Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
- Pubblicato da www.arsinistra.it, l'Altro quotidiano, Dazebao, ilponterivista.com, cambiailmondo.org, torinoviva.blogspt.com La condanna di Berlusconi e il rischio concreto che debba subirne le conseguenze, anche se attenuate, sta creando una fibrillazione politica che distoglie l'attenzione dai problemi di fondo del nostro paese. Il ricatto del Pdl sulla vita del Governo Letta è una vicenda ignobile sotto il profilo istituzionale, infatti lega tra loro, fino a tentare lo scambio, Governo e Magistratura. La risposta non può che essere che le pene giudiziarie di un reo, condannato in 3° grado... Continua a leggere...
L'aumento dell'Iva sarebbe un disastro La curiosità aumenta. Il Ministro Saccomanni è categorico sul rispetto del 3% per il deficit pubblico nel 2013. Nello stesso tempo la telenovela per trovare i fondi per togliere l'Imu e per evitare l'aumento dell'IVA conferma che gli spazi per interventi ritenuti urgenti dal Governo sono minimi. Tanto è vero che per finanziare i 470 milioni di euro ... Continua a leggere...
- Pubblicato da l'Altro quotidiano,
Quanto sta accadendo in Telecom e Alitalia pone problemi molto seri. Da tempo gruppi industriali e della moda italiani sono preda di iniziative di gruppi di altri paesi. E’ il mercato, si dice. Fino a un certo punto perché in realtà non esiste una vera reciprocità, perfino nell’ambito europeo. Per di più mentre in altri paesi la crisi è l’occasione per investire e quindi per rafforzarsi sui mercati internazionali, in Italia questo non accade. Al contrario gli investimenti sono ulteriormente calati. Non risulta infatti che ci siano aziende, gruppi finanziari e banche con la volontà di fare investimenti, scommettere sul futuro ... Continua a leggere...
Introduzione al seminario del 21 ottobre 2013 a Roma sul tema: "E' possibile riunificare oggi il mondo del lavoro ?" promosso da: Ars, Crs, network per il socialismo europeo, Fondazione della FP Cgil, con la collaborazione della Fondazione Claudio Sabattini
Il peso politico e il ruolo sociale dei lavoratori subordinati sono caduti in modo impressionante, eppure il loro numero e la funzione che svolgono non è meno importante che in passato. La fine del lavoro non c’è. Le meraviglie della tecnologia moderna non vengono usate per rendere migliore la condizione di chi lavora e neppure l’ambiente in cui il lavoro si svolge, al contrario vengono usate per rendere ancora più obbligata la prestazione, per rendere il lavoro ancora più subordinato. La disarticolazione del mondo del lavoro, le divisioni dei sindacati e la loro dimensione prevalentemente nazionale a fronte di una sfida sempre più a scala globale, il distacco delle sinistre dai lavoratori subordinati, la pressione prevalente sul lavoro per recuperare competitività, le politiche legislative che hanno picconato l’idea stessa di legislazione di sostegno e i diritti faticosamente conquistati nei decenni scorsi, moltiplicando a dismisura le forme dei rapporti di lavoro e provocando una dilagante precarietà, hanno stravolto pesantemente, in poco più di un ventennio, la condizione dei lavoratori subordinati. Una concezione unitaria del mondo del lavoro è oggi largamente smarrita... Continua a leggere...
- pubblicato sul quotidiano L'Unità il 5 novembre
Nel decreto legge che si pone l’obiettivo di riportare il deficit pubblico entro il 3% c’è il condono per i concessionari dei videogiochi. Queste macchine, circa 300.000 dovevano essere collegate al sistema informatico del Ministero per controllarle e per garantire il pagamento delle tasse dovute, ma in realtà questo non è avvenuto per lunghi periodi, contrariamente a quanto previsto dalle convenzioni stipulate dai 10 concessionari. Dopo un’indagine accurata la Corte dei Conti condannò i concessionari a pagare 2 miliardi e 800 milioni di euro, concedendo un enorme sconto rispetto ai conti degli inquirenti... Continua a leggere...
- Pubblicato da Il Manifesto
La giustificazione per i condoni fiscali è sempre la stessa: occorrono risorse. Quello che era sbagliato con Berlusconi e Tremonti non diventa meno sbagliato perché lo fa un Governo a partecipazione Pd. Il Governo ha già concesso un condono ai concessionari dei videogiochi. Queste macchine, circa 300.000, dovevano essere collegate al sistema informatico del Ministero per controllarle e garantire il pagamento delle tasse. Questo non è avvenuto per lunghi periodi, contravvenendo alle convenzioni stipulate con i 10 concessionari. Dopo un’indagine la Corte dei Conti condannò i concessionari a pagare 2 miliardi e 800 milioni di euro, facendo uno sconto rilevante rispetto ai conteggi degli inquirenti. Il dato positivo è che i concessionari sono stati comunque condannati a pagare una cifra non disprezzabile. Il Governo ha ridotto la penale a carico dei concessionari al 20 %, solo 600 milioni ... Continua a leggere...
Enrico Letta ha affermato che dopo l'uscita di Forza Italia dalla maggioranza l'Italia si avvicina al modello di grande coalizione tedesco. Dunque è importante capire cosa si propone di fare la grande coalizione tedesca, che confermerà la leadership di Angela Merkel. Anche se non è ancora del tutto scontato che tutto andrà in porto, visto che la Spd sottoporrà nei prossimi giorni agli iscritti la decisione attraverso un referendum. Questo metodo di decisione è interessante. L'accordo è molto ampio e dettagliato e ricorda da vicino l'ampiezza e il dettaglio del programma del 2° Governo Prodi... Continua a leggere...
- Pubblicato da www.arsinistra.it, l'Altro quotidiano, Dazebao, cambiailmondo.org,
La fine delle intese più o meno larghe è una necessità. Prima avviene meglio è. Solo così sarà possibile iniziare a superare il ritornello “né di destra né di sinistra”, che sta diventando l’esercizio preferito in questa fase. Non a caso. Le larghe intese sono state l’equivoco di fondo di questa fase politica e il loro rimpicciolimento non ha migliorato le cose. Sono il prezzo per non avere convocato le elezioni anticipate quando il Governo Berlusconi si è dimesso nel 2011. Elezioni in quel momento, mettendo i conti in sicurezza, avrebbero consentito di fare i conti con il berlusconismo nelle elezioni, di chiudere veramente un’epoca... Continua a leggere...
- Pubblicato da www.arsinistra.it, l'Altro quotidiano, Dazebao, cambiailmondo.org,
Non ho votato per Renzi. Al contrario. Tuttavia dopo la sua affermazione nelle primarie con il 68 % occorre cercare di capire quali possano essere le conseguenze di questo risultato. E' apparso chiaro che la vittoria di Renzi avrebbe comunque rimesso in moto la situazione, costringendo tutti ad uscire da una sorta di torpore che è calato sulla situazione politica italiana dal Governo Monti in poi. I fatti dopo l'8 dicembre confermano questa prima impressione e in particolare l'ultima direzione del Pd dice che la determinazione a procedere di Renzi mette in conto strappi e forzature dentro e fuori il Pd. Gramsci ci ha insegnato la differenza tra fasi di movimento e di stagnazione, non necessariamente l'una è meglio dell'altra... Continua a leggere...
Serietà della politica: Enrico Berlinguer e i lavoratori.
Un esame completo dell’argomento richiederebbe uno studio approfondito che in questa sede non posso svolgere. Mi limiterò ad alcuni spunti che mi sembrano interessanti. Anzitutto la presenza di Berlinguer ai cancelli della Fiat nel 1980. Berlinguer sapeva bene che quella presenza avrebbe destato scalpore... Continua a leggere...
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