L’Europa deve sviluppare fonti di energieveramente rinnovabili come eolico, fotovoltaico, geotermico, idraulico. Nucleare e gas fossile non lo sono.
Questa posizione inaccettabile della Commissione Europea è un cedimento alle pressioni della lobby nuclearista, che ha nella Francia il capofila che ha bisogno di una quantità spropositata di miliardi di euro (si parla di 400) per mettere in sicurezza le vecchie centrali e per costruirne di nuove, nonché per completare i costosissimi depositi per le scorie radioattive. Questi costi scaricati sui Kw di energia elettrica porterebbe l’energia da nucleare in Francia a livelli proibitivi. I costi proibitivi del nucleare civile vengono nascosti e scaricati sulle finanze pubbliche. Per questo la Francia insiste per scaricare i costi del suo nucleare su tutta l’Europa e altri paesi sperano di fare altrettanto.
Contro questa proposta della Commissione si sta mobilitando la società civile europea. In particolare in Germania è stata presentata una petizione che chiede, in piena sintonia con la nostra petizione, di escludere il nucleare e il gas dal novero delle energie rinnovabili
Il problema del nucleare non è solo nei costi proibitivi. Ci sono problemi irrisolti nella sicurezza degli impianti. Gli incidenti nelle vecchie centrali in Francia, per fortuna non devastanti, si stanno moltiplicando. Ci sono pericoli per le persone e per l’ambiente nel funzionamento delle centrali nucleari e lo smaltimento delle scorie è problema non risolto. In Italia Sogin propone addirittura di mettere le scorie pericolose per migliaia di anni insieme a quelle a bassa radioattività, almeno in Francia costruiranno due depositi distinti come indicano le direttive internazionali.
Il nucleare cosiddetto di nuova generazione è solo propaganda, le innovazioni negli impianti non cambiano la sostanza del nucleare a fissione. Per questo la Germania ha chiuso in questi giorni 3 centrali ed entro la fine del 2022 chiuderà le restanti.
Per quanto riguarda il gas fossile, la risposta alla speculazione sui prezzi - ormai alle stelle - deve essere fatta puntando su rinnovabili, rinnovabili, rinnovabili. Invece malgrado gli impegni presi al G20 e nella Cop 26, già insufficienti, la lobby del gas fossile cerca di ottenere la proroga delle scadenze decise.
Così l’impegno a mantenere il riscaldamento entro un grado e mezzo di aumento diventerà impossibile, il resto sono chiacchiere, bla, bla.
FIRMANDO LA PETIZIONE ITALIANA (https://chng.it/m4SvpBf9s9) SI SOSTIENE ANCHE QUELLA GEMELLA TEDESCA E VICEVERSA.
IL GOVERNO ITALIANO E QUELLO TEDESCO POSSONO ANCORA BLOCCARE L’INSERIMENTO DEL NUCLEARE E DEL GAS FOSSILE TRA LE ENERGIE RINNOVABILI.
Mario Agostinelli, Alfiero Grandi, Jacopo Ricci