Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Dichiarazione di Alfiero Grandi, Presidente Comitato Si alle energie rinnovabili No al nucleare Incidente nucleare in Francia, grande preoccupazione. L'esplosione nella centrale nucleare francese conferma che le elettrici e gli elettori italiani hanno fatto benissimo il 12/13 giugno scorso a decidere con il referendum l'uscita dell'Italia dal nucleare ma segnala anche che l'uscita dal nucleare deve essere affrontata anche a livello europeo. La Germania ha deciso di uscire entro il 2022 mentre in Francia la questione è affidata alla prossima campagna elettorale presidenziale ed è importante che per la prima volta i socialisti francesi parlino apertamente di uscita graduale dal nucleare. Ora il Governo ha il dovere di chiedere alla Francia tutte le informazioni sull'incidente e le deve fornire in tempo reale all'opinione pubblica. Tuttavia il Governo italiano dovrebbe farsi interprete della volontà politica espressa senza ombra di dubbio dall'elettorato italiano e porre la questione del superamento del nucleare a livello europeo perchè la vicinanza di centrali elettronucleari al nostro paese rende incompleta la nostra sicurezza e l'incidente in Francia lo conferma. Al contrario ci sono Ministri che fanno dichiarazioni irresponsabili e si contrappongono al risultato del referendum. Ricordo che il Governo giapponese ha stimato che l'esplosione a Fukushima ha generato finora la fuoruscita di cesio radioattivo 137 ben 168 volte più della bomba di Hiroshima e gli effetti della radioattività come è noto non conoscono confini di stato
- Pubblicato da l'Altro quotidiano e da Paneacqua il 27/08/11
Il 6 settembre la Cgil ha deciso lo sciopero generale. Ha fatto benissimo. Così si è messa alla testa dei lavoratori, dei pensionati e di quanti non sono d’accordo con la manovra decisa dal Governo per tentare di contrastare la crisi finanziaria, obbedendo alle intimazioni della Bce. Dove sarebbe l’errore?... Continua a leggere...
- Pubblicato da l'Altro quotidiano e da Paneacqua il 28/08/11
Il Governo ha varato la quarta versione della manovra, il risultato non è migliorato, anzi. Riassumendo. Fino a poche settimane fa il Governo negava l’esistenza di difficoltà nel far quadrare i conti pubblici, anzi il leit motiv dei discorsi della maggioranza era che l’Italia stava meglio degli altri paesi europei e non correva alcun pericolo di tipo greco. Ora, dopo la terza e ancora più dura manovra finanziaria in pochi mesi, per 2/3 di nuove entrate fiscali, il Governo sembra soddisfatto del solo fatto che la differenza tra i titoli pubblici italiani e quelli tedeschi sia più o meno di 350 punti, livello che fino a poco tempo fa era considerato una soglia impensabile e che invece comporta un aumento degli interessi da pagare sul debito del nostro paese di svariati miliardi di euro... Continua a leggere...
- Pubblicato da l'Altro quotidiano e da Paneacqua il 03/09/11
Il Governo ha compiuto l’ennesima giravolta. Sono arrivati gli emendamenti che hanno cambiato per la terza volta la manovra e nei prossimi giorni c’è da aspettarsi qualche novità. In breve la situazione può essere riassunta così. 1)Il Governo ha approvato un decreto legge pieno di scelte sbagliate, ma di queste ha corretto solo quelle riguardanti il contributo straordinario per i redditi sopra i 90.000 e i 150.000 euro. Per i dipendenti e i pensionati pubblici invece il contributo straordinario è rimasto. Evidentemente per Berlusconi le tasche dei redditi medio alti privati sono interdette, mentre quelle dei pubblici no... Continua a leggere...
- Pubblicato da l'Altro quotidiano il 27/09/11
La decisione europea di introdurre una tassazione sulle transazioni finanziarie ,che sarà formalizzata domani dalla commissione davanti al parlamento europeo, è una decisione epocale. E’ la prima volta che un livello sovranazionale come l’Unione europea decide di adottare un provvedimento di questa natura. Prima ancora di essere una tassazione è in realtà un provvedimento di controllo dei movimenti finanziari, perché così le transazioni finanziarie uscirano dall’ombra, e di scoraggiamento delle speculazioni, perché pur essendo una tassazione di lieve entità si cumula rapidamente per chi sposta i capitali in cerca di facili guadagni. Naturalmente anche le entrate per le casse degli Stati sono importanti. Dopo questa decsione europea dovrebbe essere posto il problema di un sistema di tassazione di questo tipo a livello mondiale, in particolare coinvolgendo Usa e Cina. Comunque domani sarà un giorno importante perché questo è il primo vero provvedimento strutturale dopo la crisi del turbo capitalismo finanziario iniziata alla fine del 2007 e di cui stiamo ancora pagando pesantemente le conseguenze. Il Governo italiano si è distinto per la sua inutilità anche su questo provvedimento, visto che il Ministro Tremonti ha dedicato le prime dieci pagine della sua relazione alla legge finanziaria del 2004 proprio per escludere tassativamente questo provvedimento che ora per fortuna (anche per la nostra) è adottato dall’Europa. Il 2° Governo Prodi aveva questo punto nel programma ma purtroppo non ha avuto il tempo di completarne l’approvazione. Ora l’Europa ha deciso e questo è molto importante. W l’Europa
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