Referendum, occasione contro l'astensionismo
Referendum, occasione contro l'astensionismo
Lettera di Alfiero Grandi al direttore de Il Manifesto (9 gennaio 2025)
Caro direttore, i referendum abrogativi su cui si pronuncerà a breve la Corte costituzionale possono essere un importante antidoto contro l'astensionismo.
Sull'autonomia regionale differenziata la Cassazione (12/12/24) si è espressa per l’ammissibilità del referendum abrogativo, ma non tutti hanno letto argomentazioni e conclusioni che un collegio di 25 magistrati e funzionari della Cassazione ha condiviso.
Il collegio chiarisce che è suo compito valutare se sono state introdotte nella legge Calderoli modifiche tali da precludere la consultazione popolare e il giudizio conclusivo è che questo non è avvenuto e il referendum si può fare. Questo giudizio tiene già conto delle censure e delle riscritture imposte dalla sentenza 192/24 della Corte costituzionale.
Va sottolineato che la Cassazione nella sentenza descrive direttamente il quesito per il referendum completamente abrogativo:
“Volete voi che sia abrogata la legge 26 giugno 2024 n°86, Disposizioni per l’attuazione dell’autonomia regionale differenziata delle Regioni a statuto ordinario ai sensi dell’articolo 116 terzo comma della Costituzione come risultante a seguito della sentenza della Corte costituzionale n. 192/2024?”
Confermando così che senza la cancellazione per via referendaria la legge Calderoli, pur modificata dalla Consulta, continuerebbe ad esistere.
A questo punto la Corte costituzionale deve decidere conclusivamente sull’ammissione del referendum interamente abrogativo sull’autonomia regionale differenziata, tenendo conto che con la sentenza 192 del dicembre scorso ha già chiarito che nessuna interpretazione legislativa degli articoli 116 c.3 e 117 della Costituzione è possibile in contraddizione con i principi fondamentali della Carta costituzionale e in particolare che l’Italia è una e indivisibile, che i diritti garantiti ai cittadini debbono essere gli stessi senza distinzione di regione o altro, che eventuali devoluzioni alle regioni non possono riguardare alcune materie indisponibili come l’istruzione e comunque non intere materie ma solo funzioni, motivate con ragioni di specificità regionale.
Il referendum abrogativo può essere non solo l’occasione per cancellare la legge Calderoli ma un importante antidoto contro l’astensionismo.
La Corte di Cassazione ha riconosciuto che la legge, pur censurata e corretta, è in vigore ed è legittimo che dopo avere raccolto 1.291.488 firme elettrici ed elettori vengano chiamati ad esprimersi direttamente su una legge che potrebbe preludere alla rottura dell’unità nazionale e all’introduzione di gabbie regionali dei diritti costituzionali, come in parte sta accadendo per la sanità, basta pensare al diritto all’interruzione della gravidanza - ormai differenziata tra regioni - quando la donna nei casi previsti dalla legge arriva a questa difficile decisione.
Certo, non sarà facile raggiungere il quorum del 50% più 1 , requisito indispensabile per l’efficacia, ma un referendum è un’occasione diversa da qualunque altra elezione perché consegna direttamente ai cittadini la possibilità di decidere, con una semplice domanda: vuoi cancellare questa legge oppure no ? Chi vota decide !
Occorre avere fiducia nell’elettorato. La vittoria dei si nei referendum sarebbe un monito anche per quanti vorrebbero intervenire su altre materie su cui ci sono stati referendum abrogativi che hanno cancellato norme che ora si cerca di reintrodurre: acqua, nucleare, ecc.
Nella maggioranza e nel governo circola la tentazione furbesca di invitare a non votare (Zaia lo ha detto esplicitamente) ma questo aprirebbe una contraddizione evidente in una maggioranza che vorrebbe fare eleggere direttamente il Presidente del consiglio.
Per la Costituzione il voto è un dovere civico, ma non basta, occorre convincere che votare è importante. I cittadini debbono essere certi che il loro voto conta. Il referendum è una straordinaria occasione per contrastare l’assenteismo dal voto, perché gli elettori decidono direttamente e questo comporta una discussione di massa. Il significato del referendum sulla legge Calderoli va oltre il merito perchè nella stessa occasione si voterà sui diritti di chi lavora e sulla riduzione dei tempi per la cittadinanza.
Il referendum è una straordinaria occasione di partecipazione e consente alla società (associazioni, persone, ecc.) di esercitare un protagonismo diretto ed è proprio questo il mondo che deve mobilitarsi e può convincere elettrici ed elettori dello schieramento di maggioranza e aree di astensionismo a votare per l’abrogazione della Calderoli, convincendole a non disertare il voto.
Nessun commento trovato.
Trattamento dei datiInformativa art. 13 D.lgs. 196/2003Desideriamo informarla che il D.lgs. n. 196/2003 prevede la tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali. Secondo la normativa indicata, tale trattamento sarą improntato ai principi di correttezza, liceitą e trasparenza e di tutela della Sua riservatezza e dei Suoi diritti. Ai sensi dell'art. 13 del D.lgs. n.196/2003, Le forniamo, quindi, le seguenti informazioni: - I dati da Lei forniti verranno trattati esclusivamente per finalitą concernenti l'attivitą informativa di questo spazio
- Il conferimento dei dati č facoltativo e l'eventuale rifiuto a fornire tali dati non ha alcuna conseguenza.
- I dati da Lei forniti non saranno oggetto di diffusione se non quelli specifici di questo sito web.
Disclaimer L'indirizzo IP del mittente viene registrato, in ogni caso si raccomanda la buona educazione.
|