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Che fortuna possedere una grande intelligenza non ti mancano mai le sciocchezze da dire.

Anton Cechov
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Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 
.:: Alfiero Grandi Pubblicato in data:  04/01/2022  21:39:40, in Politica, letto 1509 volte
(www.jobsnews.it del 04/01/21)

Dal nuovo governo tedesco vengono alcuni messaggi forti e chiari, e coerenti. Anzitutto gli impegni vengono mantenuti. Il programma concordato tra i partiti che hanno formato il nuovo governo, guidato da Scholz, viene confermato dai fatti. Le prime 3 centrali nucleari vengono spente, come da programma, ed è confermato che la Germania uscirà dal nucleare civile entro la fine dell’anno. In Italia i sostenitori del nucleare, dimentichi che ben due referendum popolari hanno detto no al nucleare civile (1987 e 2011) con maggioranze schiaccianti, tentano in tutti i modi di rilanciare il loro obiettivo cercando di sovvertire il voto degli elettori, approfittando dell’aumento incredibile dei prezzi del petrolio e soprattutto del gas...

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.:: Alfiero Grandi Pubblicato in data:  09/01/2022  20:48:21, in Politica, letto 1563 volte
OSSERVATORIO PER LA TRANSIZIONE ECOLOGICA – PNRR promosso da
Coordinamento per la Democrazia Costituzionale - Laudato Sì - NOstra!
Comunicato del 9-1-22

FIRMANDO LA PETIZIONE ITALIANA (https://chng.it/m4SvpBf9s9) SI SOSTIENE ANCHE QUELLA GEMELLA TEDESCA E VICEVERSA.

(https://chng.it/m4SvpBf9s9) contro la proposta della Commissione Europea di inserire nucleare e gas nell’elencoeuropeo delle energie verdi, che vuol dire in sostanza usare i soldi del Next Generation EU (in Italia PNRR) per queste fonti pericolose e inquinanti. Il nucleare è già stato bocciato da ben due referendum popolari in Italia (1987 e 2011). Ci sono pochi giorni per bloccare la proposta della C.E., usiamoli tutti.

L’Europa deve sviluppare fonti di energieveramente  rinnovabili come eolico, fotovoltaico, geotermico, idraulico. Nucleare e gas fossile non lo sono.

Questa posizione inaccettabile della Commissione Europea è un cedimento alle pressioni della lobby nuclearista, che ha nella Francia il capofila che ha bisogno di una quantità spropositata di miliardi di euro (si parla di 400) per mettere in sicurezza le vecchie centrali e per costruirne di nuove, nonché per completare i costosissimi depositi per le scorie radioattive. Questi costi scaricati sui Kw di energia elettrica porterebbe l’energia da nucleare in Francia a livelli proibitivi. I costi proibitivi del nucleare civile vengono nascosti e scaricati sulle finanze pubbliche. Per questo la Francia insiste per scaricare i costi del suo nucleare su tutta l’Europa e altri paesi sperano di fare altrettanto...

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(www.jobsnews.it del 17/01/22)

Desta sconcerto il solo fatto che se ne discuta. Se la destra italiana non sa proporre di meglio vuol dire che ha subìto un grave processo di involuzione politica che ricorda la deriva trumpiana dei repubblicani negli Usa, e tenta di trovare nella frattura politica del paese (noi e voi) il fondamento della sua unità, visto che al suo interno in realtà concorrenza e sgambetti sono all’ordine del giorno. La questione in campo è la democrazia. Lo è negli Usa come ha chiarito Biden a quanti sottovalutano tuttora l’assalto al Campidoglio del 6 gennaio 2021. Lo potrebbe diventare anche in Italia. In più, la credibilità dell’Italia nel mondo prenderebbe un grave colpo, sia dagli autocrati che ne sarebbero contenti, sia per lo sconcerto che susciterebbe in chi crede nelle istituzioni democratiche, perché la democrazia non è, o non dovrebbe essere, un gioco riservato ai super ricchi e potenti, anche se negli ultimi tempi si sono moltiplicati i casi. Per questo è bene non sottovalutare i rischi, non fare finta di nulla, non sminuire i problemi, non abbozzare.

Il Presidente Mattarella ha ormai concluso il suo congedo da tutti in Italia e nel mondo. La forzatura per farlo restare dovrebbe essere molto forte, quasi una costrizione, ed è perfino difficile capire se sarebbe sufficiente. Sappiamo anche che rieleggere il Presidente in carica non è usuale, pone problemi non di poco conto dal punto di vista della Costituzione, perché le sue disposizioni rischiano di essere interpretate come una pelle di zigrino. Non a caso in Senato è stata presentata una proposta di modifica costituzionale che prevede la non rieleggibilità del Presidente della Repubblica, ritenendo che fino alla sua entrata in vigore sia quindi possibile reiterare il mandato, una sorta di una tantum. Solo per dire quanto sia ancor più delicata da accettare la proposta di rielezione per un costituzionalista come Mattarella che in passato si è pronunciato in materia. Da tempo si parla di altre candidature di varia natura, esprimendo criteri come personalità autonoma, sincero democratico, in grado di unificare schieramenti oggi fortemente divisi. Anche un grande mago si starebbe chiedendo se sia possibile dare una risposta nominativa. La fantasia politica sembra finora non abbia dato risultati adeguati...

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(www.jobsnews.it del 31/01/22)

È stata evitata, per ora, una crisi della democrazia italiana. Lo scampato pericolo grazie alla rielezione di Sergio Mattarella offre le basi per affrontare seriamente i problemi che sono all’origine di questa crisi, prima che sia troppo tardi. I vertici dei partiti sapevano da tempo che Mattarella era in scadenza e che aveva chiesto di non essere rieletto perché aveva in mente di fare altro nella vita, come ha ricordato agli “ambasciatori” che gli stavano comunicando la richiesta di rendersi disponibile alla rielezione alla Presidenza della Repubblica. La conferma di Mattarella Presidente della Repubblica – che a differenza di Napolitano non ha indicato scadenze più brevi del settennato – e di conseguenza di Draghi, offre un quadro di continuità. Non userei di stabilità perché vorrebbe dire non cogliere i guasti che hanno portato a questa crisi della democrazia italiana e sottovalutare i problemi dell’azione di governo fino alla scadenza della legislatura che meritano un articolo a parte...

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.:: Alfiero Grandi Pubblicato in data:  02/02/2022  19:47:42, in Politica, letto 922 volte
(www.editorialedomani.it del 2/2/22)
- Dal Porcellum fino al Rosatellum i parlamentari sono stati nominati dall’alto, dai capi, lodevoli eccezioni confermano che la loro autonomia e qualità è caduta.
- Nuovi regolamenti parlamentari possono mettere ordine, ma la questione di fondo è approvare una nuova legge elettorale che ripristini un rapporto di fiducia tra eletto ed elettore.
- Per di più il prossimo parlamento sarà ridotto a 400 deputati e 200 senatori. La pretesa del Movimento 5 stelle e la subalternità degli altri partiti ha portato a questa assurda modifica, che renderà molto difficile una rappresentanza dei territori
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.:: Alfiero Grandi Pubblicato in data:  07/02/2022  18:14:56, in Politica, letto 833 volte
(www.jobsnews.it del 7/02/22)

Approvare una nuova legge elettorale prima delle prossime elezioni politiche è obiettivo centrale e imprescindibile per sbloccare una grave paralisi politica e istituzionale, che in occasione della rielezione del Presidente della Repubblica ha trovato, per fortuna, soluzione nel secondo mandato di Mattarella. Anche se questa esperienza pone il problema di chiarire in Costituzione se la rielezione del Presidente sia possibile oppure no, c’è al Senato un ddl costituzionale che potrebbe essere l’occasione per chiarire una volta per tutte. Questa volta la crisi democratica è stata evitata, ma occorre evitare di ritrovarsi in una situazione senza via d’uscita.

Non solo per la prossima legislatura ma anche per quello che resta di questa.

Ci sono segni di tempesta sul versante dell’inflazione, che a torto è stata sottovalutata. È passeggera, è stato detto. Ora, nessuno azzarda più questa valutazione. Il rincaro dell’energia e delle materie prime hanno un potenziale di spinta su tutta l’economia, sia pure con diversa potenza tra i settori produttivi e i consumi. È in pieno dispiegamento un effetto annuncio che può estendere l’aumento anche oltre le conseguenze prevedibili. Una sorta di effetto mandria impazzita. Il mercato non si autoregola ma ha bisogno di regole. Per ora il governo sta cercando di tamponare le falle, ma forse si sta rendendo conto che rischia di essere un inseguimento senza fine, con effetti devastanti sui conti pubblici...

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.:: Alfiero Grandi Pubblicato in data:  11/02/2022  16:57:42, in Politica, letto 621 volte
(www.strisciarossa.it del 11/02/22)

La legge elettorale è indispensabile prima delle prossime elezioni politiche. Abbiamo rischiato due volte di precipitare verso elezioni anticipate senza la cintura di sicurezza di una nuova legge elettorale, coerente con i principi costituzionali. Ora sbagliare ulteriormente sarebbe diabolico.

L’incostituzionalità della legge in vigore

È indispensabile anzitutto per le ragioni contenute nei ricorsi già presentati ai tribunali per incostituzionalità. Due principali.
Il voto unico “coatto” per l’uninominale e per le circoscrizioni proporzionali, a pena di nullità. È come invitare a pranzo qualcuno che si presenta con tutta la sconosciuta famiglia senza avvisare. Praticamente nessun elettore sa a chi si trasferisce automaticamente il suo voto per il collegio uninominale.

La negazione della parità del valore del voto degli elettori. Qualcuno è più uguale degli altri. Infatti c’è chi vota per 6 senatori come in Trentino Alto Adige, mentre in Basilicata con più o meno gli stessi abitanti si deve accontentare della metà. Un furto con destrezza che avviene solo perché nella legge elettorale in vigore le Province autonome sono parificate alla Regioni, ma nella Costituzione le circoscrizioni sono solo su base regionale, ecco spiegato il trucco. Questi due aspetti meritano un giudizio della Corte Costituzionale prima del voto, dopo sarebbe tardi...

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.:: Alfiero Grandi Pubblicato in data:  14/02/2022  17:01:50, in Energia e ambiente, letto 618 volte
(www.jobsnews.it del 14/02/22)

Nei giorni scorsi ci sono stati eventi in direzioni fortemente contrastanti.

Da un lato il parlamento italiano ha approvato a larga maggioranza in via definitiva (8 febbraio) la modifica degli articoli 9 e 41 della Costituzione per inserire tra i suoi principi fondamentali la tutela dell’ambiente, della biodiversità, degli ecosistemi (art. 9) prevedendo che l’iniziativa economica non possa svolgersi in modo da recare danno alla salute e all’ambiente e che la legge ha il compito di determinare programmi e controlli per indirizzare l’attività economica pubblica e privata a fini ambientali (art. 41). Certo, la giurisprudenza della Corte costituzionale aveva già consolidato nella pratica buona parte di questi principi con sentenze che di fatto hanno anticipato quello che ora è scritto nella Costituzione. Anche alcune direttive europee hanno contribuito a mettere al centro salute e ambiente. Dall’altro lato la Commissione europea, sotto la pressione di interessi pubblici e privati, ha contraddetto sé stessa, i suoi stessi coraggiosi obiettivi contenuti nel piano Fit for 55, e ha approvato una proposta di direttiva sulla tassonomia europea che vorrebbe inserire gas e nucleare tra le energie rinnovabili, che in realtà non sono...

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.:: Alfiero Grandi Pubblicato in data:  22/02/2022  17:04:59, in Politica, letto 708 volte
(www.jobsnews.it del 22/02/22)

La rielezione di Mattarella alla Presidenza della Repubblica ha impedito una crisi democratica nel nostro paese, ma la situazione non è tornata quella di prima, come se nulla fosse cambiato. Mattarella non cercava il reincarico e Draghi era il candidato più forte a sostituirlo. Non ce l’ha fatta perché è prevalsa la preoccupazione che la sua elezione potesse precipitare l’Italia verso le elezioni anticipate per la paventata impossibilità di trovare una soluzione per guidare il governo con conseguenze politiche sulla lotta alla pandemia e sull’attuazione del PNRR. Lega e Movimento 5 Stelle, per primi, hanno agito in questo modo. Alcuni che si sono spesi nell’interdizione verso l’elezione di Draghi a Presidente della Repubblica – spingendosi ad accettare la rielezione di Mattarella mentre all’inizio nemmeno volevano sentirne parlare – (forse) non avevano previsto le conseguenze che ne sarebbero derivate...

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.:: Alfiero Grandi Pubblicato in data:  28/02/2022  12:36:10, in Politica, letto 666 volte
(www.jobsnews.it del 28/02/22)

Non è vero che la guerra non ha alternative. Le alternative sono le soluzioni diplomatiche, le trattative per raggiungere accordi, le reciproche rassicurazioni per stemperare e risolvere i conflitti (anche quando sembra impossibile), l’impegno a cercare accordi per costruire una pace duratura nel tempo. Un cattivo accordo è sempre meglio della guerra migliore che, come è ben noto, è una realtà che non esiste perché porta morti, feriti, distruzioni, bambini segnati dagli orrori che trascina con sé.

La responsabilità di Putin nell’aggressione all’Ucraina è fuori discussione.

L’attacco all’Ucraina è un grave errore politico ed umano, che indebolirà anche la forza dell’azione militare, e non è certo una giustificazione che il governo ucraino abbia continuato a ribadire posizioni come entrare nella Nato che quello russo considerava inaccettabili. L’aggressione non si giustifica nemmeno con le posizioni della Nato e dei suoi membri che hanno incoraggiato l’Ucraina a non cercare le modalità per individuare le garanzie per la sicurezza della Russia. Non ci sono giustificazioni per la scelta di Putin di dare il via all’invasione dell’Ucraina e questo purtroppo aprirà un solco profondo politico, umano, culturale, che sarà molto difficile colmare. Eppure occorre provarci, non ci sono alternative, a partire dal cessate il fuoco e dall’avvio di trattative tra le parti coinvolte...

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