Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
La costituzione il 29 ottobre del Comitato che sosterra' il No nel referendum confermativo sulle modifiche della Costituzione, che sono state fortemente volute dal governo Renzi e purtroppo approvate dal Senato, e' una scelta politica netta. Il Senato ha approvato queste modifiche senza ascoltare gli appelli a non manomettere la Costituzione nata dalla Resistenza provenienti da costituzionalisti, giuristi e in generale persone che semplicemente pensano che i principi fondamentali su cui si regge la democrazia in Italia dovrebbero essere affrontati con la prudenza e il rispetto che meritano. C’è chi l’ha definita addirittura la Costituzione più bella del mondo, salvo che poi si è accontentato dell’approvazione di qualche emendamento di poca sostanza per dare anche il suo consenso a quella che è stata definita giustamente la “deforma” della Costituzione... Continua a leggere...
www.partitolavoro.it anno 5 n. 35 9 ottobre 2015
LA VIA REFERENDARIA È INEVITABILE, NON TENTARLA VORREBBE DIRE CONSEGNARE A RENZI LA VITTORIA SENZA COMBATTERE
ATTACCO ALLA COSTITUZIONE: costruiamo il fronte del ‘no’
Non si tratta di difendere la situazione attuale ad ogni costo, in particolare il ruolo attuale del Senato, bensì di sostituire ad un sistema di garanzie altre garanzie: altrimenti ci troveremmo di fronte ad una mera sottrazione
La maggioranza dei senatori sembra determinata ad approvare le modifiche della Costituzione incurante dei danni che questa manomissione degli equilibri istituzionali del nostro paese, insieme alla nuova legge elettorale, provocherà nel già malandato funzionamento della nostra democrazia... Continua a leggere...
Mario Draghi ha rilanciato un confronto di straordinaria attualita'. Finora un capo della Bce mai aveva posto l'esigenza di avere un Ministro dell'economia dell'area Euro. Questa proposta fa parte di un pacchetto in discussione per iniziativa dei cosiddetti 5 presidenti. Ora Draghi ha riproposto con forza il problema. Si può rifiutare questo terreno di confronto ma sarebbe un errore perché, nel bene o nel male, queste proposte riaprono la discussione sia sugli assetti istituzionali dell’Unione europea e inevitabilmente sui trattati che hanno via via costruito il viluppo che sorregge le politiche di austerità.
Queste proposte, consapevoli della gravità della crisi europea... Continua a leggere...
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