Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
articolo pubblicato da Il Fatto Quotidiano
di Alfiero Grandi | 12 Marzo 2019
Tanti hanno partecipato alle primarie sperando di aiutare la ricostruzione di una posizione di sinistra, diroccata da Renzi, che ora tenta di ipotecare la vittoria di Zingaretti. Anche le manifestazioni sindacale e antirazzista di Milano sono state partecipate e importanti. Novità incoraggianti ma insufficienti. Ora la discontinuità del Pd con il passato deve essere netta. […] [scarica file in pdf]
Zingaretti è segretario del Pd. Non è ancora la svolta ma è una buona notizia. La partecipazione alle primarie è stato un segnale politico chiaro. Tante e tanti hanno scelto di partecipare a questo evento nella speranza di contribuire a rimettere in campo un’opposizione di sinistra. Questo risultato viene dopo la manifestazione antirazzista di Milano, importante per la grande partecipazione e per essere stata convocata a Milano, dove c’è competizione tra punti di vista alternativi... Continua a leggere...
Salvini ha incontrato i (soli) presidenti di Lombardia e Veneto a cui ha promesso tuoni e fulmini per fare passare le loro richieste di autonomia differenziata. Per Bonaccini dell’Emilia Romagna dovrebbe essere l’occasione per riflettere: hanno dimenticato di invitarlo. Infatti, l’autonomia differenziata così come è stata posta dall’inizio ha una evidente targa della Lega, per di più quella Nord non quella che oggi Salvini vorrebbe imporre. Insomma un vero e proprio tratto distintivo. Troppi sembrano dimenticare che l’obiettivo di Salvini è affermare un partito di livello nazionale per guadagnare voti in Italia e in particolare al sud, per di più tentando di intercettare il voto dei delusi dal M5Stelle... Continua a leggere...
Al Senato è stato approvato in prima lettura il testo della legge che riduce il numero dei parlamentari, 400 alla Camera, 200 al Senato. Ora la proposta di legge passa alla Camera e come tutte le proposte che vogliono modificare la Costituzione dovrà essere approvata due volte, sia alla Camera che al Senato, a distanza di almeno 3 mesi se la proposta verrà approvata senza il voto favorevole di almeno i due terzi dei parlamentari sarà possibile chiedere che si svolga il referendum costituzionale, come è avvenuto il 4 dicembre 2016, quando la vittoria del No ha bocciato le deformazioni della Costituzione targate Renzi... Continua a leggere...
L’ondata conservatrice rischia di vincere stabilmente. Gli Stati nazionali contano solo costruendo un potere democratico sovranazionale. In Italia tutti i soggetti della sinistra sono al capolinea: occorrono una nuova proposta e un metodo per un confronto comune. Lavoro, diritti e Costituzione tornino al centro, col concorso del sindacato. È necessario, anche se arduo, un dialogo con i 5 Stelle.
Un’ondata conservatrice, a volte apertamente reazionaria e antidemocratica come in Brasile, sta modificandoi rapporti di forza tra destra e sinistra nel mondo. Si tratta di una tendenza forte e diffusa che deve preoccupare tutte le tendenze… […] [scarica file in pdf]
Alla Camera si sta discutendo la legge per introdurre in Costituzione il referendum propositivo, destinato ad affiancare quello abrogativo. L’intenzione è condivisibile, le modalità previste vanno corrette per renderlo coerente con la Costituzione. È un passo avanti che la maggioranza gialloverde abbia accettato di inserire nella legge un quorum del 25 % di favorevoli per considerare approvata una proposta di legge popolare sottoposta a referendum propositivo. Esponenti della maggioranza sembrano aperti ad ulteriori modifiche, bene. Tuttavia è bene essere chiari, il quorum introdotto non basta, restano problemi nel testo che non convincono ma anzitutto occorre garantire che questa modifica della Costituzione verrà sottoposta a referendum popolare, prima di entrare in vigore. Elettrici ed elettori hanno il diritto di approvare o respingere le modifiche della Costituzione e la possibilità è assicurata solo da un’approvazione al di sotto dei 2/3 dei deputati e dei senatori. Ricordo che la bocciatura delle modifiche della Costituzione il 4 dicembre 2016 è stata possibile perché il parlamento non le ha approvate con la maggioranza dei 2/3... Continua a leggere...
Il referendum che ha bocciato le modifiche della Costituzione targate Renzi è del 4 dicembre 2016, eppure sono in arrivo nuove proposte di modifica. È un virus che colpisce chi entra a palazzo Chigi? L’Italia è in recessione, il governo dovrebbe dedicarsi a questo grave problema, invece pensa a modificare la Costituzione. Presentare le modifiche separatamente, o come attuative, non riesce a nascondere la logica che le lega, puntando a modificare l’assetto istituzionale definito dalla Costituzione, con il rischio di aprire ad altri, più pesanti rivolgimenti... Continua a leggere...
pubblicato da Il Fatto Quotidiano
di Alfiero Grandi | 9 gennaio 2019
A Palazzo Chigi si aggira un virus che colpisce molti dei suoi inquilini e non fanno eccezione Conte, Di Maio e Salvini. E' il virus che spinge a cambiare la Costituzione, quasi una prova per entrare nella storia. Eppure il 4 dicembre 2016 è abbastanza vicino per ricordare a tutti che con la Costituzione è bene andarci cauti, come avrebbe dovuto fare Renzi, il cui tentativo di deformazione infatti è stato sconfitto.
Semmai la questione istituzionale urgente è la legge elettorale, che andrebbe cambiata all'inizio di una legislatura, cioè ora
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Quanto è avvenuto in parlamento a fine anno è grave. Il merito delle misure della legge di stabilità è già discutibile ma molto peggio è il percorso scelto dal governo per la sua approvazione, che ha inferto un duro colpo al ruolo del parlamento, costretto ad approvare la legge senza conoscere il contenuto delle norme approvate. È vero che in passato c’è stato un ricorso esagerato ai decreti legge... Continua a leggere...
Il decreto Salvini è stato approvato dal Senato con voto di fiducia. Il voto di fiducia è servito per imporre l’approvazione di questo testo ai senatori 5 Stelle, al cui interno c’è forte malessere. Malgrado questo ricatto alcuni di essi hanno rifiutato di votarlo, con fondate e importanti motivazioni di merito. Il decreto Salvini è un testo di legge grave e preoccupante, che contiene rotture pesanti con importanti principi ... Continua a leggere...
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