Non abbandono l'orizzonte
Intervista pubblicata da L'Unità
ROMA «Lavorerò per unificare le componenti della sinistra Ds». È questo il progetto di Alfiero Grandi, Sottosegretario all’Economia, sinistra Ds (area Salvi), in vista del prossimo congresso dei Ds. Con l’obiettivo, che punta a realizzare entro novembre, di arrivare a una proposta alternativa al partito democratico: un partito di sinistra e socialista. Ci può spiegare qual è la proposta politica alla quale pensa? L’idea del partito democratico non mi convince. Continuo a credere che la scelta che i Ds dovrebbero fare sia rilanciare un partito di sinistra e socialista, parte del socialismo europeo. E sia poi ovviamente alleato da una parte con la Margherita e con le forze di centro della coalizione e dall’altra con le forze di sinistra. Mussi ha speso la sua relazione al convegno di Pesaro per lanciare l’idea di un soggetto politico come questo. Come e quando dovrebbe realizzarsi questo progetto?
Dobbiamo cominciare a lavorarci da subito. Il primo importante compito delle sinistre Ds è superare rapidamente le divisioni, che potevano avere un fondamento all’epoca dello scorso congresso, ma ora non ce l’hanno più, e unificarsi. Spero si riesca a fare entro novembre. Dobbiamo affrontare il percorso delineato da Mussi, che è un punto di riferimento per tutti: definire i caratteri della sinistra socialista. Per fare un’operazione come questa è necessario aprire una grossa discussione, lanciare un manifesto. Crede che un progetto come questo potrebbe allargarsi anche oltre l’orizzonte della sinistra Ds?
Le sinistre Ds che si riunificano, penso all’area Mussi e all’area Salvi, ma anche a quella ambientalista, possono coinvolgere altre energie, dubbi e dissensi, nei confronti del partito democratico. Così al congresso ci potrebbe essere un confronto tra due prospettive diverse: il partito democratico e il rilancio di un’idea socialista. Insomma, non c’è più spazio per differenziarsi: è il momento di definire i caratteri di riferimento della sinistra e fare una scelta chiara contro il partito democratico.wa.ma.
Caro sottosegretario , a questo punto no so più cosa sperare : sperare che il PD si faccia e arrivare pertanto , ad un chiarimento definitivo con chi non vuol più essere ciò che dovrebbe essere una persona sinceramente e spassionatamente "di sinistra", quasi che il trasformarsi sia solo una necessità elettorale piuttosto che una necessità storico-politica. Oppure sperare che non si faccia così come tanti di noi (pare non solo le sinistre del partito)vogliono. In ambo i casi non vorrei che a rimetterci siano l'idea di moderno socialismo europeo e le classi sociali che ad esso si rivolgono in un'anelito di giustizia e riequiibrio sociale. I mesi a venire ci diranno che cosa il nostro partito saprà fare , speriamo che a decidere sia davvero l'essenza stessa del partito e non i soliti noti. Con crdialità e gratitudine. Enzo Persico.
Caro Alfiero, sono un compagno di Cesena della mozione Salvi ( e .. Bonavita ), ci siamo visti a Cesena in marzo ad una iniziativa elettorale. Che idee hai sulla " totalizzazione " ? Ho 52 anni con 37 anni di contributi complessivi, sopratutto dipendente e da 10 anni gestione separata INPS come co.co.co. Dovrò andare in pensione a 65 anni con 50 anni di contributi perchè: a)4 anni di coltivatore diretto ( dai 15 ai 19 anni di età ) non mi saranno conteggiati ( servono minimo 6 anni: ma che giustizia è ? ); b)con 40 anni di contributi ( verso i 60 anni di età ), la pensione " totalizzata " mi viene conteggiata esclusivamente col sistema retributivo ( ne avrei un danno del 30% secondo l' INCA ) pur avendo 20 anni di contributi da dipendente entro il 31-12-1995; c) con la gestione separata, anche se con una pensione ultra-minima, all' età di 57 anni ( o oltre ), non ci si può andare perchè la pensione deve essere superiore al 20% dell' assegno sociale; d) i coefficienti devono essere rivisti, credo obiettivamente a seguito dell' allungamento delle aspettative di vita; e) periodi di contributi figurativi ( malattia, militare, disoccupazione, maternità per le donne ) mi sembra di capire che non sono utili. DOMANDA: questo e' giusto e equo ???? E' un mio problema personale, ma già comune adesso e sopratutto nel futuro a milioni di italiani quando parliamo di flessibilità e di pensioni decenti. SPERO IN TUA BATTAGLIA PER MODIFICARE QUESTI ASPETTI NEGATIVI DELLA LEGGE, SE VOGLIAMO FARE " QUALCOSA DI SINISTRA " ( e questo credo lo sia ). CIAO. BUON LAVORO. ... E VIVA LA SINISTRA.
Caro Vincenzo Persico, Continuo a pensare che i DS dovrebbero in quanto tali essere un partito compiutamente di sinistra nell’ambito del PSE. In ogni caso spero che il congresso consenta a tutti al più presto di decidere sul da farsi. Temo solo le decisioni prese per stanchezza e rassegnazione. A presto
Caro compagno, (ci possiamo ancora chiamare così, vero?),vorrei fare a te questa domanda. Ma anche noi dobbiamo sempre sottostare a ai dettami della FMI, della BCE, della Banca d'Italia, della Confindustria e chi più ne ha più ne elenchi, senza mai tener conto delle esigenze dei lavoratori? Ho aspettato con ansia il superamento dello "scalone" perchè con la riforma Maroni sarei andato in pensione con quota 100 (60 anni di età e 40 di contributi).Sai adesso quando andrò in pensione...a quota 100 perchè ho 55 anni di età e 35 di contributi.Mi aspetto di essere tartassato dalla destra ma mi addolora essere preso in giro anche da un Governo di centrosinistra che dovrebbe avere più a cuore la salute fisica e psichica dei lavoratori che gli interessi dei potentati economici e finanziari. Grazie e scusa se mi sono dilungato troppo ma il tuo è uno dei pochi blog su cui sfogarsi.
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