Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
- Pubblicato sul quotidiano Terra il 15/10/10
La follia atomica che il Belpaese non vuole Il Canada ha rinunciato a costruire 2 nuovi reattori Epr che sarebbero costati 16 miliardi di euro. Impianti messi in discussione da 3 Agenzie per la sicurezza. Mentre il nostro governo non esita a escogitare “furbate” per ingannarci
Veronesi, a cui è stato chiesto di presiedere l’Agenzia nazionale, cosa pensa dello studio che denuncia il raddoppio delle leucemie nei bambini che abitano nei pressi degli impianti? Nelle recenti elezioni regionali non un candidato della destra si è pronunciato a favore delle centrali nucleari nel territorio della Regione in cui era candidato
Un costoso studio presentato in pompa magna da Enel a Cernobbio preme sul Governo per accelerare la costruzione delle centrali nucleari. A queste pressioni il governo si mostra sensibile attraverso le dichiarazioni del sottosegretario Saglia, che segue la reintroduzione del nucleare in Italia. Lo studio purtroppo prosegue l’abitudine di fornire conti fasulli sulla costruzione delle centrali, con l’obiettivo di tenere i costi artificialmente bassi per tentare di dimostrarne la convenienza e la diminuzione delle tariffe elettriche. Premesso che una ricerca Usa ritiene che i costi del solare siano ormai paragonabili a quelli del nucleare e che le notizie che compaiono sul web danno conto di continui aumenti dell’elettricità in Francia, malgrado sia il paese più nucleare del mondo... Continua a leggere...
- Pubblicato da l'Altro quotidiano il 17/10/10
- Pubblicato da Paneacqua il 17/10/10
La latente crisi politica del Governo ha fatto tirare a molti un sospiro di sollievo perché pensavano - purtroppo a torto - che l’avventura nucleare italiana voluta dal Governo Berlusconi fosse ormai in panne. Questi ottimisti hanno sottovalutato la potenza dell’enorme mole di affari legata agli appalti per la costruzione delle nuove centrali nucleari in Italia. Una “torta” di proporzioni paragonabili solo all’altra follia del ponte di Messina. Paradossalmente, più le centrali costano più a questa lobby affaristica conviene perché gli appalti sarebbero ancora più lucrosi. Non a caso i costi per la costruzione delle centrali nucleari vengono calcolati più bassi della realtà. Questo è fumo negli occhi per l’opinione pubblica, a cui viene raccontata la favola dell’abbassamento dei costi dell’energia elettrica che queste centrali garantirebbero... Continua a leggere...
Ho ricevuto queste foto che mettono a confronto quelle normali e quelle a raggi infrarossi sul trasporto in treno di scorie nucleari dalla Francia alla Germania, il confronto è impressionante. Il prof Veronesi dovrebbe cominciare con il visionare queste immagini e informarsi su quello che lui definisce essere un sistema nucleare sicuro.... Continua a leggere...
Comunicato Comitato SI alle eenrgie rinnovabili No al nucleare (Alfiero Grandi Presidente)
Sorprende e dispiace che il prof Umberto Veonesi abbia accettato la nomina a Presidente dell'Agenzia per la sicurezza nucleare. E' un Governo in crisi evidente, in cerca di coperure al riotrno dell'Italia ad un folle progetto nucleare civile, costoso, pericoloso per le persone e per l'ambiente. Dispiace ancora di più che il prof Veronesi venga nominato proprio nei giorni che con iniziative in 100 piazze d'Italia verranno ricordati i 3 referendum del 1987 che avevano decretato la chiusura dell'avventura nucleare in Italia. Il prof Veronesi ha tanti meriti in altri campi ma questo non lo metterà al riparo da domande certamente imbarazzanti come sapere cosa pensa l'Agenzia per la sicurezza dello studio tedesco che ha dimostrato che i bambini che vivono vicino alle centrali nucleari hanno fino a 3,2 volte la leucemia rispetto agli altri bambini. Chiederemo al prof Veronesi cosa pensa non solo del rischio incidenti ma anche delle precauzioni che hanno chiesto 3 Agenzie (Francia, Inghilterra, Finlandia) sui programmi infomatici di sicurezza del tutto inaffidabili degli EPR. Dispiace dover affrontare con lui questo confronto ma purtroppo il nucleare non è solo costoso ma non è affatto sicuro e quindi con tutto il rispetto le domande le rivolgeremo al Presidente Veronesi che deve sapere che non avrà sconti di alcun tipo. 5/11/2010
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comunicato stampa
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Centomila firme raccolte, oltre 80.000 autenticate e certificate, sono state depositate oggi alla Camera dei Deputati.
Per l’efficienza energetica, per le fonti rinnovabili e la salvaguardia del clima, per il No al nucleare. E’ nata così una legge di iniziativa popolare che il Parlamento dovrà mettere all’ordine del giorno dei suoi lavori.
Questo è lo straordinario risultato di una campagna promossa dalle associazioni ambientaliste nazionali come Legambiente, WWF, Greenpeace, Forum Ambientalista e altre, insieme a tanti comitati locali. All’iniziativa hanno contribuito in modo significativo la CGIL, la FIOM, la Fp-CGIL,lo Spi-CGIL, l’Arci, insieme a un importante arco di forze politiche, i Verdi, la Federazione della Sinistra, Alternativa, Sinistra Ecologia Libertà, Ecodem, Italia dei Valori, Giovani del PD e altri.
Su queste basi il Comitato Promotore convoca per il 22 gennaio un’assemblea nazionale – alla quale prenderanno parte i rappresentanti di tutti coloro che hanno contribuito alla raccolta delle firme. Obiettivo: premere con una vasta gamma di iniziative perché la proposta sia portata immediatamente all’esame parlamentare, ascoltando la richiesta dei cittadini..
Occorre urgentemente un piano energetico nazionale. Occorre investire nel risparmio energetico e nell’uso delle rinnovabili. Il nucleare non serve, è più costoso, è pericoloso per la salute e per l’ambiente, compromette il futuro, impedisce il decollo di un impegno industriale verso le rinnovabili e l’efficienza energetica. La lobby affaristica del nucleare vuole mettere il paese di fronte a fatti compiuti, mentre pende il ricorso al referendum abrogativo della legge 99/2009. Si chiede al Governo di sospendere ogni iniziativa sul nucleare in attesa del voto degli italiani.
Roma 21 Dicembre 2010
- Pubblicato da Il Manifesto il 13/01/11
La Corte Costituzionale ha ammesso 4 referendum tra cui il nucleare. Quindi in primavera si voterà per Comuni importanti e per i referendum abrogativi ... Continua a leggere...
- Pubblicato da L'Unità il 14/01/11
Nella prossima primavera se non ci saranno le politiche si voterà per 4 referendum abrogativi. Le poste in gioco saranno acqua bene pubblico e NO alla reintroduzione del nucleare in Italia. I referendum per l’acqua bene pubblico promossi da un Comitato ampio e rappresentativo hanno il sostegno di un milione e quattrocentomila firme. Un ottimo viatico ma ora occorre arrivare a oltre 24 milioni di elettori, dopo 20 anni di referendum senza quorum ... Continua a leggere...
- Pubblicato da Articolo 1 Cgil 10/02/11
Su iniziativa delle maggiori associazioni ambientaliste è iniziata la costituzione del Comitato nazionale per il Si al referendum sul nucleare. La discussione sull’opportunità del referendum è ormai alle spalle. Il referendum per abrogare la legge 99/2009 che vuole reintrodurre il nucleare in Italia ci sarà. Infatti è stato ammesso dalla Corte e quindi entro il 15 giugno, a meno di elezioni anticipate, le italiane e gli italiani dovranno pronunciarsi sul quesito referendario... Continua a leggere...
Comitato nazionale VOTA SI’ PER FERMARE IL NUCLEARE Invito a costituire Comitati regionali e locali VOTA SI’ per fermare il nucleare Mobilitazione territoriale per vincere il Referendum Invito a partecipare all’Incontro pubblico di presentazione della campagna referendaria – Roma, 12 marzo
E' stato costituito ed è operativo il Comitato nazionale Vota Sì per fermare il nucleare. Il Comitato è costituito da un vasto schieramento unitario di organizzazioni sociali, di diverso orientamento politico e culturale, oltre da che singoli cittadini che operano nei settori culturale, sociale ed economico. Tutti favorevoli al referendum come strumento di democrazia e preoccupati che la scelta del ritorno al nucleare blocchi il processo di innovazione in campo energetico già in atto... Continua a leggere...
- Pubblicato da l'Altro quotidiano e da Paneacqua il 25/03/11
In piazza, perché sull'acqua e il nucleare siamo noi a decidere La scelta di promuovere i referendum per chiudere l'avventura nucleare in Italia e per garantire che l'acqua resti un bene pubblico entra nel vivo. A questo punto l'obiettivo è realizzare il quorum per garantire l'efficacia del referendum e ottenere la maggioranza dei SI per abrogare le leggi sottoposte a referendum La manifestazione di sabato 26 marzo apre di fatto la campagna elettorale per i referendum su nucleare e acqua. La scelta di promuovere i referendum per chiudere l'avventura nucleare in Italia e per garantire che l'acqua resti un bene pubblico entra nel vivo. A questo punto l'obiettivo è realizzare il quorum per garantire l'efficacia del referendum e ottenere la maggioranza dei SI per abrogare le leggi sottoposte a referendum. E' un impegno di grande rilievo. I referendum non realizzano il quorum da quasi 20 anni, la partecipazione al voto è in caduta libera. Riportare elettrici ed elettori a votare è anzitutto un ricostituente per la partecipazione democratica. Argomenti come il no al nucleare e l'acqua bene pubblico possono essere in grado di convincere elettrici ed elettori che questa volta vale la pena andare a votare e decidere il futuro del nostro paese su scelte di grande rilievo come queste... Continua a leggere...
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