Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
9 marzo, introduzione di Alfiero Grandi La Costituzione della nostra Repubblica, nata dalla Resistenza, dovrebbe essere non solo descritta come la più bella del mondo, cosa vera ma insufficiente, ma anche cambiata con la necessaria lungimiranza e non nel modo pasticciato con cui si sta procedendo oggi. Tanto più che tra cambiamenti della Costituzione e nuova legge elettorale c'è un intreccio evidente e il risultato complessivo di queste modifiche disegna un quadro di preoccupante accentramento dei poteri nelle mani del Governo ... Continua a leggere...
articolo di Alfiero Grandi su Il Manifesto 18 febbraio 2015A Kobane la resistenza curda contro gli attacchi dell'Isis è stata lasciata sola dalla Turchia, che aveva le sue truppe a un chilometro ma si è ben guardata dal sostenere chi subiva il peso dell'attacco di quello che è oggi il nemico numero uno. La Turchia metteva nel conto la sconfitta dei curdi che, per fortuna, sono riusciti a respingere gli attacchi dell'Isis. Atene rischia la situazione di Kobane. Il successo di Tsipras ha incarnato la speranza dei greci di non morire di austerità. Un successo della sinistra che vincendo le elezioni ha dimostrato che da una crisi economica devastante, aggravata dalle misure di austerità imposte dall'Europa, si può provare ad uscire mettendo nell'angolo la destra neonazista... Continua a leggere...
La vittoria di Siryza e la formazione del nuovo Governo guidato da Tsipras sono fatti politici di prima grandezza anzitutto per la Grecia, che ha ritrovato così la forza di reagire al ricatto dell’austerità che dura ormai da più di 5 anni e che l’ha ridotta in condizioni di vera e propria prostrazione sociale... Continua a leggere...
Cgil e Uil hanno superato la prova dello sciopero generale, dopo la riuscitissima manifestazione nazionale della Cgil. I soliti noti potranno raccontarla come vogliono ma tantissimi lavoratori si sentono rappresentati dai sindacati malgrado l’opera di denigrazione sistematica del loro ruolo, fino a cercare di addossargli la responsabilità del precariato che hanno combattuto... Continua a leggere...
Sottovalutare l’astensione esplosa a livelli impensabili con le regionali, particolarmente in Emilia ma anche in Calabria, è un suicidio politico. Affermare che quello che conta è arrivare primi o sottolineare che sarebbe proprio dei paesi avanzati avere un crollo dei partecipanti al voto sono forme di (auto) consolazione che possono avere qualche effetto propagandistico iniziale ma lascieranno presto il passo alla dura realtà di un paese che nella sua maggioranza di elettori si astiene... Continua a leggere...
Il Governo Renzi ha evitato in ogni modo un confronto con i sindacati sulle scelte da compiere in materia di lavoro e di interventi per l’occupazione e lo sviluppo e nello stesso tempo ha scelto di ispirarsi alle proposte di Confindustria in materia di mercato del lavoro, compiendo una scelta di campo negativa perché i lavoratori hanno già pagato il prezzo più pesante in questa interminabile crisi, con la perdita di oltre 1 milione di posti di lavoro, che potrebbero essere molti di più se venisse reciso il rapporto con il posto di lavoro attraverso il taglio della cassa integrazione.
Il peso della crisi ha creato ulteriori problemi nell’entrata al lavoro ai giovani che già sono stati colpiti dal brusco aumento della percentuale di disoccupati a causa dell’innalzamento improvviso dell’età pensionabile, che ha creato da un lato i cosiddetti esodati, in buona parte ancora in attesa di una soluzione, e dall’altra ha contestualmente aggravato la penuria di lavoro per i giovani.
La scelta del Governo Renzi di estendere il tempo determinato senza vincoli e controlli, senza neppure cancellare parte delle 46 tipologie contrattuali, sta provocando l’ulteriore sostituzione della buona occupazione con la precarietà, a cui si aggiunge la volontà di togliere le garanzie oggi previste dall’articolo 18 dello Statuto dei diritti dei lavoratori per i nuovi assunti a tempo indeterminato, con il risultato di segmentare ulteriormente i diritti del mondo del lavoro. Questa azione del governo non creerà nuovi posti di lavoro ma provocherà un ulteriore aumento della svalutazione del lavoro e dei suoi diritti.
Inoltre è del tutto evidente che le prospettive occupazionali e di ripresa economica per l’Italia, come del resto ammettono gli stessi documenti ufficiali, sono negative perché il Governo Renzi ha sostanzialmente subito i parametri imposti dalle politiche di austerità europee e per di più il parziale rinvio del pareggio strutturale di bilancio non può nascondere che dal 2017 l’Italia verrà comunque chiamata a ripianare per 20 anni la parte eccedente il 60 % del debito pubblico.
Questo Governo si caratterizza per la politica dei rinvii delle scelte di fondo, mentre giustamente i sindacati e la Cgil in particolare chiedono politiche forti di reperimento di risorse attraverso la lotta all’evasione, con la patrimoniale e la tassazione delle rendite così da reperire le risorse necessarie per dare impulso alla ripresa dell’occupazione, dei redditi e dello sviluppo ambientalmente sostenibile, tanto più necessario oggi di fronte ai disastri ambientali che colpiscono il nostro paese.
Si parla di ripresa ma la previsione degli investimenti è in ulteriore calo, come del resto l’occupazione.
Per queste argioni l’Ars invita tutti i propri aderenti a sostenere le ragioni della Cgil e della Uil e a partecipare allo sciopero generale e alle manifestazioni.
Roma 25/11/2014
visita il sito www.arsinistra.it
La Camera ha approvato un testo di legge che riduce le sanzioni pecuniarie e le pene per coloro che hanno esportato capitali all’estero illegalmente e poi non contenta ha esteso questa benevolenza anche a quanti, commettendo gli stessi reati, hanno tenuto i quattrini in Italia, cioè gli evasori fiscali.
E’ curioso che ora solo il Senato, che il Governo vorrebbe sostanzialmente eliminare, possa bloccare o almeno modificare radicalmente questo provvedimento per evitare un nuovo condono.
E’ ancora più incredibile che ... Continua a leggere...
Convegno del 30 Ottobre "Riforme istituzionali e legge elettorale, innovazione o restaurazione?"Introduzione di Alfiero Grandi Purtroppo l’attenzione dell’opinione pubblica su argomenti decisivi come la modifica della Costituzione della nostra Repubblica e la nuova legge elettorale resta a livelli troppo bassi. Il nostro paese, colpito da una crisi grave e lunga, tuttora in recessione, è concentrato su disoccupazione, perdita di reddito, assenza di prospettive per i giovani, per ricordare solo alcuni dei punti che erano al centro della manifestazione della Cgil di sabato scorso. Per questo sarebbe un errore imperdonabile non reagire a scelte politiche sbagliate su Costituzione e legge elettorale, criticando, facendo controinformazione e chiarendo che la scelta non è tra cambiamento e conservazione, ma tra due possibili scelte, di cui quella del governo avrebbe certamente come risultato il rattrappimento ulteriore del ruolo del parlamento e della rappresentanza e l’accentramento delle decisioni nelle mani del governo... Continua a leggere...
L’aspetto curioso ed inquietante della situazione è che sia mettere in discussione seriamente la politica di austerità dell’Europa, che tuttora è dominanante, sia limitare l’iniziativa per tentare di ottenere qualche miliardo di margine, sempre premettendo dichiarazioni impegnative sul rispetto del 3 % da parte dell’Italia, cambia poco agli occhi dei mercati e delle “signorie” che decidono quando è il momento del pollice verso e quindi puntano su un aumento dello spread... Continua a leggere...
Renzi, ormai presidente del Consiglio, aveva dichiarato di volere cambiare l’Europa e la sua fallimentare politica di austerità, fino alla possibilità, per l’Italia, di sforare il 3 % di deficit per contribuire al superamento della recessione che tormenta e impoverisce il nostro paese da 7 anni... Continua a leggere...
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