Immagine  
"
Vedi di non chiamare intelligenti solo quelli che la pensano come te

Ugo Ojetti
"
 
.:: Home Page : Articoli
Il governo Renzi ha sbagliato obiettivo e percorso e lo sviluppo non decolla
.:: Alfiero Grandi Pubblicato in data:  20/10/2014  14:38:28, in Politica, letto 1180 volte
L’aspetto curioso ed inquietante della situazione è che sia mettere in discussione seriamente la politica di austerità dell’Europa, che tuttora è dominanante, sia limitare l’iniziativa per tentare di ottenere qualche miliardo di margine, sempre premettendo dichiarazioni impegnative sul rispetto del 3 % da parte dell’Italia, cambia poco agli occhi dei mercati e delle “signorie” che decidono quando è il momento del pollice verso e quindi puntano su un aumento dello spread. La convinzione che bastasse attaccare l’articolo 18, aumentare la precarietà attraverso il tempo determinato, mettere nell’angolo i sindacati per tenere a bada i mercati finanziari e ammorbidire le risposte dei conservatori europei è semplicemnete destituita di fondamento. Del resto la Grecia ha provato a convincere i mercati che la cura da cavallo subita l’ha già messa nelle condizioni migliori per togliersi di dosso l’ipoteca della troika, ma si è trovata immediatamente sotto attacco, al punto da fare fibrillare anche altri paesi europei. I mercati sanno benissimo che ciò che fa la differenza è la ripresa economica perchè solo così il debito pubblico può essere garantito, e ripagato, mentre purtroppo l’Italia è in recessione da anni e non si vede la famosa luce in fondo al tunnel di montiana memoria. Anzi il nuovo Def e la legge di stabilità sanciscono con i numeri che il 2015 sarà un anno di non crescita, se va bene un modesto più 0,5%. Le misure per rendere ancora più precario e flessibile il mercato del lavoro non solo non bastano mai - c’è sempre una precarietà in più da introdurre - ma semplicemente non creano un solo nuovo occupato perché, come ricordano tutti quelli che se ne intendono, le imprese assumono se hanno qualcosa da produrre in più, se hanno la percezione di una crescita e oggi purtroppo non l’hanno. Il governo Renzi ha sbagliato obiettivo e percorso. Portare ai conservatori europei e ai mercati lo scalpo dell’articolo 18 non porterà particolari vantaggi alla ripresa dell’Italia, mentre ai lavoratori darà certamente meno diritti e probabilmente avrà semmai un effetto depressivo sui redditi da lavoro. Confindustria non può che ringraziare per la cortesia. Inoltre offrire alle imprese incentivi non finalizzati, non condizionati, anche se volti a ridurre il costo del alvoro, non porterà nuova occupazione, ma farà solo aumentare i profitti, senza la garanzia che verranno reinvestiti. Così la conferma degli 80 euro in busta paga non porterà una ripresa della domanda interna perché contemporaneamente c’è il blocco del rinnovo dei contratti e i tagli alle regioni e agli entilocali porteranno o a tasse locali in più o a tagli dei servizi. Così è una partita di giro all’interno del mondo del lavoro: alcuni guadagnano, altri perdono il saldo è zero. Anche le assunzioni dei precari della scuola dal settembre 2015 vengono finanziate dal mancato rinnovo del contratto del settore. Con misure di questo tipo lo sviluppo non decolla, del resto lo ammette anche il governo che infatti non prevede una svolta nel 2015. Eppure l’unico vero argomento per tenere a bada i mercati finanziari e dare una risposta credibile all’Europa è proprio dimostrare che lo sviluppo in Italia riprenderà e che l’occupazione crescerà e per farlo - piaccia o non piaccia - occorre sforare i parametri, come sta tentando di fare la Francia, forzando le regole dell’austerità. Anziché distinguersi dalla Francia sostenendo che ha ragione ma l’Italia rispetterà comunque il 3% era necessario mettere insieme un fronte antiausterità, invece purtroppo prima Monti (noi non siamo la Grecia) ora Renzi (rispetteremo il 3 %) non hanno trovato di meglio che distinguersi, sperando forse nella benevolenza della Germania, che invece procede sulla sua linea che rischia di portare al suicidio l’euro e l’Europa. In altre parole, se si vuole fare un’altra politica occorre assumersene la responsabilità, promuovere le alleanze necessarie per avere la forza necessaria. Prodi ne parlò apertamente qualche tempo fa, senza essere ascoltato. Renzi ha asbagliato a cambiare linea passando dal cambiare verso all’Europa all’accettazione del 3 % come un vincolo da non superare. Affermare che il 3% è un errore e poi dichiarare che verrà rispettato non è solo una contraddizione in termini ma un errore grave che porterà l’Italia a navigare sul fondo della crisi, senza riuscire a dare il colpo d’ala necessario, come del resto sarà il risultato di questa legge di stabilità, e che per di più porterà conseguenze sul nostro paese senza nemmeno avere fatto una seria battaglia per giustificarle. In altre parole con i giochi di parole si possono forse imbonire gli elettori per un periodo ma non si inganna chi se ne intende e i liberisti europei non sono stupidi, sbagliano, portano avanti una linea di destra, socialmente iniqua, ma non sono stupidi. Certo lascieranno qualche margine finanziario di poco conto che verrà rivenduto in Italia come un grande successo, riprometteranno i 300 miliardi di investimenti di Juncker, contro i 4500 miliardi veri spesi per sostenere le banche e i mercati finanziari in Europa, ma la sostanza non cambierà. L’Italia se vuole farcela, evitando tra un anno o due di dover ristrutturare forzatamente il debito pubblico - come la Grecia - deve fare una grande redistribuzione della ricchezza e dei redditi, in altre parole la ripresa deve pagarla chi i soldi li ha. Non c’è alternativa. Quindi il governo Renzi sta sbagliando perché non riuscirà a mantenere le promesse e anzi rischia di contribuire a rendere l’Italia più debole all’appuntamento di qui a qualche tempo. Un’alternativa è rimettere in discussione i trattati, a partire dal Fiscal compact, riscrivere l’articolo 81 della Costituzione sul pareggio di bilancio, proporre di rendere la Bce simile alla Federal reserve nei compiti e nella possibilità di finanziare il debito degli stati in difficoltà, almeno sopra il 60 %. Un’alternativa è rilanciare la concertazione con imprese e sindacati per realizzare un programma di sviluppo industriale e di investimenti pubblici, ormai all’insignificante 2%, per modernizzare il paese, in questo sì prendendo spunto da altri paesi come la Germania. In sostanza si tratterebbe di decidere quale ruolo l’Italia vuole avere nella divisione internazionale del lavoro oggi, naturalmente mantenendo ben fermo l’orizzonte europeo, ma di un’Europa diversa da quella che prima ha portato alla crisi e ora, non appagata dai disastri che ha contribuito a creare, vorrebbe anche guidare l’uscita dalla crisi. Altrimenti la svalutazione del lavoro, via di fuga del capitalismo italiano, proseguirà e la svalutazione dell’Italia ne conseguirà inevitabilmente, le cosiddette classi dominanti farebbero bene a ricordarselo. Alfiero Grandi
Articolo Articolo  Storico Storico Stampa Stampa
 
Nessun commento trovato.

Testo (max 2000 caratteri)
Nome
eMail



Scrivi i caratteri che leggi nell'immagine, rispettando le maiuscole


Trattamento dei dati
Informativa art. 13 D.lgs. 196/2003Desideriamo informarla che il D.lgs. n. 196/2003 prevede la tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali. Secondo la normativa indicata, tale trattamento sarā improntato ai principi di correttezza, liceitā e trasparenza e di tutela della Sua riservatezza e dei Suoi diritti. Ai sensi dell'art. 13 del D.lgs. n.196/2003, Le forniamo, quindi, le seguenti informazioni:

    • I dati da Lei forniti verranno trattati esclusivamente per finalitā concernenti l'attivitā informativa di questo spazio
    • Il conferimento dei dati č facoltativo e l'eventuale rifiuto a fornire tali dati non ha alcuna conseguenza.
    • I dati da Lei forniti non saranno oggetto di diffusione se non quelli specifici di questo sito web.
Disclaimer
L'indirizzo IP del mittente viene registrato, in ogni caso si raccomanda la buona educazione.
Iscriviti alla newsletter
 

Cerca per parole chiave
 



Titolo
Ambiente (1)
Atti Ufficiali (2)
Avvisi (3)
Avvisi ai lettori blog (3)
Bologna (3)
Catasto (36)
Contributi al Blog (1)
Diritti (4)
Economia (64)
Energia e ambiente (1)
Finanza (23)
Finanziaria (10)
Fisco (27)
generale (3)
Internazionale (2)
Interviste (12)
Lavoro (32)
Ministero delle Finanze (10)
Nucleare (58)
Ogm (1)
Omeopatia (2)
Pace (1)
Politica (431)
Pubblicazioni (13)
Sondaggio (1)
Tobin tax (12)
Trentin (1)
Welfare (7)

Catalogati per mese:
Agosto 2005
Settembre 2005
Ottobre 2005
Novembre 2005
Dicembre 2005
Gennaio 2006
Febbraio 2006
Marzo 2006
Aprile 2006
Maggio 2006
Giugno 2006
Luglio 2006
Agosto 2006
Settembre 2006
Ottobre 2006
Novembre 2006
Dicembre 2006
Gennaio 2007
Febbraio 2007
Marzo 2007
Aprile 2007
Maggio 2007
Giugno 2007
Luglio 2007
Agosto 2007
Settembre 2007
Ottobre 2007
Novembre 2007
Dicembre 2007
Gennaio 2008
Febbraio 2008
Marzo 2008
Aprile 2008
Maggio 2008
Giugno 2008
Luglio 2008
Agosto 2008
Settembre 2008
Ottobre 2008
Novembre 2008
Dicembre 2008
Gennaio 2009
Febbraio 2009
Marzo 2009
Aprile 2009
Maggio 2009
Giugno 2009
Luglio 2009
Agosto 2009
Settembre 2009
Ottobre 2009
Novembre 2009
Dicembre 2009
Gennaio 2010
Febbraio 2010
Marzo 2010
Aprile 2010
Maggio 2010
Giugno 2010
Luglio 2010
Agosto 2010
Settembre 2010
Ottobre 2010
Novembre 2010
Dicembre 2010
Gennaio 2011
Febbraio 2011
Marzo 2011
Aprile 2011
Maggio 2011
Giugno 2011
Luglio 2011
Agosto 2011
Settembre 2011
Ottobre 2011
Novembre 2011
Dicembre 2011
Gennaio 2012
Febbraio 2012
Marzo 2012
Aprile 2012
Maggio 2012
Giugno 2012
Luglio 2012
Agosto 2012
Settembre 2012
Ottobre 2012
Novembre 2012
Dicembre 2012
Gennaio 2013
Febbraio 2013
Marzo 2013
Aprile 2013
Maggio 2013
Giugno 2013
Luglio 2013
Agosto 2013
Settembre 2013
Ottobre 2013
Novembre 2013
Dicembre 2013
Gennaio 2014
Febbraio 2014
Marzo 2014
Aprile 2014
Maggio 2014
Giugno 2014
Luglio 2014
Agosto 2014
Settembre 2014
Ottobre 2014
Novembre 2014
Dicembre 2014
Gennaio 2015
Febbraio 2015
Marzo 2015
Aprile 2015
Maggio 2015
Giugno 2015
Luglio 2015
Agosto 2015
Settembre 2015
Ottobre 2015
Novembre 2015
Dicembre 2015
Gennaio 2016
Febbraio 2016
Marzo 2016
Aprile 2016
Maggio 2016
Giugno 2016
Luglio 2016
Agosto 2016
Settembre 2016
Ottobre 2016
Novembre 2016
Dicembre 2016
Gennaio 2017
Febbraio 2017
Marzo 2017
Aprile 2017
Maggio 2017
Giugno 2017
Luglio 2017
Agosto 2017
Settembre 2017
Ottobre 2017
Novembre 2017
Dicembre 2017
Gennaio 2018
Febbraio 2018
Marzo 2018
Aprile 2018
Maggio 2018
Giugno 2018
Luglio 2018
Agosto 2018
Settembre 2018
Ottobre 2018
Novembre 2018
Dicembre 2018
Gennaio 2019
Febbraio 2019
Marzo 2019
Aprile 2019
Maggio 2019
Giugno 2019
Luglio 2019
Agosto 2019
Settembre 2019
Ottobre 2019
Novembre 2019
Dicembre 2019
Gennaio 2020
Febbraio 2020
Marzo 2020
Aprile 2020
Maggio 2020
Giugno 2020
Luglio 2020
Agosto 2020
Settembre 2020
Ottobre 2020
Novembre 2020
Dicembre 2020
Gennaio 2021
Febbraio 2021
Marzo 2021
Aprile 2021
Maggio 2021
Giugno 2021
Luglio 2021
Agosto 2021
Settembre 2021
Ottobre 2021
Novembre 2021
Dicembre 2021
Gennaio 2022
Febbraio 2022
Marzo 2022
Aprile 2022
Maggio 2022
Giugno 2022
Luglio 2022
Agosto 2022
Settembre 2022
Ottobre 2022
Novembre 2022
Dicembre 2022
Gennaio 2023
Febbraio 2023
Marzo 2023
Aprile 2023
Maggio 2023
Giugno 2023
Luglio 2023
Agosto 2023
Settembre 2023
Ottobre 2023
Novembre 2023
Dicembre 2023
Gennaio 2024
Febbraio 2024
Marzo 2024
Aprile 2024
Maggio 2024
Giugno 2024
Luglio 2024
Agosto 2024
Settembre 2024
Ottobre 2024

Ultimi commenti:
Dal 25 Febbraio che si chiede ...
15/05/2022  20:32:40
.:: CARLO
Cara Maria Luisa, in senso str...
04/05/2021  20:03:02
.:: Alfiero Grandi
On. Alfiero, faccio parte del ...
07/03/2021  14:17:38
.:: Maria Luisa Paroni
Sono stata la tua segretaria a...
29/01/2021  12:20:37
.:: sonia leandri
Ci sono dei Compagni che non d...
22/01/2021  23:28:35
.:: Angelo Gentilini



Titolo



Ci sono 452 persone collegate