Con l'Ok della Corte dei Conti al Dpcm, la riforma del catasto diventa realtà
E’ stato registrato, dalla Corte dei Conti, il Dpcm che regolamenta il decentramento, a partire dal 1° novembre 2007, del catasto ai Comuni.
Si chiude così, definitivamente, la politica delle proroghe sul decentramento del catasto ai Comuni, portata avanti dal precedente governo.
Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, ultimo passaggio formale, diventerà realtà per i Comuni, che ne faranno richiesta, la possibilità di ottenere i poteri, che chiedono da tempo, in materia di catasto.
Dalla pubblicazione del Dpcm in Gazzetta partono i 90 giorni entro i quali i Comuni saranno nella condizione di operare, concretamente, la scelta, in funzione della propria capacità organizzativa e tecnica, tra una delle tre opzioni di aggregazione di funzioni previste per il passaggio delle funzioni catastali e la gestione diretta del catasto ai Comuni.
Il Dpcm, predisposto dalla cabina di regia, era stato varato il 27 febbraio scorso, e, il 31 maggio, aveva ottenuto il via libera da parte della Conferenza Stato-città.
Il comma 197 della legge finanziaria 2007 prevede che prima della pubblicazione del dpcm ci sia una "consultazione con le organizzazioni sindacali". Fin'ora c'è stata solo un'informativa, tra l'altro incompleta (mancava la tabella A).
Mi sembra si sia scelto di deportare i lavoratori del Catasto precludendo qualiasi dialogo.
Ovviamente mi riferisco al secondo dpcm quello in via di emanzaione sul trasferimento del personale ai Comuni su cui si è richiesto il parere della Converenza città - Stato e autonomie locali per il 20 marzo 2008 (dimenticandosi delle parti sindacali).
risposta comm.1 e 2 Non è così. È stato consegnato il testo del secondo DPCM alle organizzazioni sindacali. I sindacati aziendali hanno chiesto il ritiro del DPCM e fino ad ora non hanno chiesto di discutere modifiche. In qualunque momento, il confronto può entrare nel merito, ovviamente lasciando cadere la richiesta pregiudiziale del ritiro del DPCM. Peraltro i lavoratori distaccati sono pienamente garantiti nel lavoro, nella retribuzione, nel pagamento del disagio, nell’eventuale rientro.
....nell'eventuale rientro? Ma per favore! Il distacco dura tre anni. E poi? Il catasto in alcune realtà sta per essere preso da enti strani. La professionalità dei lavoratori andrà dispersa.
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Francesco
inviato il 14/03/2008 @ 22:25:27
l'idea che l'anci faccia gli interessi di tutti i cittadini e sia super-partes è da ridere, come l'intero decentramento, che se era da attuare era da fare nella sola opzione A. da ridere sarà la gestione del singolo comune che andrà per la sua strada senza che l'agenzia possa fare nulla per chiedere l'unitarietà delle procedure e dei classamenti, così andrà a farsi benedire anche la famosa ed agognata equità e qualità. da piangere sarà la fine del catasto in pochi anni, ancora di più se gli enti locali riusciranno a fare un solo passo avanti sulle competenze relative alla gestione della revisione degli estimi, che speriamo sarà affidata all'agenzia. il bello è che lo smantellamento del catasto lo vogliono in pochi, ma il disagio e le iniquità le pagheranno in tanti. io di sicuro il mio voto non lo darò ad una compagine che uccide qualcosa che ora inizia a funzionare e dove è tutto informatizzato. In regione fvg addirittura si demanderà alla regione, così saremo in balia del politico di turno e dei suoi tirapiedi. W la vecchia PA (quella EFFICIENTE e NON a disposizione).
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andreafvg
inviato il 21/03/2008 @ 11:08:15
Egregio sig. Grandi, i dipendenti dell’Agenzia del Territorio, nel corso degli ultimi anni hanno dimostrato di possedere le conoscenze e le capacità per offrire un servizio professionale, efficiente, giusto ed equo alla collettività. Il decentramento catastale, così come voluto dal legislatore in un determinato periodo storico, forse aveva motivo di esistere, oggi, dopo dieci anni lo spirito della normativa non è più corrispondente all’evoluzione che nel frattempo ha profondamente modificato in maniera incisiva l’impianto ed il modus operandi del sistema catastale. Considerato l’esiguo spazio a disposizione, cito solo alcuni dei processi interessati: -eliminazione dell’annnoso arretrato formatosi per effetto del condono edilizio del 1985; -gestione della Banca Dati catastale con azioni continue di bonifica del dato inserito, di aggiornamento, di collaudo e di gestione del contenzioso tributario; -visure attraverso internet; -rilascio di visure e certificazioni informatiche; -ricezione per via telematica, oltre che diretta, degli atti di aggiornamento catastale (PREGEO, DOCFA, DOCTE, VOLTURE...); -lavorazione degli atti d’aggiornamento, terreni e fabbricati, attraverso prenotazione on-line, con immediato rilascio della attribuzione della rendita; -azioni di lotta all’evasione attraverso incroci delle banche dati con quelle di Enti specializzati. Fra le tante, ad esempio, la ricerca di fabbricati non accatastati attraverso identificazione aerea, ricerca di mancate denunce relative a variazioni colturali,ultimazione di fabbricati già dichiarati all’Agenzia come in corso di costruzione e mai denunciati come ultimati, ecc.; -Contact Center Nazionale, con lo scopo di dirimere problemi legati ad errori di intestazioni (volture), dati personali, quote, indirizzi (toponomastica e numeri civici), attribuzione di identificativi catastali definitivi. Considerato, inoltre, che g
Considerato, inoltre, che gli Enti locali possono avere una migliore gestione del territorio in quanto anche le banche dati catastali possono divenire uno strumento di governo, pianificazione e controllo del territorio, questa condizione può essere assolta, con strumenti da tempo già disponibili gratuitamente per i Comuni, ad esempio attraverso il link “Il portale per i Comuni” dell’Agenzia del Territorio. Con questo strumento l’Amministrazione Locale può avere accesso gratuito ed immediato alle banche dati catastali, tramite via web oppure tramite sistema d’interscambio ed effettuare molte operazioni fra le quali: • estrarre parte o l’intera banca dati censuaria sia dei terreni che fabbricati; • estrarre parte o l’intera cartografia in formato utilizzabile da qualsiasi software di grafica; • estrarre tutte le denunce di accatastamento presentate all’Agenzia del Territorio (obbligo peraltro già stabilito dalla normativa attuale), utile ad esempio per verificare la rispondenza delle stesse agli strumenti urbanistici e/o alle autorizzazioni rilasciate; • estrarre i dati derivanti dall'"Adempimento Unico" ai fini della gestione dell'ICI; • estrarre tutte le superfici delle unità immobiliari censite ai fini della gestione della TARSU. Alla luce dei risultati, parzialmente suesposti, faticosamente raggiunti dall’Agenzia del Territorio, con l’apporto professionale dei propri dipendenti e, considerata la complessità legata alle operazioni catastali, Lei seriamente può pensare che con un numero pari a 2 dipendenti per ogni Comune o associazione di Comuni, si possa gestire con efficienza e professionalità il servizio catastale? Mi rivolgo a Lei, dunque, signor Grandi, per chiederle come mai, allora, pervicacemente vuole portare avanti, a dispetto della realtà, un processo riformatore che ormai non risponde più allo spirito che ha dato origine, all’epoca, al D.lgs n
riformatore che ormai non risponde più allo spirito che ha dato origine, all’epoca, al D.lgs n° 112/1998, quando la logica farebbe presupporre, invece, un modello di decentramento più vicino alla realtà attuale tramite la sottoscrizione gratuita della Convenzione tra Comuni ed Agenzia del Territorio. Perché affrettarsi, con un Governo ormai in via di smobilitazione, a voler sfasciare a tutti i costi un sistema che sta dando i frutti di efficienza (una delle poche amministrazioni pubbliche che lavorano per obiettivi) e qualità (vedasi Carta della Qualità)? Ma, si sa, nel nostro Paese quando c’è qualcosa che funziona stimola gli appetiti di qualcuno! Quando Lei non sarà più sulla scena politica che conta; quando i Comuni esternalizzeranno i servizi catastali (non risponda per favore che la legge lo vieta, sarebbe, per gli addetti ai lavori, una risposta poco credibile! A tal proposito vedasi le scatole cinesi che fanno capo alle varie EDICOMP HOLDING SpA, Gemma, Roma Entrate S.p.A.); quando le varie lobbies avranno raggiunto i loro scopi, chi dovranno ringraziare i cittadini per l’inefficienza ed i maggiori costi che inevitabilmente ricadranno sui cittadini? Chi dovranno ringraziare le migliaia di lavoratori che si ritroveranno in mezzo al guado, dopo essere transitati agli Enti locali? Premesso ciò, la domanda che ci poniamo è: Cui prodest? A chi giova tutto questo? Signor Grandi, faccio appello ai suoi trascorsi di sindacalista per invitarLa ad un momento di riflessione sulla pericolosità di una operazione che rischia di produrre effetti negativi sul funzionamento del catasto, sui costi per la collettività, sulla fruibilità dei servizi, sulle condizioni lavorative degli addetti, di conseguenza, prima di andar via, per cortesia, lo faccia in punta di piedi! I cittadini ed i lavoratori gliene saranno grati! Grazie Domenico Lib
Egregio Sig. Libonati, Premetto che porto avanti quello che il Governo mi ha affidato come delega per il decentramento del catasto e mi sembra ovvio che sia così, visto che è mia abitudine portare a termine gli incarichi. Ho sempre valorizzato i miglioramenti ottenuti dall'Agenzia, ma "l'alleanza" tra Agenzia e comuni può rappresentare nelle intenzioni, una svolta epocale e i lavoratori mi auguro, ne saranno protagonisti.
Egregio sig. Grandi, mi perdoni, ma non riesco a cogliere il senso della Sua risposta. Lei in pratica sostiene: siccome ha ottenuto la delega relativa al decentramento catastale, non è nelle Sue facoltà disattendere, se ho ben capito, l’incarico affidatogli e di conseguenza poter valutare, in quanto rappresentante governativo e come tale quindi, responsabile del “Buon Governo” del Paese, se un determinato processo riformativo rappresenti un bene per la collettività oppure no?!!! Non aveva avuto forse, il suo predecessore, ex sottosegretario Maria Teresa Armosino, lo stesso incarico? Eppure, verosimilmente, nel valutare le possibili ripercussioni sulla collettività di un catasto a macchia di leopardo, si è ben guardata nel portare avanti una riforma anacronistica che, nelle condizioni attuali, va nella direzione opposta della ratio a cui deve rispondere l’azione amministrativa: secondo i principi, cioè, dell’efficienza, efficacia ed economicità. Non Le nascondo, francamente, che la Sua risposta, nell’eludere le mie puntuali osservazioni (è la riprova, comunque, che sono difficilmente contestabili) mi ha profondamente deluso!
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Domenico Libonati SALFi/Emilia Romagna
inviato il 02/04/2008 @ 15:52:36
Filmato sul decentramento del catasto... non lo cancelli per favore. Credo sia interessante e un punto di vista da rispettare. Il link è questo:
http://it.youtube.com/watch?v=wCn6XuBNsvc
Grazie
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Mario
inviato il 02/04/2008 @ 22:27:02
Egregio sottosegretario, questa è la risposta n. 9 che si trova sul sito dell'ANCI - CATASTO AI COMUNI Data: 10/15/2007 DOMANDA Siamo uno dei comuni che hanno scelto l'opzione a) ma in delibera abbiamo indicato la presa in carico dell'opzione c) nel 2009 possiamo assumere un consulente esterno per le attività catastali? RISPOSTA " La normativa sul decentramento catastale vieta ai Comuni l'affidamento a terzi (diversi dall'Agenzia del territorio) dell'esercizio delle funzioni catastali ad essi attribuite. Ciò però non impedisce di affidare a terzi talune attività e servizi, compresa la consulenza su apetti tecnici, organizzativi, ecc. connessi con la gestione diretta delle funzioni catastali." Quindi immagino che queste società sono già pronte per spartirsi i soldi pubblici stanziati per il decentramento. Da chi sono formate queste società? L'ordine di portare avanti il decentramento l'ha ricevuto come dice lei dal Governo, ma a questo punto mi sorge un dubbio, il Governo da chi ha ricevuto quest'ordine? E' stato dato anche ordine ai mass-media di non parlare del decentramento catastale, visto che non ne parlano? Grazie per lo spazio che ci offre sul blog, anche se le vere risposte come al solito non le conosceremo mai.
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piero
inviato il 02/04/2008 @ 22:47:17
Una cosa funziona bene in Italia... il catasto. Stiamo distruggendo un qualcosa della quale dovremmo andarne fieri. Oscmmettiamo che tra un anno la legge sull'esternalizzazione cambiera? sopratutto con un governo di destra. Non è una riforma utile. E' dannosa e dispendiosa.
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Ramona
inviato il 03/04/2008 @ 23:23:40
Trattamento dei datiInformativa art. 13 D.lgs. 196/2003Desideriamo informarla che il D.lgs. n. 196/2003 prevede la tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali. Secondo la normativa indicata, tale trattamento sarà improntato ai principi di correttezza, liceità e trasparenza e di tutela della Sua riservatezza e dei Suoi diritti. Ai sensi dell'art. 13 del D.lgs. n.196/2003, Le forniamo, quindi, le seguenti informazioni: - I dati da Lei forniti verranno trattati esclusivamente per finalità concernenti l'attività informativa di questo spazio
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