Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Perche' si è arrivati al referendum costituzionale del 4 dicembre? E' una domanda che viene sottovalutata. Si vota perche' la maggioranza dei parlamentari che ha approvato le modifiche della Costituzione e' rimasta molto sotto la soglia dei due terzi che - se raggiunta - non prevede (ex art 138) che le modifiche della Costituzione vengano sottoposte a referendum popolare... Continua a leggere...
Accozzaglia, questo sarebbe lo schieramento del No. Presidente Mattarella non si dovevano abbassare i toni? Il passato vuole tornare, altra affermazione di Renzi, manca solo la riesumazione del “morto che si mangia il vivo” e il quadro è completo. In difficoltà secondo i sondaggi e con scarsa capacità di convincere sui luminosi destini per l’Italia […] scarica file in pdf
(articolo di Alfiero Grandi Vicepresidente del Comitato per il No) Ultimi giorni di campagna elettorale, non distrarsi, non allentare l’impegno. Si puo’ vincere ma occorre proseguire fino all’ultimo minuto utile. Il Comitato per il No noto come quello dei gufi e dei professoroni – prendo a prestito la definizione renziana – ha dall’inizio messo al centro le critiche di merito alle modifiche della Costituzione e alla legge elettorale che ad esse e’ strettamente legata. Questa e’ la nostra originalita’. Si dice che il referendum è solo sulle modifiche costituzionali. Non è vero... Continua a leggere...
Abbiamo straperso, giudizio condivisibile di Renzi sulla vittoria del No. La condivisione sul referendum del 4 dicembre finisce qui.
Il 70 % di votanti è una partecipazione d'altri tempi e ha smentito la previsione che la crescita dei votanti avrebbe favorito il Si. Inoltre ha reso evidente che i cittadini votano quando pensano di contare nelle decisioni.
Il No ha superato i 19 milioni di voti... Continua a leggere...
E' già stato detto molto sulla vittoria del No - a partire dall'introduzione di Domenico - che non è affatto la vittoria del populismo. Al contrario è un No con molte componenti, diverse tra loro, ma che hanno giudicato inaccettabili la deformazione della Costituzione Renzi-Boschi e insieme l'Italicum. Abbiamo sempre sottolineato che i punti di vista, le motivazioni, gli obiettivi di chi si è schierato per il No non erano coincidenti, ma i referendum debbono decidere se accettare o respingere ed è Renzi che ha cercato il plebiscito su di sé, sul suo governo, sulla sua politica, ha goduto di un appoggio mediatico senza precedenti e malgrado questo ha perso. Anzi come ha detto lui stesso ha straperso. Noi abbiamo rappresentato un punto di vista, quello di una critica forte e netta al merito della deformazione costituzionale renziana e dell'evoluzione centralizzatrice e autoritaria derivante dall'intreccio con l'Italicum, fin troppo simile al porcellum... Continua a leggere...
Intervento di Alfiero Grandi - Roma 21 gennaio 2017 Assemblea Nazionale dei Comitati territoriali del NoDopo la vittoria del Referendum del 4 dicembre 2016 i Comitati restano in campo per attuare la Costituzione link al video su youtube
Voto subito o più avanti? Qualunque risposta rischia di schiantarsi sulle convenienze di alcuni partiti. Per evitare questa insidia occorre ripartire dal 4 dicembre, dalla vittoria del No. Il Comitato per il No ha dall’inizio una sua posizione originale, condivisa con il Comitato gemello contro l’Italicum. La campagna referendaria contro le deformazioni della Costituzione faceva […] scarica file in pdf
I risultati del referendum costituzionale continuano ad essere ignorati o sottovalutati dal dibattito politico e partitico, oscurando progressivamente l’alta percentuale di votanti e la vittoria del No. Perfino tra chi si è dichiarato per il No sembra esserci se non la rimozione come fanno altri, una certa fretta di dimenticare il referendum del 4 dicembre. E’ una pratica pericolosa per la democrazia. Pericolosa perché se in questa fase di crescente astensione e di disaffezione politica dilagante scarica file in pdf
La legge di bilancio 2017, approvata nella fase finale del referendum con fin troppa disattenzione, contiene la norma, ora è entrata in vigore, che offre ai super ricchi residenti all'estero la possibilità di trovare rifugio fiscale in Italia... Continua a leggere...
L’arroganza con cui il governo Renzi ha fatto approvare leggi che hanno tolto diritti ai lavoratori, a partire dalla manomissione dell’articolo 18, si è sbriciolata di fronte alla minaccia dei due referendum promossi dalla Cgil e alla concreta possibilità di perderli. Infatti il governo Gentiloni, pur di evitare i due referendum, ha preferito abrogare con decreto tutta la normativa dei voucher e reintrodurre norme che obbligano ad una responsabilità in solido tutti i soggetti imprenditoriali degli appalti. È senza dubbio una svolta importante, sia per l’ammissione di debolezza, sia perché apre la possibilità di invertire la tendenza fin qui prevalente e di rilanciare una strategia di diritti per chi lavora... Continua a leggere...
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