Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
(articolo di Alfiero Grandi su www.jobsnews 28/04/20)
(articolo di Alfiero Grandi su www.jobsnews 28/04/20)
Sembrano argomenti distinti ma in realtà hanno un rapporto molto stretto. La pandemia ha impresso una velocità impressionante ai cambiamenti. Non siamo fuori dalla pandemia. I dati tuttora dimostrano che il numero dei morti e dei contagiati è ancora impressionante. Pesa un’incertezza di fondo. Non si tratta di una pausa e dopo non si tornerà alla vita precedente. E’ incerto se verranno trovati sistemi di cura in grado di combattere efficacemente l’infezione e vaccini in grado di prevenirne la diffusione. Sperimentazioni sono in corso, tuttavia per ora sono lodevoli iniziative, che accendono speranze. Nei rivolgimenti di fondo si mettono in moto meccanismi prima inesistenti, cambiano orientamenti, comportamenti, valutazioni. Si delineano pericoli e si aprono opportunità prima impensabili.
Antonio Esposito, presidente emerito di Sezione della Cassazione, ha messo in evidenza, con rigore, un punto solo apparentemente di forma linguistica e cioè che è sbagliato definire Governatori i Presidenti delle Giunte regionali. In questo si distinguono anche troppi giornalisti che usano – per ignoranza? per piaggeria? – la definizione Governatori che nella nostra Costituzione non esiste. I Governatori sono una figura istituzionale degli Usa, stato federale, a differenza dell’Italia. Esposito ha ricordato che la Costituzione parla di Presidenti delle Giunte delle Regioni e aggiungo che la loro elezione diretta non cambia la sostanza della funzione che svolgono. Non a caso l’articolo 121 della Costituzione afferma, ad esempio, che il Presidente dirige le funzioni amministrative delegate dallo Stato alla Regione conformandosi alle istruzioni del Governo della Repubblica. Inoltre i poteri sostitutivi sono attribuiti dall’articolo 120 al Governo, quando lo richiedono l’incolumità e la sicurezza pubblica e sono vietati provvedimenti che ostacolano la libera circolazione delle persone e delle cose. Questi concetti sono il contrario di quanto abbiamo potuto ascoltare, in diverse occasioni, da alcuni Presidenti.
In troppe occasioni è risultato evidente che la pandemia è stata vista da alcune Regioni ... Continua a leggere...
(articolo di Alfiero Grandi su www.jobsnews 09/05/20)
La sentenza della Corte costituzionale tedesca ha messo in evidenza – paradossalmente – problemi politici. Il primo è che la Corte costituzionale di uno stato dell’Unione non riconosce come unica sede di giudizio per decisioni e materie europee la Corte Europea, o almeno non completamente e arriva a chiedere perentoriamente alla BCE, istituzione europea, di giustificare entro tre mesi le sue azioni di interventi di politica monetaria minacciando il divieto alle sedi tedesche, in particolare alla Bundesbank, di contribuire a queste azioni a livello europeo e intima al parlamento e al governo tedesco di pronunciarsi su tutta la materia. Forse per questo il Ministro delle Finanze ha preannunciato che il Bundestag sarà chiamato a pronunciarsi sulle misure anticrisi. Questo intervento a gamba tesa della Corte tedesca, se diventasse realtà, metterebbe in discussione un principio fondamentale degli accordi sovranazionali in Europa e cioè la non possibilità per le Corti costituzionali dei singoli paesi di invadere lo spazio europeo, essendo chiaro che se il cattivo esempio venisse dalla Germania non si capisce perchè dovrebbero rinunciare a dire la loro le altre Corti costituzionali nazionali, con la conseguenza che il processo di integrazione si avvierebbe sul viale del tramonto, apparentemente non per una scelta politica.
Il secondo è che la Corte tedesca, a differenza di quella italiana, si pronuncia su istanza di singoli e di associazioni. Da noi questo non è possibile... Continua a leggere...
(articolo di Alfiero Grandi su www.jobsnews 16/05/20)
Il Decreto Legge per il rilancio dell’economia, dopo la gravissima crisi occupazionale, sociale ed economica provocata dalla pandemia da Covid, è stato approvato dal Consiglio dei Ministri ma non è stato ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Questo vuol dire che il testo potrebbe subire ancora qualche variazione perchè è ora sottoposto alla verifica dei conti della Ragioneria Generale e l’entrata in vigore delle norme arriverà dopo la pubblicazione che arriverà solo tra qualche giorno perchè anche la Presidenza della Repubblica esaminerà il testo prima di firmarlo. Del resto la mole del provvedimento, senza dubbio ambiziosa, ha bisogno di una rilettura. Sarebbe incomprensibile, ad esempio, che non venisse confermato con chiarezza l’impegno preso da tempo di riconoscere al personale medico, infermieristico e ausiliario un contributo economico straordinario. Non una compensazione ma almeno un riconoscimento per l’impegno eccezionale. E’ il minimo dopo l’impegno allo spasimo del personale per salvare la vita alle persone, sottoponendosi a ritmi di lavoro inauditi, a pericoli e – purtroppo – a conseguenze in morti e danni alla salute dei medici e degli infermieri che sono un prezzo troppo alto.
Il testo del decreto legge che conosciamo insiste sulla prospettiva di un rilancio e sulle iniziative conseguenti.
Tuttavia molte misure sono inevitabilmente volte a sostenere settori della società che non sono in grado di assorbire i contraccolpi della crisi... Continua a leggere...
(articolo di Alfiero Grandi su www.jobsnews 23/05/20)
La pandemia è ancora tra noi, seppure con minore virulenza, ora è indispensabile concentrarsi sul superamento delle drammatiche difficoltà occupazionali ed economiche. Il governo è finalmente riuscito a pubblicare la versione finale del decreto legge che allunga i tempi degli interventi di sostegno al reddito, li allarga e li completa, punta al sostegno del sistema economico e occupazionale che più ha subito i contraccolpi della chiusura delle attività per oltre due mesi sia con prestiti che con interventi a fondo perduto. Occorre fare presto, i provvedimenti attuativi sono tanti. L’odore dei quattrini messi a disposizione dai vari provvedimenti e la prospettiva di ulteriori interventi per sostenere ulteriori interventi green ed innovativi con il sostegno dell’Europa ha attratto chi è da sempre attento agli interventi pubblici con l’obiettivo di trovare buone occasioni per guadagnarci. Un conto è chi è in ginocchio e ha bisogno di sostegno, altro è chi cerca di rafforzare la sua situazione senza averne bisogno in senso stretto. È partita FCA Italy chiedendo un prestito garantito dallo Stato di 6.3 miliardi di euro e subito dietro si sono già accodati altri soggetti finanziari e industriali con l’obiettivo di conquistare parte dei fondi stanziati con il decreto legge rilancio Italia, titolo un poco enfatico ma per alcuni particolarmente promettente... Continua a leggere...
(articolo di Alfiero Grandi su sinistrasindacale.it n.11 del 2020)
Il referendum costituzionale sul taglio del parlamento, previsto per il 29 marzo, è stato rinviato - causa pandemia - a un periodo tra settembre e novembre. Il governo, su pressione del Movimento 5 Stelle, vuole organizzare le elezioni regionali e comunali con il referendum costituzionale in un’unica giornata (election day).
La forzatura sulla data unica alla Camera, in occasione della conversione di un decreto legge, ha subito una battuta d’arresto perché le Regioni interessate hanno chiesto di votare il 6 settembre. Tanto più che i loro statuti prevedono che siano le stesse Regioni a decidere la data del voto. Il governo ha sottovalutato la loro autonomia decisionale e può solo conquistarne il consenso, altrimenti l’election day è difficile da realizzare, vista la defezione delle Regioni interessate... Continua a leggere...
(articolo di Alfiero Grandi su www.jobsnews 20/06/20)
Gli stati generali – al di là del nome altisonante – possono essere utili a condizione che governo e maggioranza siano in grado di tradurre il lavoro in progetti precisi di governo. La sede di confronto c’è, le opinioni espresse fanno comprendere pregi e limiti delle diverse posizioni, le differenze sono evidenti. Colpisce la ruvidità eccessiva del neo presidente di Confindustria, che usa toni ultimativi alla Brenno, il cui unico obiettivo è ottenere per le imprese tutto: soldi senza condizioni, il riconoscimento di un ruolo di lobby senza precedenti puntando a condizionare il governo e di metterlo sotto tutela, con richieste e proposte del tutto al di sotto del ruolo che le imprese dovrebbero svolgere. Ad esempio la nuova direzione di Confindustria non affronta il problema di come garantire la salute di fronte ad una pandemia non risolta, l’unica vera aspirazione sembra fare in modo che le imprese abbiano un salvacondotto sulle misure anticovid. Un po’ poco, per questo Conte ha invitato a volare più alto, con quanta fortuna si vedrà.
L’opposizione politica purtroppo continua ad essere egemonizzata da Salvini che ha l’unico obiettivo della caduta del governo... Continua a leggere...
(articolo di Alfiero Grandi su Left 21/06/20)
La tornata elettorale unica per il voto – regionali, comunali e referendum costituzionale – nei giorni 20-21 settembre, non ha reali motivazioni se non l’interesse del M5s a trarre un vantaggio per far passare il taglio dei parlamentari, vulnus per la rappresentanza
Nelle ultime settimane abbiamo assistito ad una sceneggiata poco edificante. Pur di costringere a votare nello stesso giorno per le elezioni regionali, per quelle dei Comuni e per il referendum costituzionale sul taglio del parlamento se ne sono viste di tutti i colori. Le regioni sono in rivolta contro questa costrizione che nega la loro autonomia decisionale prevista dagli Statuti, Fratelli d'Italia ha organizzato l'ostruzionismo alla Camera sul decreto che fissa la data delle elezioni, la coalizione che sostiene il governo Conte 2 è stata spinta dal M5Stelle a insistere sulla giornata unica per il voto, individuata nel 20/21 settembre. Tutto si può cambiare tranne questo aspetto... Continua a leggere...
(articolo di Alfiero Grandi su www.jobsnews 04/07/20)
Il governo sotto la pressione del M5Stelle ha costretto la maggioranza parlamentare ad approvare l’imposizione di votare in un’unica giornata per le regioni, per i comuni, per le suppletive dei parlamentari e per il referendum costituzionale. Questo è l’election day, quasi certamente il 20 e 21 settembre. Anzitutto è un grave errore che riduce l’autonomia delle regioni su un punto che non meritava questo intervento, mentre è indispensabile una clausola sul prevalere dell’interesse nazionale sulle iniziative delle regioni in casi come la recente pandemia. Ma la questione di fondo è la forzatura sul voto referendario per il taglio del parlamento che viene mescolato, quasi nascosto, in una giornata elettorale che mischia argomenti diversi e di fatto non consentirà agli elettori di comprendere il vero oggetto del voto su una materia decisiva come la Costituzione.
La scelta del M5Stelle è difficile da capire. Il Movimento è nato con una vocazione a favore dei referendum, cioè della democrazia diretta nei casi previsti, che per loro natura obbligano a informare gli elettori per consentire di scegliere sulle materie oggetto di voto. Tanto più è necessario decidere informati se si tratta di materia costituzionale, cioè di interventi sulla legge fondamentale della nostra Repubblica che è l’architrave di tutto il nostro sistema legislativo, che deve rispondere infatti della sua coerenza con la Costituzione... Continua a leggere...
(articolo di Alfiero Grandi su www.jobsnews 11/07/20)
Il 17/18 luglio ci sarà un vertice europeo con molte attese, ma non è affatto certo che si raggiungerà l’intesa sul Recovery Fund e sugli altri provvedimenti. La trattativa continua e le resistenze sono forti. Presi da una discussione concentrata nell’ambito nazionale sull’utilizzo o il non utilizzo dei fondi del Mes, facendoli diventare l’alfa e l’omega di tutto, si è finito per perdere di vista il problema di fondo e cioè il futuro dell’Europa e in questo quadro quello dell’Italia. Ad esempio perdendo di vista il ruolo che può svolgere il semestre europeo a Presidenza tedesca e perfino le domande da porre al governo tedesco. Oppure affrontando con impaccio non pochi ritardi e confusione un altro argomento di fondo e cioè cosa deve fare l’Italia. Perché è evidente che l’Italia deve fare scelte importanti, deve cambiare e in particolare diminuire drasticamente le disuguaglianze interne.
La Presidenza di turno tedesca è iniziata il primo luglio. La cancelliera Merkel si è presentata al parlamento... Continua a leggere...
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