Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
(www.jobsnews.it del 26/04/22)
È evidente il tentativo, in parte riuscito, di creare una sorta di pensiero unico: o con Putin o contro. Una semplificazione binaria che prelude alla coppia amico/nemico. In realtà la situazione ha una complessità non riducibile a questa coppia di opposti, sia nelle ragioni che hanno portato alla guerra che nell’individuare le soluzioni possibili. Con slittamenti successivi nella guerra in Ucraina siamo arrivati ad una situazione pericolosa, che rischia in ogni momento di prendere la mano ai vari protagonisti e di sfociare in un nuovo spaventoso conflitto mondiale e di mantenere in particolare la popolazione ucraina, che sta subendo le conseguenze tremende dell’aggressione russa, ancora nella condizione di vittima delle distruzioni e dei massacri... Continua a leggere...
Introduzione di Alfiero Grandi
“Una nuova legge elettorale per evitare instabilità politica e garantire rappresentanza”
1) Si leggono dichiarazioni salottiere e furbesche che asseriscono essere inutile insistere sull’approvazione di una nuova legge elettorale. Non è così. C’è un problema di analisi, di confronto di proposte che viene evitato proprio per evitare di entrare nel merito, perché così emergerebbero i rischi di instabilità per la nostra democrazia. Quindi occorre approvare una nuova legge prima delle prossime elezioni è indispensabile.
2) Si afferma che elettori ed elettrici non sarebbero interessati, in realtà questo è vero solo in quanto non vengono presentati i problemi nella loro importanza e gravità. La legge elettorale non è da sola in grado di risolvere la crisi di credibilità del parlamento e dei parlamentari ma è fondamentale per invertire la tendenza e ridare al parlamento il ruolo previsto nel nostro sistema istituzionale.
3) Sabino Cassese ha scritto in un articolo sul Corriere che è in corso una “modificazione dell’assetto politico-costituzionale che si è prodotto negli ultimi anni, sviluppatosi già prima del 2018” e prosegue “il governo è diventato il legislatore principale”, funzione che il parlamento cede al governo. Lo abbiamo detto anche noi ma ci fa piacere condividere Cassese.
4) Stiamo parlando della funzione principale del parlamento, architrave dell’assetto costituzionale, che deve rappresentare le posizioni politiche, culturali, territoriali e interpretarle attraverso l’approvazione delle leggi e portarle a sintesi. Le leggi sono state di iniziativa parlamentare negli ultimi 4 anni solo per il 20 %. L’unica legge importante è quella sulla parità salariale tra i sessi. I decreti legge sono ormai il 50% delle leggi approvate e per di più sulla metà dei decreti legge è stata posta la fiducia per costringere il parlamento alla loro approvazione. Maxiemendamenti, voti di fiducia a raffica, deleghe a valanga fanno il resto per rendere il parlamento subalterno al governo.
5) La questione è centrale per la vita delle persone perché una legislazione decisa in modo verticistico e tecnocratico, senza la possibilità di correzioni significative da parte del parlamento, decide della vita delle persone che non hanno la possibilità di farsi rappresentare dalle elette e dagli eletti. “La fabbrica delle leggi - scrive Cassese – spostata a palazzo Chigi è nelle mani di magistrati e funzionari” che degrada e impoverisce le leggi, con una previsione assurda di regolamenti e attuazioni varie. D’accordo... Continua a leggere...
(www.jobsnews.it del 06/05/22)
Perché è indispensabile insistere ora sulla legge elettorale? La democrazia nel nostro paese non gode di buona salute, la partecipazione politica, anche per il solo aspetto elettorale, è in calo. Le persone non vedono come riuscire a cambiare una situazione che non li soddisfa, anche per motivi molto diversi. Pandemia e guerra inoltre sono incombenti e hanno sconvolto precedenti certezze. Le persone si allontanano, anche dal voto. Un appiattimento delle diverse posizioni politiche fino a scimmiottare gli stessi argomenti, accelerato da una maggioranza monstre a sostegno del governo Draghi, non aiuta certo le elettrici e gli elettori ad avere voglia di partecipare. Per questo milioni di persone preferiscono trovare (per fortuna) altre forme di partecipazione, che comunicano sempre meno con il funzionamento della democrazia politica, ne costruiscono un lembo distaccato, spesso in polemica con chi ha un ruolo di gestione delle istituzioni... Continua a leggere...
(Il Fatto Quotidiano il 13/5/22)
E’ incredibile che il parlamento abbia discusso della proposta di legge di Fratelli d’Italia di fare eleggere direttamente dai cittadini il Presidente della Repubblica nella disattenzione generale, mentre meritava ben altra attenzione. Bene che sia stata bocciata. Male che non ci sia stata informazione dei cittadini.
Si tratta infatti della modifica più radicale della nostra Costituzione. Costituzione che meriterebbe maggiore riguardo anche da parte di chi la rispetta e difende, che dovrebbe fare capire alle elettrici e agli elettori la portata della decisione che il parlamento doveva prendere.
E’ vero che la proposta di FdI era mal costruita e non traeva conseguenze coerenti di una modifica tanto radicale, quasi temesse di esagerare, che si prestava ad una frettolosa bocciatura. Ma non pochi di quelli che l’hanno bocciata o mal sostenuta hanno pensato che in questo momento e in questo modo non si poteva affrontare un tema di questa portata e quindi hanno preferito rinviare l’iniziativa alla prossima legislatura. Una vera e propria prenotazione, in questo caso non solo di FdI... Continua a leggere...
(www.jobsnews.it del 30/05/22)
Siamo al terzo gradino dell’invio delle armi in Ucraina. L’escalation continua e il contributo degli Usa e della Nato è diretto ad armare l’Ucraina, in altre parole è una scelta per continuare la guerra, scatenata dall’invasione russa, in nome della presunta possibilità dell’Ucraina di sconfiggere la Russia. Non è una guerra di attrito, definizione che ne sminuisce lutti e distruzioni, ma una guerra vera, con vittime e distruzioni crescenti. È una infezione pericolosa che può mettere in ginocchio i combattenti diretti e scatenare una guerra allargata devastante. L’invasione russa dell’Ucraina ordinata da Putin va avanti incontrando grandi difficoltà, con un ridimensionamento territoriale degli obiettivi. L’Ucraina ha contrastato l’invasione dimostrando quanto fossero infondati i calcoli iniziali di Putin, ma stanno emergendo difficoltà, al suo interno e si aprono interrogativi sul suo futuro, sui prezzi che sta pagando... Continua a leggere...
(ilmanifesto.it.it del 8/6/22)
Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, ha denunciato con forza le ragioni di un grave malessere sociale del mondo del lavoro, destinato a crescere nei prossimi mesi. L’occupazione cresce poco ed è precaria. I salari italiani sono surgelati. L’Ocse fotografa un -2,9 % in 30 anni, ultimi in Europa e unici ad averli in diminuzione. L’inflazione è in crescita (6,9 %), riduce drammaticamente il potere d’acquisto dei redditi da lavoro e da pensione. Quasi 6 milioni di poveri. Lavorare non garantisce più di non essere poveri. UNA DENUNCIA FORTE. Una situazione insopportabile. I sindacati provano a reagire, come con lo sciopero generale proclamato da Cgil e Uil nel dicembre scorso. Cresce un disagio sociale profondo, potenzialmente esplosivo. Non tenerne conto può portare ad una crisi democratica, a una verticale caduta della capacità di risolvere i conflitti, ad una sfiducia dilagante. La continuazione e la ferocia della guerra in Ucraina, il forte riarmo che ha innescato nel mondo, il rischio dell’estensione del conflitto contribuiscono a creare angoscia sul futuro, in particolare del mondo del lavoro... Continua a leggere...
articolo di Mario Agostinelli, Alfiero Grandi, Massimo Scalia (ilmanifesto.it.it 17/6/22)
Finalmente Cingolani in una intervista ha parlato chiaro e così scopriamo che tutti i suoi detti e non detti del passato sono riconducibili ad un Ministro che sta alle politiche per l’ambiente come la volpe nel pollaio.
Ora è chiaro perché da quando è in carica ha parlato molto, spesso a sproposito e in modo ondivago, ma ha combinato ben poco, basta pensare che le semplificazioni proposte dopo ben due decreti legge hanno lasciato la situazione praticamente immutata.
Qualche esempio.
Non risulta che il Governo, in mora da un anno, abbia finalmente inviato a Bruxelles quella sorta di piano regolatore del mare che dovrebbe consentire alle aziende che vogliono investire nell’eolico off-shore di farlo (a 20/30 chilometri dalla costa) tenendo conto che le autorizzazioni in questo caso dipendono tutte dal Governo, quindi, non si possono scaricare colpe su Comuni e Regioni... Continua a leggere...
(www.jobsnews.it del 24/07/22)
Il primo grave errore commesso in questa crisi è che i partiti, in particolare quelli che avrebbero avuto interesse a farlo, non hanno capito pienamente l’importanza dell’approvazione in tempo utile di una nuova legge elettorale. Ora è troppo tardi. Hanno rinviato, perso tempo. Eppure, più volte negli anni scorsi si è rischiato di chiudere la legislatura anticipatamente, ma questo preavviso non è stato sufficiente. Ne è prova che ancora pochi mesi fa si è dedicata tutta l’attenzione alla modifica delle circoscrizioni del Senato che, per quanto importanti, non potrebbero risolvere il nodo di fondo e cioè avviare la ricostruzione di un rapporto di fiducia tra cittadini-elettori ed eletti. Eppure, l’allarme astensione ha ormai raggiunto livelli di guardia, segnalando una frattura tra corpo elettorale e rappresentanza parlamentare, la cui offerta e credibilità politica è in evidente caduta. Questo è un problema centrale del funzionamento della democrazia. Per di più dalla soluzione di questo problema dipendono le politiche che verranno adottate... Continua a leggere...
(www.strisciarossa.it 25/7/22)
La questione in gioco è la democrazia in Italia. La sua qualità. Ascoltando esponenti politici e commentatori sembra si sia svolta una lite incomprensibile tra Conte e Draghi, che ha portato alla fine del Governo. In realtà il Governo non è stato sfiduciato in parlamento, semmai è il Presidente del Consiglio ad avere drammatizzato, sottovalutando l’agguato di Forza Italia e Lega, minacciando di andarsene senza un riedizione esplicita del patto di sudditanza del parlamento verso il Governo, che non c’è stata.
Il Governo Draghi ha segnato una svolta nelle regole istituzionali della nostra democrazia.
Avevamo già conosciuto modalità di approvazione dei provvedimenti di legge che hanno gradualmente ribaltato i ruoli tra Governo e parlamento, con quest’ultimo costretto ad approvare decreti e leggi senza una reale possibilità di decidere veramente sulle scelte politiche, come recita la Costituzione. Voti di fiducia a raffica e decreti legge in numero crescente, maxi-emendamenti del Governo sottoposti al voto di fiducia, uso spregiudicato dei regolamenti parlamentari sono i principali strumenti adottati negli anni scorsi per imporre le scelte dei governi che si sono succeduti. Riducendo il ruolo del parlamento ad un prendere o lasciare, rivolta o acquiescenza... Continua a leggere...
(www.editorialedomani.it del 26/07/22)
- I partiti dovrebbero affrontare una discussione sui rimedi alla crisi della nostra democrazia, segnalata da un segnale inequivoco come l’allontanamento dei cittadini dal voto, che non è affatto normale come si vorrebbe far credere.
- La legge elettorale forma il parlamento, il cui ruolo è decisivo nel bene e nel male. Sia quando funziona, sia quando come nell’ultima legislatura ha segnato il punto più basso di credibilità.
- Il vero problema è se c’è o meno consapevolezza della gravità del momento e se c’è bisognerebbe trarne la conseguenza che il problema di fondo è bloccare la destra in nome della Costituzione...
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