fermo di regolazione. Infatti Obama si era fermato negli intenti regolativi dei mercati finanziari alle soglie dei confini degli Usa, finendo con il non realizzare pienamente neppure gli obiettivi interni e lasciando sfumare il momento magico in cui il mondo finanziario era sotto scopa. Infatti dopo qualche tempo la finanza ha rialzato la testa e ripreso il comando dell’economia mondiale. Un comando lontano, fisicamente poco definito, difficile da controllare, tanto che i bitcoin e le altre monete virtuali non sono state regolate, anzi nemmeno controllate e oggi sono una delle più pericolose fonti di speculazione (Savona) e non solo visto che i sempre più frequenti ricatti degli hacker vengono richiesti in queste valute sfuggenti e immateriali, secondo il vecchio adagio che pecunia non olet...

Continua a leggere...

Articolo (p)Link Commenti Commenti (0)  Storico Storico  Stampa Stampa
 
(articolo di Alfiero Grandi su www.jobsnews.it del 13/06/21)

Sulla pandemia. Negli USA e in Europa la diffusione dei vaccini, pur con contraccolpi sulla salute che non possono in alcun modo essere sottovalutati, sta consentendo di limitare sempre più le conseguenze della pandemia, riducendo le conseguenze del virus a livelli controllabili. Perché allo stato è chiaro che con il Covid 19 dovremo convivere in futuro e quindi l’immunità è necessaria al massimo livello. Tuttavia dobbiamo ammettere che la corsa di Biden a vaccinare il maggior numero possibile di abitanti degli USA, in una plastica alternativa alla presidenza Trump, portato alla scelta di riservare anzitutto all’uso interno i vaccini disponibili. Non è America first di Trump ma certamente è vaccinare prima gli americani. La differenza di fondo è vaccinare sì o no. Apprezzare la scelta di Biden pro vaccini non vuol dire non vedere le conseguenze sui rapporti con il resto del mondo, Europa compresa. L’Inghilterra non ha esportato i suoi vaccini, scegliendo di non condividerli. Questi esempi confermano che sulle scelte delle aziende produttrici di vaccini hanno pesato le scelte dei governi di riferimento, che peraltro hanno investito cifre importanti, oltre che avere strumenti di “convinzione” rilevanti...

Continua a leggere...

Articolo (p)Link Commenti Commenti (0)  Storico Storico  Stampa Stampa
 
.:: Alfiero Grandi Pubblicato in data:  13/06/2021  10:05:02, in Politica, letto 1354 volte
(articolo di Alfiero Grandi su www.ilmanifesto.it del 12/06/21)

La vittoria dei referendum del 2011 per l'acqua bene comune e contro il nucleare è importante sia perchè le sfide vanno affrontate, sia perchè ci fu una mobilitazione eccezionale, che capovolse le previsioni nefaste basate sui referendum falliti nei 2 decenni precedenti, dopo la vittoria del 1987 contro il nucleare.

L'acqua bene comune aveva un radicamento e un lavoro di anni di preparazione. Il No al nucleare ha dovuto decidere con grande rapidità, perchè fu il governo Berlusconi, insediato nel 2008 con un margine di maggioranza di quasi 100 deputati e 50 senatori, a tentare il colpaccio del ritorno al nucleare, malgrado il No all'80 % nel referendum del 1987 ne avesse decretato la fine...

Continua a leggere...

Articolo (p)Link Commenti Commenti (0)  Storico Storico  Stampa Stampa
 
Iscriviti alla newsletter
 

Cerca per parole chiave
 



Titolo
Ambiente (1)
Atti Ufficiali (2)
Avvisi (3)
Avvisi ai lettori blog (3)
Bologna (3)
Catasto (36)
Contributi al Blog (1)
Diritti (4)
Economia (64)
Energia e ambiente (1)
Finanza (23)
Finanziaria (10)
Fisco (27)
generale (3)
Internazionale (2)
Interviste (12)
Lavoro (32)
Ministero delle Finanze (10)
Nucleare (58)
Ogm (1)
Omeopatia (2)
Pace (1)
Politica (428)
Pubblicazioni (13)
Sondaggio (1)
Tobin tax (12)
Trentin (1)
Welfare (7)

Catalogati per mese:
Agosto 2005
Settembre 2005
Ottobre 2005
Novembre 2005
Dicembre 2005
Gennaio 2006
Febbraio 2006
Marzo 2006
Aprile 2006
Maggio 2006
Giugno 2006
Luglio 2006
Agosto 2006
Settembre 2006
Ottobre 2006
Novembre 2006
Dicembre 2006
Gennaio 2007
Febbraio 2007
Marzo 2007
Aprile 2007
Maggio 2007
Giugno 2007
Luglio 2007
Agosto 2007
Settembre 2007
Ottobre 2007
Novembre 2007
Dicembre 2007
Gennaio 2008
Febbraio 2008
Marzo 2008
Aprile 2008
Maggio 2008
Giugno 2008
Luglio 2008
Agosto 2008
Settembre 2008
Ottobre 2008
Novembre 2008
Dicembre 2008
Gennaio 2009
Febbraio 2009
Marzo 2009
Aprile 2009
Maggio 2009
Giugno 2009
Luglio 2009
Agosto 2009
Settembre 2009
Ottobre 2009
Novembre 2009
Dicembre 2009
Gennaio 2010
Febbraio 2010
Marzo 2010
Aprile 2010
Maggio 2010
Giugno 2010
Luglio 2010
Agosto 2010
Settembre 2010
Ottobre 2010
Novembre 2010
Dicembre 2010
Gennaio 2011
Febbraio 2011
Marzo 2011
Aprile 2011
Maggio 2011
Giugno 2011
Luglio 2011
Agosto 2011
Settembre 2011
Ottobre 2011
Novembre 2011
Dicembre 2011
Gennaio 2012
Febbraio 2012
Marzo 2012
Aprile 2012
Maggio 2012
Giugno 2012
Luglio 2012
Agosto 2012
Settembre 2012
Ottobre 2012
Novembre 2012
Dicembre 2012
Gennaio 2013
Febbraio 2013
Marzo 2013
Aprile 2013
Maggio 2013
Giugno 2013
Luglio 2013
Agosto 2013
Settembre 2013
Ottobre 2013
Novembre 2013
Dicembre 2013
Gennaio 2014
Febbraio 2014
Marzo 2014
Aprile 2014
Maggio 2014
Giugno 2014
Luglio 2014
Agosto 2014
Settembre 2014
Ottobre 2014
Novembre 2014
Dicembre 2014
Gennaio 2015
Febbraio 2015
Marzo 2015
Aprile 2015
Maggio 2015
Giugno 2015
Luglio 2015
Agosto 2015
Settembre 2015
Ottobre 2015
Novembre 2015
Dicembre 2015
Gennaio 2016
Febbraio 2016
Marzo 2016
Aprile 2016
Maggio 2016
Giugno 2016
Luglio 2016
Agosto 2016
Settembre 2016
Ottobre 2016
Novembre 2016
Dicembre 2016
Gennaio 2017
Febbraio 2017
Marzo 2017
Aprile 2017
Maggio 2017
Giugno 2017
Luglio 2017
Agosto 2017
Settembre 2017
Ottobre 2017
Novembre 2017
Dicembre 2017
Gennaio 2018
Febbraio 2018
Marzo 2018
Aprile 2018
Maggio 2018
Giugno 2018
Luglio 2018
Agosto 2018
Settembre 2018
Ottobre 2018
Novembre 2018
Dicembre 2018
Gennaio 2019
Febbraio 2019
Marzo 2019
Aprile 2019
Maggio 2019
Giugno 2019
Luglio 2019
Agosto 2019
Settembre 2019
Ottobre 2019
Novembre 2019
Dicembre 2019
Gennaio 2020
Febbraio 2020
Marzo 2020
Aprile 2020
Maggio 2020
Giugno 2020
Luglio 2020
Agosto 2020
Settembre 2020
Ottobre 2020
Novembre 2020
Dicembre 2020
Gennaio 2021
Febbraio 2021
Marzo 2021
Aprile 2021
Maggio 2021
Giugno 2021
Luglio 2021
Agosto 2021
Settembre 2021
Ottobre 2021
Novembre 2021
Dicembre 2021
Gennaio 2022
Febbraio 2022
Marzo 2022
Aprile 2022
Maggio 2022
Giugno 2022
Luglio 2022
Agosto 2022
Settembre 2022
Ottobre 2022
Novembre 2022
Dicembre 2022
Gennaio 2023
Febbraio 2023
Marzo 2023
Aprile 2023
Maggio 2023
Giugno 2023
Luglio 2023
Agosto 2023
Settembre 2023
Ottobre 2023
Novembre 2023
Dicembre 2023
Gennaio 2024
Febbraio 2024
Marzo 2024
Aprile 2024
Maggio 2024
Giugno 2024
Luglio 2024
Agosto 2024
Settembre 2024

Ultimi commenti:
Dal 25 Febbraio che si chiede ...
15/05/2022  20:32:40
.:: CARLO
Cara Maria Luisa, in senso str...
04/05/2021  20:03:02
.:: Alfiero Grandi
On. Alfiero, faccio parte del ...
07/03/2021  14:17:38
.:: Maria Luisa Paroni
Sono stata la tua segretaria a...
29/01/2021  12:20:37
.:: sonia leandri
Ci sono dei Compagni che non d...
22/01/2021  23:28:35
.:: Angelo Gentilini



Titolo



Ci sono 962 persone collegate