Gli attacchi contro la cgil indeboliscono la lotta al terrorismo
Mentre l'on Fini si è comportato correttamente l'on Mantovano si unisce al coro di quanti non sanno resistere alla tentazione di attaccare la CGIL. E' veramente incredibile che in questi giorni sia montato un attacco alla CGIL e al sindacato che da decenni sono un autentico baluardo contro il terrorismo e la violenza. La democrazia italiana non sarebbe quella che è oggi senza il contributo determinante del sindacato, di tutti i sindacati di qualche peso, nella lotta per isolare e battere il terrorismo. Quando furono arrestati Lioce e altri terroristi il Governo dell'epoca alimentò la tesi che il terrorismo era stato sconfitto. Ora sappiamo che non è così. Chiedo a Mantovano se questo non lo faccia riflettere sulla sua categoria di culpa in vigilando. Eppure sarebbe un errore fare una polemica retrospettiva, quando l'obiettivo principale dovrebbe essere per tutti , come fu in passato, unire le forze contro il terrorismo. I terroristi. Come dimostrano le testimonianze, i terroristi erano camuffati. Del resto una delle regole del terrorismo clandestino è di camuffarsi, confondersi nella normalità. Ora che gli infiltrati sono stati scoperti il sindacato, e quindi anche la cgil, possono sviluppare la loro iniziativa di isolamento politico e morale e del resto hanno già iniziato a farlo. Così non c'è alcun rapporto tra il terrorismo e le lotte sociali, anche le più forti , perchè il terrorismo richiede un salto di qualità. Del resto lo confermano le posizioni degli arrestati che erano camuffate e moderate. In ogni caso la Cgil ha un dna democratico al di sopra di ogni sospetto e anzi è un punto di forza, come tutto il sindacato, contro il terrorismo. Attacarla ingiustamente o peggio cercare di indebolirla per ragioni strumentali è un errore gravissimo. Senza il ruolo che solo il sindacato può svolgere nel mondo del lavoro e nella società la lotta della democrazia contro il terrorismo sarebbe molto più debole.
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