Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Antonio Esposito, presidente emerito di Sezione della Cassazione, ha messo in evidenza, con rigore, un punto solo apparentemente di forma linguistica e cioè che è sbagliato definire Governatori i Presidenti delle Giunte regionali. In questo si distinguono anche troppi giornalisti che usano – per ignoranza? per piaggeria? – la definizione Governatori che nella nostra Costituzione non esiste. I Governatori sono una figura istituzionale degli Usa, stato federale, a differenza dell’Italia. Esposito ha ricordato che la Costituzione parla di Presidenti delle Giunte delle Regioni e aggiungo che la loro elezione diretta non cambia la sostanza della funzione che svolgono. Non a caso l’articolo 121 della Costituzione afferma, ad esempio, che il Presidente dirige le funzioni amministrative delegate dallo Stato alla Regione conformandosi alle istruzioni del Governo della Repubblica. Inoltre i poteri sostitutivi sono attribuiti dall’articolo 120 al Governo, quando lo richiedono l’incolumità e la sicurezza pubblica e sono vietati provvedimenti che ostacolano la libera circolazione delle persone e delle cose. Questi concetti sono il contrario di quanto abbiamo potuto ascoltare, in diverse occasioni, da alcuni Presidenti.
In troppe occasioni è risultato evidente che la pandemia è stata vista da alcune Regioni ... Continua a leggere...
(articolo di Alfiero Grandi su www.jobsnews 09/05/20)
La sentenza della Corte costituzionale tedesca ha messo in evidenza – paradossalmente – problemi politici. Il primo è che la Corte costituzionale di uno stato dell’Unione non riconosce come unica sede di giudizio per decisioni e materie europee la Corte Europea, o almeno non completamente e arriva a chiedere perentoriamente alla BCE, istituzione europea, di giustificare entro tre mesi le sue azioni di interventi di politica monetaria minacciando il divieto alle sedi tedesche, in particolare alla Bundesbank, di contribuire a queste azioni a livello europeo e intima al parlamento e al governo tedesco di pronunciarsi su tutta la materia. Forse per questo il Ministro delle Finanze ha preannunciato che il Bundestag sarà chiamato a pronunciarsi sulle misure anticrisi. Questo intervento a gamba tesa della Corte tedesca, se diventasse realtà, metterebbe in discussione un principio fondamentale degli accordi sovranazionali in Europa e cioè la non possibilità per le Corti costituzionali dei singoli paesi di invadere lo spazio europeo, essendo chiaro che se il cattivo esempio venisse dalla Germania non si capisce perchè dovrebbero rinunciare a dire la loro le altre Corti costituzionali nazionali, con la conseguenza che il processo di integrazione si avvierebbe sul viale del tramonto, apparentemente non per una scelta politica.
Il secondo è che la Corte tedesca, a differenza di quella italiana, si pronuncia su istanza di singoli e di associazioni. Da noi questo non è possibile... Continua a leggere...
(articolo di Alfiero Grandi su www.jobsnews 16/05/20)
Il Decreto Legge per il rilancio dell’economia, dopo la gravissima crisi occupazionale, sociale ed economica provocata dalla pandemia da Covid, è stato approvato dal Consiglio dei Ministri ma non è stato ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Questo vuol dire che il testo potrebbe subire ancora qualche variazione perchè è ora sottoposto alla verifica dei conti della Ragioneria Generale e l’entrata in vigore delle norme arriverà dopo la pubblicazione che arriverà solo tra qualche giorno perchè anche la Presidenza della Repubblica esaminerà il testo prima di firmarlo. Del resto la mole del provvedimento, senza dubbio ambiziosa, ha bisogno di una rilettura. Sarebbe incomprensibile, ad esempio, che non venisse confermato con chiarezza l’impegno preso da tempo di riconoscere al personale medico, infermieristico e ausiliario un contributo economico straordinario. Non una compensazione ma almeno un riconoscimento per l’impegno eccezionale. E’ il minimo dopo l’impegno allo spasimo del personale per salvare la vita alle persone, sottoponendosi a ritmi di lavoro inauditi, a pericoli e – purtroppo – a conseguenze in morti e danni alla salute dei medici e degli infermieri che sono un prezzo troppo alto.
Il testo del decreto legge che conosciamo insiste sulla prospettiva di un rilancio e sulle iniziative conseguenti.
Tuttavia molte misure sono inevitabilmente volte a sostenere settori della società che non sono in grado di assorbire i contraccolpi della crisi... Continua a leggere...
(articolo di Alfiero Grandi su www.jobsnews 23/05/20)
La pandemia è ancora tra noi, seppure con minore virulenza, ora è indispensabile concentrarsi sul superamento delle drammatiche difficoltà occupazionali ed economiche. Il governo è finalmente riuscito a pubblicare la versione finale del decreto legge che allunga i tempi degli interventi di sostegno al reddito, li allarga e li completa, punta al sostegno del sistema economico e occupazionale che più ha subito i contraccolpi della chiusura delle attività per oltre due mesi sia con prestiti che con interventi a fondo perduto. Occorre fare presto, i provvedimenti attuativi sono tanti. L’odore dei quattrini messi a disposizione dai vari provvedimenti e la prospettiva di ulteriori interventi per sostenere ulteriori interventi green ed innovativi con il sostegno dell’Europa ha attratto chi è da sempre attento agli interventi pubblici con l’obiettivo di trovare buone occasioni per guadagnarci. Un conto è chi è in ginocchio e ha bisogno di sostegno, altro è chi cerca di rafforzare la sua situazione senza averne bisogno in senso stretto. È partita FCA Italy chiedendo un prestito garantito dallo Stato di 6.3 miliardi di euro e subito dietro si sono già accodati altri soggetti finanziari e industriali con l’obiettivo di conquistare parte dei fondi stanziati con il decreto legge rilancio Italia, titolo un poco enfatico ma per alcuni particolarmente promettente... Continua a leggere...
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