Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
- Pubblicato da l'Altro quotidiano e da Paneacqua
Dopo la forzatura sull’articolo 18 la luna di miele del Governo Monti è terminata. Certamente è terminata per una parte importante del mondo del lavoro e dell’opinione pubblica. Le conseguenze, anche politiche, si vedranno meglio nelle prossime settimane. Ora è legittimo interrogarsi se è accettabile che un Governo di “tecnici”, che peraltro compie scelte politicissime come quella di manomettere l’articolo 18 dello Statuto dei diritti di lavoratori e approva “riforme” che entreranno in vigore nel 2017, si vanti di non dovere rispondere agli elettori delle sue scelte, tanto più che i provvedimenti del Governo... Continua a leggere...
- Pubblicato da l'Altro quotidiano e da Paneacqua
Un dato merita di essere analizzato attentamente. Il Governo ha insistito nell’attacco all’articolo 18 ritenendo che avrebbe contribuito a ridurre lo spread. Eppure l’iniziativa di Monti sull’articolo 18 ha messo a rischio la tenuta stessa del Governo ma non ha contribuito a ridurre ulteriormente lo spread, come il Presidente del Consiglio aveva preannunciato per tentare di giustificare l’iniziativa presa. In realtà i tassi del debito pubblico italiano sono fortemente diminuiti a breve, scontando la credibilità del debito pubblico italiano nel breve periodo, mentre lo spread non è diminuito ulteriormente sui titoli a lungo termine, anzi è risalito di poco. ... Continua a leggere...
- Pubblicato da l'Altro quotidiano, Paneacqua e Dazebao
La vittoria di Hollande in Francia ha dato una spinta per fare uscire l’Europa dalla cappa opprimente dell’egemonia neoliberale che ha imposto pesantissimi tagli alla spesa sociale, ha condannato alla recessione e alla crescita della disoccupazione, di cui purtroppo la Grecia continua ad essere sfortunata capofila. Non si è esitato a condannare la Grecia al dramma sociale, fino a sconvolgerne il quadro democratico con l’elezione in parlamento di un gruppo dichiaratamente fascista. Troppi hanno girato la testa dall’altra parte accettando di fare svolgere alla Grecia il ruolo del reprobo in Europa, alla faccia della solidarietà e del modello europeo... Continua a leggere...
- Pubblicato sul quotidiano L'Unità (luglio 2012)
La discussione aperta da Tronti merita attenzione. Sono convinto che la lettura delle 2 sinistre è il prodotto di un’ideologia. Marx ci ha insegnato che l’astrazione serve per interpretare la realtà, ma non può sostituirsi ad essa. In realtà l’idoeologia punta a plasmare la realtà e ha avuto 2 versioni che si sono alimentate reciprocamente e che Tronti definisce contestatori e liberisti... Continua a leggere...
Come ricorderete il 12 luglio scorso la Fondazione Di Vittorio e l'Ars hanno promosso un confronto presso il Cnel per mettere a tema l'analisi della crisi finanziaria ed economica, le sue conseguenze e avanzare proposte per affrontarla con maggiore forza e minore subalternità. Dell'iniziativa abbiamo steso un verbale ragionato che contiene essenzialemente le proposte emerse. La speranza è che questo lavoro possa costituire un contributo alla discussione politica in corso
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- Pubblicato da l'Altro quotidiano e da Paneacqua, torinovivablogspot.com, cambiailmondo.org,
Francia e Germania hanno costituito un gruppo di lavoro per avanzare proposte di riforma dell’attuale assetto europeo, mettendo la parola fine alle chiacchiere sui ruoli protagonisti di altri Stati in Europa. L’asse tra i 2 paesi più importanti dell’area euro conferma che, seppure per ragioni diverse, c’è un nucleo europeo centrale e il resto fa corona. La Francia di Hollande cerca di non restare schiacciata sui paesi più deboli, sotto attacco, anche se lo fa con un certo stile, come conferma l’insistenza per una posizione europea che faccia restare la Grecia nell’euro. La Germania ha interesse a non restare isolata e vuole evitare che si formi un’area di paesi guidata dalla Francia. L’Italia in questo quadro non c’è. Anzi, Angela Merkel spinge perché sia la Spagna che l’Italia chiedano l’intervento del fondo denominato (a torto) salvastati, accettando ulteriori condizioni.
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- Pubblicato sul quotidiano L'Unità I promotori dei referendum su articolo 8 - voluto da Sacconi - e articolo 18 dello Statuto dei lavoratori fanno sapere che presto inizierà la raccolta delle firme. E’ bene discuterne in vista di un percorso impegnativo, che non sarà breve e influenzerà la prossima scadenza elettorale. Sarebbe un errore rinviare la discussione solo perchè non si potrà votare per i referendum prima del 2014. Meglio affrontare il problema per tempo... Continua a leggere...
- Pubblicato da Paneacqua
Senza dubbio le elezioni siciliane, con la netta vittoria di Crocetta, inviano un messaggio nazionale, anche se non completo. La crisi del centro destra precipita. La Sicilia è la regione che elesse 61 deputati e senatori del centro destra contro lo zero del centro sinistra, per di più senza la Lega. Ciò non vuol dire che il centro destra sia finito. Esiste un elettorato di riferimento, oggi deluso, critico e disimpegnato, ma pur sempre in cerca di una rappresentanza politica. Non sarebbe la prima volta che il centro destra viene dato per spacciato, ma poi si riprende la scena per incapacità altrui... Continua a leggere...
- Pubblicato da Paneacqua, l'Altro quotidiano, Dazebao, ilponterivista.com, cambiailmondo.org, torinoviva.blogspt.com La Grecia ci invia immagini terribili. Le proteste di piazza e gli scontri con la polizia sono finora il vero oggetto dell’informazione. Eppure ci sono gli importanti e massicci scioperi che coinvolgono tutta la Grecia contro ulteriori misure di austerità. Le notizie più impressionanti sono racchiuse in 3 dati: un terzo dei greci vive sotto la soglia di povertà, la disoccupazione è al 25 %, per i giovani è più alta, il debito pubblico greco nel 2013 - malgrado sacrifici inauditi aggravati da altri 13,5 miliardi di tagli - sarà superiore al 180 % del Pil, molto più del previsto... Continua a leggere...
- Pubblicato da Paneacqua, l'Altro quotidiano, Dazebao, ilponterivista.com, cambiailmondo.org,
Berlusconi è di nuovo in campo. Sembra un incubo, purtroppo è realtà. Occorre fare un discorso di verità, anche se può non essere gradito. Se la “mummia” ritorna, come ha titolato Liberation, malgrado il disastro che ha lasciato, qualche interrogativo bisogna pur porselo. Pensare di depotenziare Berlusconi, e il berlusconismo, solo con una fase politica come quella rappresentata dal Governo Monti si sta rivelando un’illusione. Prima o poi il problema doveva ripresentarsi, perché l’unico modo per averne ragione è battere politicamente il berlusconismo con il voto. Berlusconi non ha più nulla da perdere e ha ricondotto alla sudditanza i suoi seguaci riottosi. In verità non hanno combattuto più di tanto. Quelli che nel Pdl non hanno ancora piegato la testa sono davvero pochini... Continua a leggere...
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