Il passaggio del Catasto ai Comuni
Il punto di Alfiero Grandi per l'iniziativa: "Il Catasto ai Comuni in Lombardia"
L’adesione alla gestione delle funzioni catastali da parte dei Comuni, molto più estesa del previsto, conferma che il decentramento del catasto è una questione molto sentita. Alla data del 30 novembre 2007, infatti, all’Agenzia del territorio erano arrivate 5.035 delibere finalizzate all’esercizio diretto delle funzioni catastali, e di queste 1.400 consentono l’immediato trasferimento delle competenze ai Comuni.
Non va dimenticato, inoltre, che questa è solo la prima possibilità, perché nel 2009 si aprirà la seconda “finestra” che concederà l’opportunità, ad altri Comuni, di decidere in materia di decentramento e, quindi, è prevedibile che l’adesione totale sarà ancora più alta perché nel frattempo, i Comuni indecisi avranno risolto i dubbi e le incertezze.
Ricordando le difficoltà della fase precedente, quando i Comuni si trovavano in una situazione del tutto passiva rispetto al decentramento dei poteri, si mette in risalto che questa volta l’avvio è avvenuto nel modo giusto, e cioè con una partenership tra Governo e Anci che ha consentito di portare avanti tutte le fasi, e risolvere i problemi sulla base di una gestione che, in Cabina di regia (la sede di coordinamento operativo), è sempre stata trovata. Così è stato costruito il primo Dpcm che ha delineato l’avvio, e allo stesso modo sono stati affrontati i problemi man mano che si sono affacciati.
A gennaio di quest’anno si è avviato l’iter per l’emanazione del secondo Dpcm contenente i criteri e le modalità per l’assegnazione, ai Comuni, delle risorse per la gestione delle stesse funzioni catastali. La bozza del decreto è stata consegnata alle OO.SS.
A questo punto si entra nel vivo dell’attuazione, cioè del passaggio concreto dei poteri, e dei relativi mezzi ai Comuni o ai gruppi di Comuni in materia di catasto.
Si comincia a delineare un catasto a due pilastri. Il primo è, ovviamente, l’Agenzia del Territorio che, sempre più, diventerà sede specializzata di alto livello per l’evoluzione del sistema catastale in senso moderno ed affidabile. L’Agenzia sarà anche gestione là dove i Comuni, per qualsiasi ragione, preferiscono mantenere l’affidamento alla struttura nazionale. Il secondo pilastro sono i Comuni che, invece, potranno gestire direttamente, con la nota gradualità di possibilità, i poteri decentrati. La riforma del catasto ha anche una ragione fiscale, come è ovvio, ma quella forse più importante è che i Comuni potranno ricongiungere conoscenze e competenze che consentiranno loro una migliore gestione delle politiche territoriali, uscendo dall’episodico per entrare nella sistematicità. In ogni caso, il catasto resta un sistema nazionale, con regole nazionali, con sistemi di attuazioni e controlli che debbono garantire a tutti i cittadini gli stessi diritti e doveri su tutto il territorio nazionale.
Tuttavia, è rilevante che il sistema sia aderente al territorio, sulla base di un completamento e di una conoscenza che solo i Comuni possono avere. Quindi, è una sinergia tra Stato e Comuni, di cui questi ultimi beneficiano per diversi aspetti, tra i quali, non ultimo, il controllo delle entrate su base immobiliare. C’è chi si è sbracciato contro questo ruolo dei Comuni, fino a fare ricorso contro l’affidamento dei poteri. È come se ci fosse un ricorso contro i poteri dei Sindaci in materia di anagrafe. Non si comprende bene perché ci debbano essere posizioni conservatrici che tentano di bloccare tutto in nome di preoccupazioni che in genere riguardano altro. Tuttavia, occorre reagire ai tentativi conservatori e proseguire con l’attuazione del decentramento, attraverso la piena concertazione di tutti i suoi passaggi tra Governo e ANCI, metodo che, come è avvenuto fino a ora, ha consentito, di fronte a problemi vecchi e nuovi, di affrontarli con il giusto spirito per risolverli e non per farne un alibi per non far nulla.
Questo modo di lavorare, cercando un punto di equilibrio, senza incertezze e con soluzioni realistiche ai problemi, è stato tenuto anche per affrontare le difficoltà che riguardano le risorse umane e materiali, difficoltà che, in periodo di vacche magre per la finanza pubblica, sono più complicate.
C’è da dire che la cabina di regia ha cercato di concentrare il suo lavoro anche in questi campi e a questo punto occorre risolvere almeno tre aspetti. Uno riguarda i lavoratori dell’Agenzia che verranno distaccati presso i Comuni, ed è necessario, per dirla in breve, che tutti i soggetti coinvolti contribuiscano a facilitare questo percorso. Il distacco è la via più semplice e in questa fase può aiutare meglio di altri strumenti a risolvere i problemi. Un altro riguarda i mezzi materiali e finanziari, perchè siamo di fronte ad un’operazione che è destinata ad allargare la base imponibile, con una crescita di gettito, in quanto l’attuale sistema catastale registra molto parzialmente la realtà e, quindi, le entrate sono destinate ad aumentare grazie al recupero di evasione ed elusione. Ne consegue che il decentramento va affrontato sul piano finanziario, tenendo conto della dinamica effettiva delle entrate e non può esserci quindi una contabilità meramente statica.
Un altro ancora riguarda i tempi. Era giusto nella prima fase essere tassativi sui tempi per far capire che la partenza era una cosa seria. Tuttavia, in corso d’opera, ci troviamo con qualche incongruenza e qualche ottimismo temporale di troppo. Non ne farei un dramma. Considero il processo di decentramento ormai non reversibile e dunque, qualche diversa temporalità può esserci solo al fine di predisporre meglio le tappe attuative senza per questo contraddirne la volontà politica. Del resto si potrebbe dire che i diversi Dpcm ci sono anche per la possibilità di migliorare la dislocazione della tempistica sulla base della concreta esperienza. Man mano che il decentramento procede, credo che tutti si rendano conto che è necessario più che mai procedere alla riforma degli estimi, il cui disegno di legge delega, per ora fermo alla Camera, si colloca dopo il decentramento, e l’alleanza tra Stato e Comuni può portare a un risultato insieme moderno e aderente alla realtà, in altre parole a dare più efficienza, equità e giustizia ai cittadini.
Ciao, volevo segnalare un sito politicamente interessante, reteliberale.it nel sito l’utente può fare delle proposte programmatiche e ha l’opportunità di essere candidato secondo un metodo meritocratico.. è innovativo e potrebbe, a mio avviso, spezzare questa situazione politica che crea solo malcontento!
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giusy
inviato il 27/02/2008 @ 12:16:53
Salve,
non vedo l'ora che il decentramento sia completato, in questo modo i sindaci potranno finalmente utilizzare i neo uffici catastali comunali per dare una bella tartassata ai cittadini. Come si sa semafori t-red, telelaser e autovelox non bastano più per recuperare fondi per le casse comunali. Occorre quindi sfruttare questa opportunità (catasto comunale) per trovare nuove risorse. Si potrà anche appaltare parte delle funzioni catastali a società controllate dai comuni, similmente a come avviene per la gestione dei semafori t-red, così si può ulteriormente abbattere i costi relativi al personale.
dai bilanci comunali risulta che i comuni con il loro personale non riescono a svolgere i loro compiti ed "esternalizzano i loro servizi a privati" perchè dovrebbere gestire in proprio il catasto se hanno la possibilità di usufruire gratuitamente di una convenzione decennale con l'Agenzia del Territorio???. Combattere l'elusione e l'evasione fiscale è solo una scusa, con la normativa attuale c'è un duplice controllo Comune (che può richiedere la revisione di una Rendita Catastale) e l' Agenzia del Territorio. Se le Rendite Catastali dovessero essere prerogativa dei soli Comuni, ci sarà più equità fiscale? Ho paura che certe disposizioni normative possono favorire più delle lobby che gli interessi della collettività. Sono sempre stato di sinistra ma sono deluso da certa sinistra.
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piero
inviato il 02/03/2008 @ 08:53:21
L'attribuzione delle rendite catastali è fatta sulla base della legge nazionale. Se i Comuni gestiscono direttamente debbono applicare la legge. La collaborazione Stato-Comuni può dare risultati nel recupero di evasione ed elusione.
Gentile sig. Alessandro, stiamo procedendo malgrado la crisi. Per quanto riguarda l’esercizio delle funzioni, i Comuni debbono comportarsi come fanno, ad esempio, in materid di anagrafe, quindi i sindaci ne sono responsabili. Cordiali saluti
Congratulazioni ad un ex sindacalista CGIL che ha fatto carriera in politica ed ora si appresta a distruggere un organismo come il Catasto che ha livelli di efficenza ed equita' di livello europeo. I tentativi di esternalizzare i servizi catastali sono già palesi e non vanno certo nell'interesse dei cittadini visto che i costi aumenteranno (vedi studi programmatici). L'equità fiscale è solo uno specchietto per allodole. Ai comuni il catasto non serve dato che sono già "proprietari" del dato catastale e se si volesse colpire veramente l'elusione e la evasione basterebbe solamente la volontà di farlo.
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Francesco
inviato il 14/03/2008 @ 22:05:59
Che certe cose vengano dette da un esponebte di "sinistra democratica" è molto preoccupante. Non riporta nè concetti di "sinistra" nè tantomeno "democratica". Denota inoltre una scarsa conoscenza di quello che è il catasto! Penso che un politico che crede nella giustezza delle proprie idee debba confrontarsi con i cittadini su cui si ripercuotono queste idee e soprattutto con i lavoratori che subiranno le trasformazioni. Alfiero Grandi vuole imporre senza dialogare le sue idee. Ho sempre votato a sinistra, dopo la sua candidatura ho molti dubbi. Un lavoratore del catasto incazzato
Risposta a Francesco. La diversità di opinioni è il sale della democrazia. Trovo alcune considerazioni di cattivo gusto non perchè esprimono un diverso punto di vista, ma in quanto offensive. Colgo l'occasione per precisare ancora una volta che i servizi catastali decenrati ai Comuni non potranno, per legge, essere esternalizzati.
Risposta a Vito D'Ercole. Non voglio imporre nulla, ma solo attuare la legge, come del resto sono tenuto a fare, e resto convinto che il decentramento del Catasto ai Comuni sia un importante fatto democratico perchè responsabilizza e rende protagonisti i Comuni. Mi sembra di sinistra avere garantito i lavoratori e quanto al confronto, l'ho avuto in molte occasioni, anche con i lavoratori, mi sembra che alla fine le conferme positive siano state tante. Consiglio vivamente di votare Sinistra Arcobaleno. In ogni caso non essendo candidato non posso essere la ragione per scelte diverse.
Sarebbe stato bello se, invece della inutile e dannosa riforma sul catasto (una delle poche cose che in Italia funziona) fosse stata fatta fatta la legge elettorale e risolto il conflitto di interessi. E non si capisce (?) perchè i sindacati confederali, CGIL in primis, non abbiano difeso i diritti dei lavoratori. O forse si capisce? E questa improvvisa accellerazione del processo di decentramento prima del definitivo de profundis della legislatura? Timore che tutto possa sfumare? Mi scusi la battuta Onorevole: questa riforma ha ben poco di sinistra... molto più di arcobaleno. E me ne dispiaccio sul serio. I lavoratori, quelli che davvero hanno portato un contributo valido al miglioramento del sistema catastale italiano, sono quasi tutti perplessi, molto. E non mi meraviglierei se tra un anno venisse cancellato il comma che impedisce di esternalizzare i servizi catastali... per nulla. Siamo tutti molto perplessi...
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Matteo
inviato il 17/03/2008 @ 21:16:58
Perchè decentrare? Se le cose funizionano bene e fanno guadagnare soldi allo Stato non si cambiano per spendere di più e peggiorare la situzione. Passare dagli attuali 122 sedi catastali alle circa 1000 - 1400 prevedibili che tra l'altro non sostituiranno quelle precedenti ma andranno ad affiancare per formare il "secondo pilastro" è una spesa enorme ed inutile. Da almeno 4 anni i comuni possono collaborare gratuitamente con l'Agenzia del Territorio per la lotta all'evasione e solo il 5%di loro l'ha fatto. Perchè era gratis, facile, mah! Forse non c'erano interessi da spartire? Boh! I Comuni appaltano tutto e il Catasto che è divenuto loro con il DPCM del 14 giugo 2007 lo vogliono gestire personalmente quando possono avere per 10 anni gratuitamente un'Agenzia che lo fa per loro, bene e con ottimi risultati da tutti riconosciuti.Boh! Continuo a non capire. Ed i Comuni con meno di 40.000 abitanti che non avranno comunque la gestione del catasto perchè dmandata al Comune capofila che però dovranno pagare? BE. Qui si rasenta l'assurdo. E per chi non lo sapesse i 5.000 e passa Comuni che hanno deliberato di volere il catasto hanno sbagliato la delibera comunale e solo 1400 l'hanno compilata nel modo corretto (anche se su qualcuna di queste la Prefettura sta indagando). C'è un ricorso al TAR sul DPCM da parte della Confedilizia. E sentite bene questa i 5.000 comuni che hanno scelto di gestire il catasto non sanno quanti lavoratori catastali li aiuteranno e quanti soldi prenderanno. Ci sono solo dati generici e globali per tutta Italia. Da uno studio ANCI del Polo di Monza la spesa ANNUALE per comune sarà di circa 1,5 euro per abitante. VIVA l'ITALIA!
Risp.comm.Campioni n. 2. I soldi evasi e recuperati sono in verità oltre 20 miliardi e non 20 milioni. Sono d’accordo per rafforzare questa attività contro l’evasione. La considero una scelta strategica. Gli Enti locali però non sono come vengono descritti. Ci sono tante ottime amministrazioni e in ogni caso, in materia di catasto, per legge, non potranno esternalizzare. Mai detto né pensato che i lavoratori del catasto sono fannulloni. Sono altri che lo dicono, io no. Anzi rivendico il merito di avere contribuito a stabilizzare i precari del catasto come chiunque può confermare.
Risp.al comm.n. 10 di Campioni D’accordo sull’esigenza di una legge elettorale non “porcellum”. D’accordo sull’esigenza di risolvere il conflitto di interessi e aggiungerei l’abrogazione delle leggi lalvaladri e la regolazione del sistema TV attuale. Il decentramento del catasto, non ha avuto particolari accelerazioni, semplicemente si attuano le leggi da tempo approvate. Resto convinto che il catasto a due pilastri è una prospettiva giusta, anche per la sinistra. Per quanto mi riguarda sono e resterò contrario all’estarnalizzazine dei servizi che sono e debbono restare pubblici. Mi dispiace che anziché guardare all’opportunità ci siano resistenze. Eppure Agenzia e Comuni possono insieme fare del catasto italiano, una struttura d’avanguardia e i lavoratori ne possono essere protagonisti e venire valorizzati dalla riforma. Provare per credere.
Risposta al commento n. 11 Solo per ribadire. L’Agenzia ha fatto un buon lavoro di modernizzazione del catasto. Tuttavia la svolta può venire solo da un’alleanza tra Stato e comuni e non solo per aggiornare la banca dati, condurre la lotta all’evasione, ecc. l’Agenzia sarà un polo di grande qualità e il garante del catasto nazionale. I Comuni gestiranno nell’ambito della legge e delle regole (e del controllo dell’Agenzia), migliorando il rapporto con il territorio. Nelle sperimentazioni fatte, le entrate sono aumentate del 20% e quindi il saldo è comunque positivo. Lasciamo ai Comuni decidere cosa conviene fare, non hanno bisogni di tutori. Stare dalla parte del ricorso di Confedilizia, mi sembra una stranezza.- Veramente i grandi proprietari sono l’interlocutore preferito?
Egregio Sottosegretario Con delega ai giochi, di cui non ne parla mai come fosse una colpa, come mai mi chiedo, nonostante i giochi a vincita , le new slot per capirci, abbiano dato 2.200 milioni di euro a questo dissestato Stato?
Forse non è la persona più adatta o forse non ha trovato in AAMS le persone confacenti, ma molto deficitarie tanto che ha fortemente voluto trasformarla in Agenzia ma gl'inefficienti sono ancora lì e lei presto se ne andrà, non pensa di spendere nemmeno una parola sul settore degli apparecchi da gioco in campagna elettorale.
Pendono sulle 10 concessionarie oltre 90 miliardi di penali e oggi hanno rifatto le concessioni alla faccia del bando europeo che presto interverrà a metterci il naso visto che non è stata rifatta la gara.
Attendo sua risposta, ma come altre non arriverà, a volte la troppa riservatezza fa venire cattivi pensieri, non trova?
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bruni
inviato il 18/03/2008 @ 20:55:14
IL DPCM sul decentramento non ha il CONSENSO SINDACALE DECENTRAMENTO – D.P.C.M. SUL PERSONALE FP CGIL CISL FP UIL PA CONTRO LA MOBILITA’ COATTA Si è tenuta ieri, in tarda serata, la consultazione di CGIL, CISL e UIL in ordine al secondo DPCM attuativo del decentramento e relativo alle risorse umane e materiali. La convocazione da parte del Sottosegretario On. Grandi è stato il frutto della vibrata protesta del Sindacato Confederale dopo che, nei giorni scorsi, si era diffusa la notizia che il 20 marzo p.v. la conferenza Stato-Regioni avrebbe approvato lo schema di DPCM senza la prevista consultazione delle OO.SS. Nel corso del confronto, pur avendo a suo tempo espresso decise perplessità in ordine all’opportunità di proseguire, in questa fase politica, nel processo di decentramento, abbiamo richiesto sostanziali modifiche a partire dalla previsione oggi esistente nel testo del DPCM di dare attuazione alla mobilità del personale dell’Agenzia del Territorio anche non volontaria. Questa posizione dell’attuale Governo è per noi inaccettabile e non mediabile. Diciamo fin d’ora che se la Conferenza Stato-Regioni dovesse approvare il DPCM anche senza il consenso di chi rappresenta i lavoratori interessati dal decentramento, contando sul fatto che l’istituto della consultazione non determina che si arrivi per forza ad un accordo, metteremo in piedi una serie di iniziative, anche di ordine giurisdizionale, a tutela dei lavoratori interessati. Roma, 18 marzo 2008 FP CGIL CISL FP UIL PA Serio Silveri Cefalo
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Piero
inviato il 18/03/2008 @ 23:19:16
Non ritengo che ricordarle il suo passato nella Cgil sia un tono offensivo visto che anch'io sono stato iscritto per 10 anni. Comunque, tornando alla questione, di fatto in alcune realtà l'esternalizzazione è già fatta in quanto enti/consorzi a capitale pubblico/privato hanno avuto delega di gestire il catasto direttamente con la delibera dei singoli comuni (e non gratuitamente). Per il personale che verrà distaccato presso questi enti che garanzie ci saranno decorso il triennio visto che molti di questi enti dovrebbero venire soppressi? Non preoccupandoci del personale consideriamo almeno la perdita di professionalità da parte dell'Agenzia del Territorio. Non si sfascia così il catasto e i suoi risultati di livello europeo? Grazie.
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Francesco
inviato il 18/03/2008 @ 23:24:54
Già con l'istituzione dell'ICI i Comuni hanno la possibilità di determinare i valori delle aree fabbricabili, avete mai controllato se sono vicini alla realtà o sono bassi per motivi "politici" per non inemicarsi i potenziali elettori? Quando più vicino è l'ente impositore al cittadino è più facile che le attribuzione delle Rendite catastali possano avvenire con molta discrezionalità.....Ci deve essere come è adesso un duplice controllo (Comune e Agenzia del Territorio)....Comunque molti Comuni che hanno delberato per gestire in proprio il Catasto già hanno aumentato l'addizionale comunale, dalla scorsa finanziaria non è possibile esternalizzare i servizi ma l'ostacolo è aggirabile, in attesa di una modifica normativa le società costituite ad "hoc" sono già pronte a dare il loro supporto e le loro consulenze che non saranno per niente disinteressate e gratuite, tanto a pagare certe scelte sono sempre i cittadini e i lavoratori...
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piero
inviato il 19/03/2008 @ 00:08:24
# 16 Risposta a Piero Come CGIL, CISL e UIL avete "espresso decise perplessità in ordine all’opportunità di proseguire, in questa fase politica, nel processo di decentramento" Noi lavoratori del Catsto gradiremmo che fosse sempre e comunque nettamente e fermamente CONTRARI a questo demenziale decentramento.
Risp. comm. n. 15. Non si faccia venire cattivi pensieri. Ci sono già tanti problemi. È vero, avrei voluto innovare di più, anzitutto la struttura. Purtroppo la legge c’è, ma l’attuazione no, e questo per me è un serio cruccio. È vero, averi voluto innovare di più anche i meccanismi, ripensare le normative. Certamente non c’è stato il tempo. Può essere che ci siano stati errori. Certamente mi sono occupato di giochi solo perché mi è stato chiesto, anche se da quel momento l’ho fatto con impegno e serietà
Risp. comm. Piero n.16. È giusto dare spazio anche ad opinioni diverse e quindi manterrò nel mio blog, il comunicato dei sindacati. Aggiungo che purtroppo la posizione espressa dai sindacati il 29 gennaio, alla consegna della bozza del secondo DPCM per il decentramento del catasto, non ha consentito di puntare fin dall’inizio ad un’intesa perché si è preferito chiederne il ritiro, cosa che il Governo non può e non vuole fare. Nei giorni scorsi ci sono stati altri incontri con le OO.SS., durante i quali è stata consegnata una nuova bozza del DPCM. La scelta fatta anche in questa seconda fase è stata di non arrivare ad un’intesa. Malgrado questo il Governo proporrà alla Conferenza Stato-città e autonomie locali, alcune modifiche al DPCM che sforzano di tenere conto delle preoccupazioni sindacali e di tranquillizzare i lavoratori sul loro futuro.
Non ritengo utile polemizzare con il comunicato delle OO.SS. che già sono impegnate in un complicato rinnovo contrattuale. L’obiettivo resta quello di rasserenare il clima e di rispondere positivamente alle preoccupazioni dei lavoratori. Dopo la conferenza stato-città e autonomie locali, tornerò sull’argomento chiarendo le novità ulteriori introdotte.
Risp.comm.Francesco n. 17- Le esternalizzazioni dei Comuni in materia di catasto decentrato sono vietate dalla legge. Punto e basta. No il catasto non si sfacia, anzi l'alleanza Stato/Comuni lo farà funzionare meglio.
Risp.comm.Piero n.18 - Le esternalizzazioni sono vietate dalla legge. Non si possono fare. Nelle convenzioni ci sarà una clausola dissolutoria. Se qualcuno esternalizza anche dopo l’avvio, la convenzione viene meno, con tutte le conseguenze. Le rendite e tutto il resto, sono e resteranno uniche in tutto il territorio nazionale. Il sospetto sui comuni è degno di alcuni settori della proprietà edilizia che almeno lo fa per altri scopi.
Sig. Grandi Alfiero lei è il maggior responsabile (insieme ad altri soggetti facilmente identificabili) dello sperpero di denaro pubblico che si andrà a creare con questo sconsiderato decentramento. Ovviamente gli interessi in ballo sono molti ed è facile individuare "cui prodest" questa schifezza all'italiana. Basta farsi una piccola ricerca su internet su quali sono le società di consulenza molto attive nel campo e su chi ha battuto a tappeto le sale di attesa dei comuni italiani con la valigetta di prodotti pronti per l'uso. Sigma-ter in primo piano. Mi fa specie che questo tipo di comportamento venga da un soggetto che si definisce "di sinistra" e che voglia difendere i lavoratori. Probabilmente i lavoratori del catasto non sono lavoratori abbastanza. Il testo del DPCM sul personale nella versione definitiva è ancora peggiore rispetto a quello proposto in precedenza. Prevede un trasferimento "coatto" (di staliniana memoria) del personale senza garantire assolutamente il mantenimento delle funzioni e della professionalità acquisita. Vergognoso è poi tentativo di "colpo di mano" di un governo agonizzante per favorire certi potentati che hanno contribuito probabilmente ad insediarla come commissario "ad acta" nella posizione che attualmente ricopre. Vedete di non fare ulteriori danni prima di andarvene. Grazie.
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filippo
inviato il 19/03/2008 @ 19:11:59
Risp.comm.24 Filippo- Mi spiace ma la quantità di sciocchezze questa volta è troppa per rispondere.
Noi lavoratori pagheremo questo inutile (dannoso ?) decentramento. Con i nostri miseri stipendi tutt'altro che onorevoli pure la macchina nuova dovremmo comprare per fare i pendolari. E dopo il distacco il nostro stipendio resterà fermo per anni! Non è giusto. E' una riforma, per me, sbagliata e inutile. Pagheremo noi lavoratori oltre che i cittadini...
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Marcello
inviato il 20/03/2008 @ 15:01:07
dimenticavo... mi spiace che questa cosa venga dalla sinistra che dovrebbe difendere gli interessi dei lavoratori. La frammentazione causerà disservizi. L'agenzia del territorio, visti i frutti degli ultimi anni, doveva essere lasciata così com'era. Il prossimo governo di destra troverà già il piatto pronto e i servizi saranno esternalizzati.
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Marcello
inviato il 20/03/2008 @ 15:04:46
Si caro Onorevole vogliamo discutere del Comune di Torino, cui io pago l'addizionale comunale e l'ICI, ha SEI dico SEI dirigenti che si occupano di Catasto più una schiera di consulenti ma il servizio è ANCORA GESTITO DALL'AGENZIA DEL TERRITORIO. Sicuramente Lei che è persona moralmente ineccepibile non ha colpe ma le posso garantire che qualcuno sta speculando in modo bieco su questa vicenda. Per ultimo le consiglio di dare un'occhiata al sistema di altri paesi e di verificare come il sistema viene gestito. Un ultimo cenno sui fabbricati fotoidentificati, i comuni che dovrebbero gestire e controllare il territorio hanno consentito per decenni il più sfrenato abusivismo adesso hanno tra le mani lo strumento per verificare le situazioni anomale e procedere in termini di legge. Ma non lo stanno usando... almeno fino a quando i cittadini non cominceranno a denunciare i tecnici comunali per omissione d'atti d'ufficio.... un caro saluto e un augurio suo affezionato compagno ingegnere
e pasqua .... il dpcm sul trasferimento di risorse verso i comuni e stato approvato. Una sola domanda da un lavoratore dell agenzia del territorio : On. Grandi mi sapete dire la data ufficiale in cui i comuni i quali hanno scelto opzione C -terzo livello... tutto - devono iniziare a svolgere tale compito ? (visto anche che la mappatura uff. delle varie opzioni e stata approvata dall AgdT)
un consilgio sul dpcm sul personale : ( non essendo esperto in materia forse scrivero una sciocchezza ) Perche non si da la possibilita al personale dell AgdT di andare verso altri enti e ministeri dove vi sono carenze di personale. Ci si puo trasferire dall agenzia verso ... strutture regionali quali i parchi ?
Ringrazio anticipatamente On. Grandi per il lavoro svolto .
La ringrazio anticipatamente
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inviato il 23/03/2008 @ 07:52:08
I comuni per recuperare il gettito fiscale dell'ici "evasa" prevalentemente nei centri storici avrebbero potuto attuare il comma 336 della finanziaria e in caso d'inadempienza del contribuente a mettersi in regola con la nuova rendita avrebbe potuto avvalersi dei vari uffici provinciali dell'Agenzia del Territorio "in surroga" e regolarizzare le incongruenze più evidenti come già sta facendo per i fabbricati rurali "F3 e F4". Questa opzione i comuni non l'hanno mai attuata forse perchè non volevano che le rendite fossero regolarizzate dalle varie Agenzie del Territorio che avrebbero usato un metro di giudizio super-partes mentre il comune ha interessi di lobby nel modificare solo quello che gli interessa nelle varie tornate elettorali dei sindaci. Sul decentramento secondo me centra ben poco il recupero fiscale ma è più un'operazione di comodo. un saluto e grazie per la sua risposta Stefano
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stefano
inviato il 25/03/2008 @ 21:50:54
Riprendendo il discorso di di Davide è molto credibile che chi sta portando avanti il decentramento sia ignorante in materia, perchè se si rendesse conto del danno alla cartografia, all'equità fiscale ecc..., sicuramente non lo farebbe. Per quanto riguarda la gestione del catasto da parte dei privati, a Roma nelle zone popolari (tra cui a metà del 2007 anche ad una mia zia) sono arrivate lettere in politichese dove si chiede l'accatastamento alle categorie superiori di appartamenti senza motivo, intimorendo così senza giusta causa i cittadini. Questa società si chiama Entrate s.p.a. e si dichiara (testuali parole) "...la società del comune di Roma incaricata dei controlli fiscali e dell'allineamento dei dati edilizi, urbanistici e catastali...". Ma l'allineamento dei dati catastali come l'intimazione ad accatastare non dovrebbe essere compito delle s.p.a., oltre al fatto che non possono essere richiesti accatastamenti ai sensi del comma 336 della L.311/2004 se non sono intervenute variazioni edilizie. Morale della favola, per pura coincidenza mio zio è morto improvvisamente dopo qualche giorno, e mia zia molto anziana si sta ancora preoccupando se deve trovare i soldi per accatastare anche se gli ho spiegato che nel suo caso non è dovuto. Su youtube.com, digitando le parole catasto e decentramento, ho scoperto un video che evidenzia come il malessere per queste azioni contro il catasto sia diffuso, infatti su un video che è apparso da un paio di giorni già ci sono oltre un centinaio di visualizzazioni. Caro compagno Grandi, ci rileggiamo dopo le elezioni.
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inviato il 26/03/2008 @ 15:27:23
Caro Grandi, non ci siamo! La tassazione sull'ICI, unita a tutte le altre tasse rende odiosa questa gabella! Eh già! forse il fatto di avere una casa, ereditata o comprata con risparmi già tassati alla fonte dai tanti lavoratori dipendenti sembra un indice di benessere, ricordo però che se tanti cittadini hanno investito in modo virtuoso su un bene, sacrificando parte dei loro redditi, non è giusto che questo bene (peraltro inproduttivo per tante persone) venga tassato sulla base di valori innalzati in modo irreale da manovre speculative sul mercato immobiliare. In sintesi è meglio che faccia una bella riflessione sul tuo essere di sinistra.
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Rosario
inviato il 27/03/2008 @ 20:39:56
risp. a Rosario.Non capisco la polemica. Ho seguito per il Governo la prima decisione per sgravare l'ICI prima casa e un primo risultato per circa 900 milioni di euro di minore tassazione ci sarà già a giugno prossimo. E' merito del Governo di centro sinistra avere iniziato a ridurre l'ICI sulla prima casa e consentire una detrazione per chi è in affitto (altri 650 milioni di euro). E' chiaro che a questo primo passo ne sarebbero sguiti altri, ma è intervenuta la crisi e l'interruzuione della legislatura. Sono di sinistra e per di più sono sempre stato a favore, anche nel Governo, della riduzione (fino all'azzeramento) delle tasse sull'abitazione e per la detrazione dell'affitto. Dov'è l'errore?
Risp.a Ingegnere professionista.Se lo Stato e i Comuni lavorano insieme, come questa riforma si propone di fare, i risultati potrebbero essere di grande importanza. Non nego i problemi ma possiamo affrontarli e risolverli.
Risp. comm. 29.L'Agenzia del Territorio per quanto mi risulta non ha personale in più. Per la mobilità vi sono le procedure previste.
riprendendo la domanda : ci sapete dire la data ufficiale in cui i comuni i quali hanno ottenuto l'ok dall AgdT per opzione C devono iniziare ad esercitare tale funzione ?
la ringrazio .
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Massimo
inviato il 28/03/2008 @ 18:37:13
Egregio Sottosegretario perchè degli interventi e commenti interessanti sono stati tagliati? Non è utile secondo lei che i cittadini abbiano anche delle controinformazioni che i mass-media asserviti al potere politico non ci daranno mai?
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piero
inviato il 29/03/2008 @ 08:10:34
scusami non ho seguito molto ultimamente la politica volevo capire visto che sono una persona di sinistra sei fai parte del pd o sinistra arcobaleno
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antonio
inviato il 29/03/2008 @ 13:12:29
nel 1988 ho fatto una scelta di vita vincere il concorso come geometra al catasto. Non capisco per un desiderio, economico soprattutto, debba cambiare il mio lavoro e andare al lavorare in un comune qualsiasi centro di potere politico, di gente che non lavora infatti l'evasione fiscale sulla casa parte da lì, raccomandati da voi stessi. Andrò sicuramente in via legali per tutto ciò spero che i sindacati facciano qualcosa e spero un uomo di sinistra come mè che vinca berlusconi affinche elimina per sempre questa rovina del catasto. DICO NO AL DECENTRAMENTO NO ALLA ROVINA DEL CATASTO. Italiani e contribuenti svegliatevi vogliono rovianre qualcosa che funziona Arrivederci
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antonio
inviato il 29/03/2008 @ 14:08:53
caro sottosegretario, con il suo decentramento e per il suo tornaconto personale i lavoratori dell'agenzia del territotio diventeranno precari (la sinistra è contrario al precariato ma forse) il dpcm lo confermi (sappiamo leggere) chi è distaccato è un pesce fuori d'acqua sicuramente perderà la sua acquisita professionalità e chi rimane all'agenzia non saprà cosa fare. grazie per il precariato
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antonio
inviato il 29/03/2008 @ 17:50:02
Per venire incontro a Piero riporto di nuovo i miei interventi censurati. Ovviamente tutto il contenuto del blog prima della censura è stato salvato ed è ancora attualmete disponibile. Ribadisco: complimenti per i metodi degni dei "compagni" cinesi nei confronti dei patrioti Tibetani. "# 40 Caro Fernando parole sacrosante. Hai perfettamente colto nel segno!! Questi signori non contenti di aver lottizzato il lottizzabile adesso tentano di farsi su anche il Catasto. Patrimonio della Nazione, costruito in decenni se non secoli da Impiegati dello Stato che si sono fatti un mazzo così per vederlo dilapidato nel giro di pochi mesi. I poli catastali saranno tutti piccoli centri di potere da gestirsi localmente con assunzioni clientelari (vedasi lsu, ltd, cococco, lavoratori a progetto e chi più ne ha più ne metta - vedasi a titolo di esempio la situazione di Torino e circondario che ha già bandito i concorsi addirittura senza essere sicuri di come andrà a finire la cosa), nomine partitiche, appalti a ditte esterne per consulenze professionali ed, eventualmente - a comma rettificato - per gestione. Tutte cose ampiamente provabili. Chi pagherà tutto questo? Pantalone naturalmente! Stranamente tutto questo è successo in città gestite dalla sinistra e di sinistra sono i fautori ed i promotori di tutto (ANCI docet)(con qualche zampino della Lega c'è da giurarci). E di area di sinistra sono le società fornitrici dei programmi di gestione. E di sinistra è il signor Grandi. Come vedete il cerchio si chiude. Poveri lavoratori catastali! Ma io sono ancora ottimista. I ricorsi al Tar sono ancora in ballo. I sindacati faranno il loro dovere. Salviamo il catasto nazionale." "# 41 Ah mi dimenticavo. Tanto per restare in argomento e per dovere di cronaca in tema di lottizzazione segnalo che per gestire uno sportello catastale in una comunità collinare (che è
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Filippo
inviato il 29/03/2008 @ 19:32:35
è già tutto un programma di per se in tema di costo della politica e di sperperi) è stata assunta la moglie di un sindaco della comunità stessa! Sic. Pensate a quando il polo dovrà gestire il catasto per intero! C'è da sperare che la famiglia del sindaco sia numerosa! Saluti a tutti, anche al sig. Grandi nonostante tutto." Invito gli altri censurati a riproporre gli inetventi per completezza. Grazie Grandi. Ad maiora.
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Filippo
inviato il 29/03/2008 @ 19:34:40
GIOCHI: VINCENZO VISCO (VICE MINISTRO ALL'ECONOMIA) ANNUNCIA LA SOSPENSIONE DELLE DECISIONI IN MERITO ALLE NOMINE DELL'AGENZIA DEI GIOCHI Il vice ministro all'Economia, Vincenzo Visco, ha reso noto che il Governo ha deciso di sospendere tutte le decisioni relative alle nomine dell'Agenzia dei Giochi che andrà a sostituire l'attuale Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato. "In realtà - ha ricordato Visco - la decisione fu presa già all'origine della crisi di governo". Ricordiamo che lo scorso ottobre il Parlamento approvò l'istituzione dell'Agenzia dei giochi al fine di riformare l'intero settore fissando rispettivamente i termini ordinatori della nomina del direttore dell'Agenzia entro il gennaio 2008 e della costituzione della stessa entro il 1 marzo 2008. Poi la crisi di Governo. E così la decisione di sospendere le nomine. Nella nota diffusa il vice ministro replica anche in merito ad informazioni di stampa riguardanti la gara di assegnazione per il concorso Superenalotto e per la vicenda della multa per 98 miliardi di euro comminata ai concessionari delle new slot e sospesa dal Tar del Lazio. ----------------------------------- DOTT.GRANDI ROBA DA VERGOGNARSI,L'MMOBILISMO DI SINISTRA CONDIZIONATO DALLA DESTRA. MA QUANDO SPARIRA' LA CASTA DEGLI INTOCCABILI NELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI, inefficienti , incontrollate e poco democratiche. AVETE LASCIATO IL LAVORO A META' PERCHE'>? MI SA CHE NESSUNO AVRA' IL MIO VOTO CON QUESTI CHIARI DI LUNA, DOV'E' IL TANTO SBANDIERATO RINNOVAMENTO , COME DISSE QUALCUNO : "DITE QUALCOSA DI SINISTRA" CHE NON SIANO LE SOLITE COPERTURE DI CERTI PERSONAGGI.
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RAFFAELLO
inviato il 04/04/2008 @ 23:36:24
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