Riforma della legge elettorale. Occasione per accelerare l'unitā a sinistra
Il Presidente della Camera Fausto Bertinotti ha ragione: la sinistra verde e rossa deve procedere verso un obiettivo di unità senza perdere tempo. Non l'unità della sinistra radicale, come malignamente si cerca di dipingerla, ma l'unità delle componenti politiche, dei filoni di pensiero che rappresentano le parti, che divise rischiano l'emarginazione politica mentre insieme possono costituire una nuova identità e offrire un futuro rinnovato e importante alla sinistra. La scelta di dare vita al Partito Democratico resta lontana dal nostro orizzonte e non possono che essere confermate le critiche a questa prospettiva che, per quanto riguarda sinistra democratica, hanno portato a fare un'altra e ben diversa scelta politica. Quindi, nessun ripensamento sulle scelte fatte e, pur senza le asprezze tipiche di altre precedenti divisioni, resta confermato che la prospettiva di Sinistra Democratica è quella di contribuire ad unire le culture fondamentali della sinistra attuale, guardando alle sfide del futuro, al XXI secolo. Tuttavia, sarebbe un errore non cogliere una novità oggettiva che sta di fronte a noi. Mi riferisco alla nuova posizione di Veltroni in materia di legge elettorale. Veltroni "scopre" il sistema elettorale tedesco che diventa ora una base di discussione e di confronto con un peso, quindi, certamente maggiore che in passato. Potremmo limitarci ad essere appagati di un tardivo riconoscimento, visto che la nostra posizione è sempre stata favorevole ad adottare il sistema elettorale tedesco come la base per la riforma elettorale che, in Italia, deve sostituire l'orrido porcellum in vigore. Tuttavia, c'è un'evidente diversità tra la fase del confronto politico e l'avvio, probabilmente concreto, della riforma elettorale. Se, come è auspicabile, la riforma elettorale si farà, ne discendono conseguenze impegnative per la sinistra tutta e in particolare l'esigenza di accelerare, anche per questa ragione, il percorso unitario. Il sistema elettorale tedesco implica una soglia di sbarramento e non si può prendere solo quello che conviene. E' del tutto evidente che anche una nuova legge elettorale, sulla falsariga tedesca, impone processi di aggregazione. Nè si può accettare che ci si trinceri in posizioni conservatrici solo per difendere il proprio "particulare". Un processo di concentrazione delle forze politiche è ormai in moto e corrisponde ad un'esigenza molto sentita non solo da chi sostiene il partito democratico ma anche da chi vorrebbe dalla sinistra tutta uno scatto politico all'altezza della sfida in campo. Il maggioritario in vigore, per una curiosa eterogenesi dei fini, ha prodotto frammentazione politica crescente ed è chiaro che occorre una svolta. Ora che in campo c'è una proposta della sinistra occorre avere coraggio e trarne fino in fondo le conseguenze. Anche da questo versante viene una spinta all'unità, altrimenti il destino è di essere se non spazzati via quanto meno di diventare ininfluenti, e quando si è ininfluenti.... Aggiungo che la richiesta di produrre unità e quindi maggiore forza a sinistra è anche una conseguenza della manifestazione del 20 ottobre, sia di chi c'era che di chi non c'era. Semmai dobbiamo scuoterci di dosso una malevola etichettatura e chiarire che la sinistra futura non può che essere il coagulo dell'ambientalismo, del lavorismo, del pacifismo e del femminismo. Se la sfida della soglia di sbarramento da superare aiuta in questa direzione, ben venga il sistema tedesco. La risposta alla soglia di sbarramento non può essere certo il NO, ma bisogna mettere in campo la capacità di superarla, contribuendo a superare la frammentazione e diventando così un interlocutore forte con cui anche il partito democratico dovrà volente o nolente fare i conti e forse tale da obbligarlo a scegliere l'alleanza a sinistra. L'alleanza tra partito democratico e sinistra verde e rossa è del tutto possibile anche in futuro, non tanto come eredità dell'oggi ma semmai come scelta per il futuro, resa possibile anche dall'accettazione della sfida di un nuovo sistema elettorale con soglia di sbarramento come presupposto di una nuova fase politica che riguarda anche la sinistra e il suo urgente e necessario percorso unitario.
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