Condono per capitali portati all’estero, e non solo, è una vergogna
La Camera ha approvato un testo di legge che riduce le sanzioni pecuniarie e le pene per coloro che hanno esportato capitali all’estero illegalmente e poi non contenta ha esteso questa benevolenza anche a quanti, commettendo gli stessi reati, hanno tenuto i quattrini in Italia, cioè gli evasori fiscali.
E’ curioso che ora solo il Senato, che il Governo vorrebbe sostanzialmente eliminare, possa bloccare o almeno modificare radicalmente questo provvedimento per evitare un nuovo condono.
E’ ancora più incredibile che il termine per i vantaggi previsti dalla nuova legge sia stato portato al 30 settembre 2014, praticamente ad evasione ancora calda. Non si è ancora spenta l’eco di una ripresa della fuga dei capitali dall’Italia che subito è stato offerto un trattamento di favore ai responsabili fino a qualche settimana fa.
Il tempo di accertamento dell’evasione fiscale è un altro regalo importante. Vige il raddoppio dei tempi di prescrizione per reati fiscali come l’esportazione illegale di capitali, ma con questa legge il termine viene dimezzato e quindi si pagheranno le tasse su 5 anni anziché su 10 perché gli altri non saranno più perseguibili. Un vantaggio non da poco.
Governo e maggioranza dei deputati continuano a dire che non è un condono perché non è anonimo e non fa sconti sulle tasse evase, cosa in realtà non sempre vera.
L’impegno maggiore del Governo e della maggioranza che ha approvato questo provvedimento è infatti dimostrare che questa legge non è un condono, temendo una reazione dell’opinione pubblica. Se con questo si vuole dire che Tremonti aveva prodotto porcherie peggiori, con condoni superscontati e per di più anonimi, si dice il vero. Ciò non toglie che andrebbero evitate non solo le porcherie ma anche le porcherie parziali, perché i condoni possono essere, come in questo caso, nominativi e con sconti minori ma restano sempre tali nella sostanza, tanto è vero che vengono ridotte in modo significativo le pene per gli evasori, naturalmente non mancano le grida manzoniane sul futuro, minacciando sfracelli per il futuro.
Tutta la proposta di legge è costruita in modo da confermare una verità già nota ma finora negata e cioè che per portare capitali all’estero, o per nasconderli al fisco in Italia, occorre commettere reati fiscali, anche rilevanti. Se lo sconto avviene sulle pene siamo nel classico condono penale, del resto basta ridurre la pena massima e anche la prescrizione viene accelerata.
Esempi: dichiarazione fraudolenta, uso di fatture false o loro mancata emissione, mancato versamento di trattenute certificate, che potrebbe essere avvenuto a danno di dipendenti, omesso versamento di Iva, tutti questi reati sono depenalizzati.
Le sanzioni pecuniarie sono previste in una percentuale del minimo, con forti sconti dal 25 % al 50 %, in alcuni casi anche di più.
Per questo si tratta di un condono. Se poi la somma evasa è inferiore a 2 milioni di euro gli interessi di rendimento sul capitale vengono calcolati al 5 % annuo con una benevola aliquota fiscale del 27 %, molto meno del 45 % che il soggetto avrebbe probabilmente dovuto pagare sul reddito reale.
Anche questo non è condono fiscale ?
La cortina fumogena che vuole tentare di dimostrare che non è un condono serve solo a nascondere la verità, come ha correttamente titolato il Giornale di Berlusconi: cade un altro tabù della sinistra, questo perché la destra non ha timore di chiamarlo con il suo nome: condono.
Questa legge introduce il reato di autoriciclaggio in Italia. Potrebbe essere una buona notizia se non fosse che questo reato vale anch’esso solo per il futuro, dopo che il condono avrà ripulito condotte decise con tutta calma fino al 30 settembre 2015 e che non saranno punibili condotte che usano il denaro per godimento personale, ad esempio acquistando barche, auto, o giocando al casinò, o altro. La definizione del godimento personale inserita nel testo approvato dalla Camera è semplicemente una follia, che per di più potrebbe avere conseguenze imprevedibili.
Non mancano nel testo previsioni di pene durissime per coloro che non aderiranno spontaneamente alla “voluntary disclosure”. L’inglese non deve impressionare perchè il condono qualcuno deve pur chiederlo e quindi deve essere una richiesta volontaria.
Gli sfracelli promessi dalla proposta di legge naturalmente valgono solo fuori e dopo il condono.
E’ sperabile che ci sia un ripensamento del Governo e del parlamento. Se non ci sarà si scriverà un brutto capitolo fiscale in Italia e per di più l’amministrazione dello Stato sarà tutta impegnata a gestire questo condono e quindi distratta forzatamente dai suoi compiti di perseguire gli evasori e gli esportatori illegali di capitali, come è sempre accaduto in passato, non a caso è prevista l’assunzione di nuovo personale per le Agenzie fiscali.
Nota conclusiva: è un disastro che in questa fase nel nostro paese non ci sia un’opposizione degna di questo nome, dotata della forza necessaria per esercitare un controllo sugli atti del governo e un confronto serrato in parlamento. L’unica opposizione, si fa per dire, è la destra che però è da sempre protagonista di provvedimenti come questo, in passato era la sinistra a cercare di impedirli.
Per questo possono passare provvedimenti pessimi come questo, che sarebbero già legge dello Stato se la riforma costituzionale proposta dal Governo fosse già in vigore, perché il voto della Camera sarebbe l’unico a decidere.
Alfiero Grandi
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