Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Le grida di Salvini tentano di coprire l'assenza dei (suoi) risultati e di mettere in ombra alcuni ottenuti da Conte come la ripartizione in altri paesi UE dei migranti di un barcone, è l'opinione condivisibile di Stefano Feltri.
Malgrado non ci sia pericolo di invasione e il numero dei migranti sia crollato, la Lega alza...
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Dopo l'ennesimo disastro elettorale Pietro Spataro giustamente invoca una riflessione di fondo sulla sinistra. Purtroppo parte importante del gruppo dirigente del Pd continua a rispondere a questa crisi ricordando l'età dell'oro del 40% alle europee.
Il punto da cui partirei è un poco diverso dal titolo dell'articolo di Spataro.
Non è scomparsa la sinistra ma la sua rappresentanza politica.
Certo se proseguisse questa situazione il risultato finale potrebbe essere la coincidenza delle due crisi, cioè della rappresentanza politica e della sinistra diffusa, nella cultura, nella società, nelle persone. Per ora mi sembra ci sia una differenza importante, che lascia una speranza a patto di iniziare finalmente ad affrontare i problemi...
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Coordinamento Democrazia Costituzionale
Pieno sostegno al procuratore di Torino Armando Spataro.
Il Procuratore di Torino Armando Spataro ha completamente ragione, il divieto di attracco a navi che portano migranti salvati in mare e' illegale.
Non ci sono solo la Costituzione e le leggi dello stato ma si aggiungono, come ha giustamente ricordato Spataro, anche Convenzioni internazionali come quella di Ginevra sul diritto d’asilo, quelle che riguardano l'obbligo di salvare le vite in mare, accordi fatti dal nostro paese, la Convenzione Europea dei diritti dell’uomo e la Carta europea dei diritti fondamentali... Continua a leggere...
La Costituzione sia il faro del governo
di Alfiero Grandi | 23 giugno 2018
Errori? Tanti, ma non se ne può restare ostaggi. È vero che il Pd ha sbagliato respingendo la possibilità di costruire un’ipotesi di governo con i 5 Stelle. Questo ha spinto i 5 Stelle a un’intesa con la Lega. I 5 Stelle con la litania che destra e sinistra non esisterebbero più hanno aderito a […] [
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Ai cittadini serve una nuova legge elettorale
di Alfiero Grandi | 8 maggio 2018
L’accordo di governo tra 5 Stelle e Pd – purtroppo – non ci sarà. Accordo sulle cose da fare, non l’entrata del Pd nel governo, che non era né proposto né richiesto. Poteva essere un chiaro confine verso destra. Dobbiamo a Renzi e a una resistenza troppo debole dentro il Pd anche questo fallimento. Le […] [
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Premessa: solidarietà a Martina, presentato da Renzi al congresso del Pd come vice nel ticket congressuale, poi diventato reggente dopo le sue dimissioni da segretario. Ora pesantemente strattonato in diretta televisiva dal capo (vero ma nascosto) del Pd. A meno di una rivolta contro Renzi e quindi di una (auspicabile) smentita nella direzione del 3 maggio, ogni ipotesi di accordo tra Movimento 5 Stelle e Pd diventa impossibile. Per questo Martina, che non è persona da reazioni sopra le righe, ha reagito pesantemente all’attacco di Renzi, sferrato addirittura prima della direzione. Evidentemente per Renzi il reggente doveva solo eseguire le direttive del capo vero, mentre si è illuso di poter dire, sia pure con prudenza, la sua. Per questo gli è arrivato un ruvido altolà... Continua a leggere...
Il risultato elettorale del 4 marzo è pessimo per la sinistra, inutile girarci attorno. Da qui a concludere che per la sinistra non c’è futuro ce ne corre. C’è chi parla di dissolvimento, considerato ormai inevitabile. Posizione non tanto diversa da chi sostiene che destra e sinistra sarebbero ormai superate. Non è così. Se la sinistra attuale non riesce ad essere un’alternativa politica credibile alla destra non vuol dire che questa differenza sia scomparsa nell’economia, nella società, nell’etica. Quindi il problema riguarda anzitutto la qualità (inadeguata) della rappresentanza politica. Partire da una ricognizione per stabilire quali siano i confini della vera sinistra oggi non porterebbe lontano. Meglio partire dalla costruzione di un progetto per la sinistra aperto a chi è disponibile a contribuire...
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Ci vorrà ancora tempo per capire se dopo il voto del 4 marzo esiste una soluzione politica tale da consentire di creare una maggioranza e un governo. Le delusioni derivano da un’interpretazione del risultato del voto che per settimane è stata falsata da propaganda di maniera e da versioni giornalistiche sbrigative. Un esempio: la formula che ci sarebbero due vincitori. Non è così, non solo perchè il vincitore o è uno o non è, ma ancora di più perchè in realtà ci sono due partiti che sono andati molto bene, almeno dal loro punto di vista, ma non hanno vinto perchè – come dimostrano i fatti – non hanno una maggioranza parlamentare.
Solo di recente questa verità comincia a farsi strada, lasciando ovviamente qualche deluso perché fino a poco fa la versione fornita diceva il contrario. Va sottolineato che in realtà con il rosatellum c’è già un premio per i partiti o le coalizioni che hanno conquistato più seggi all’uninominale. I 5 Stelle ad esempio come ha ricordato Di Maio con quasi il 33 % hanno il 36 % dei parlamentari. Un effetto maggioritario c’è già. Così per il centro destra. Infatti non a caso è iniziata la ricerca di una maggioranza possibile, che può essere costruita sui due meglio piazzati o in altro modo, ma è certo che una qualche forma di alleanza è indispensabile. Altrimenti come ha ricordato qualcuno uscendo dallo studio del Presidente Mattarella, usando toni un poco ricattatori, si torna a votare...
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Abbiamo tentato in tutti i modi di lanciare l’allarme sui risultati nefasti di questa legge elettorale. Nessun ascolto. Il rosatellum porta nel nome l’impronta indelebile di chi l’ha voluta fortemente. Ci sono stati anche furbi conprimari che l’hanno condivisa come FI e Lega e degli entusiasti sostenitori come il governo Gentiloni che ha messo ben 8 fiduce per ottenerne l’approvazione, malgrado all’insediamento avesse promesso che avrebbe lasciato fare al parlamento. Il parlamento non ha potuto cambiare una virgola dell’intesa tra Pd, Lega e FI.
Il punto non è il sommovimento politico che c’è stato e nessun sistema elettorale poteva nascondere...
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