Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Così il lavoro, i suoi drammatici problemi, la memoria delle faticose conquiste nel corso dei decenni, la scarsità di lavoro disponibile sono via via spariti dall'attenzione, con alcune eccezioni.
La considerazione sociale del lavoro è crollata con il peggioramento del potere contrattuale e delle condizioni di lavoro della maggioranza dei lavoratori.
Non solo in Italia, dove pure è esistito un movimento sindacale forte e combattivo, ma nel mondo perchè la pressione della globalizzazione neoliberista ha spinto verso il basso il lavoro. Come ha detto con arroganza il finanziere Buffet: la lotta di classe l'abbiamo vinta noi.
Per questo può essere importante una giornata come il 1° maggio: per riflettere, discutere, organizzare una risposta politica e sociale, per risalire la china... Continua a leggere...
L'ansia da elezioni spinge la Lega a insistere con forza sull'autonomia differenziata.
Non deve trarre in inganno l'apparente fase di impasse, l'obiettivo dichiarato della Lega è di riavviare la procedura dell'autonomia differenziata ad ogni costo. Purtroppo l'esperienza ci dice che le resistenze del M5Stelle non hanno retto fino in fondo, almeno finora, di fronte agli assalti della Lega.
Per questo è necessario far comprendere più e meglio la posta in gioco sull'autonomia differenziata, cioè sulla possibilità per le Regioni di ottenere anche poteri dello Stato su materie come sanità, istruzione, ambiente, previdenza e naturalmente anche maggiori risorse a disposizione... Continua a leggere...
Salvini è un pericolo per la nostra Costituzione
Guardare in faccia la realtà, comprenderla, reagire all'altezza delle sfide è una regola aurea, purtroppo ora largamente in disuso a sinistra.
Dalla Basilicata, come dalle altre regioni in cui si è votato prima, emerge un dato evidente, si tratta della crescita della Lega. In alcuni casi neppure si era presentata, eppure ha raggiunto risultati importanti, molto più alti di quelli delle politiche del 4 marzo. La Lega è un pericolo evidente per le strizzate d'occhio al fascismo, per atteggiamenti di prepotenza evidenti, per i flirt spregiudicati con posizioni apertamente reazionarie sui diritti civili... Continua a leggere...
La Costituzione è di nuovo sotto tiro, per ragioni di sostanza e per le proposte di modificarne il testo. Che si tratti di modifiche puntuali a singoli aspetti è pura propaganda, smentita anche dalla coincidenza dei tempi delle modifiche. Tante singole modifiche fanno una linea politica e quello che ne risulta è preoccupante.
Non si tratta solo di qualche ritorno di fiamma contro la vittoria del No nel referendum costituzionale del 2016, di cui si è fatto interprete – purtroppo – Zingaretti all’assemblea nazionale del Pd del 17 marzo scorso. Fino ad allora era stata la vulgata renziana ad attribuire i guai dell’Italia alla vittoria del No, senza alcun riguardo al fatto che al referendum costituzionale si è arrivati perchè era stata voluta dal governo con tutti i mezzi quella “deformazione” della Costituzione... Continua a leggere...
Abbiamo guardato con interesse al cambiamento di Zingaretti, soprattutto di fronte alla forte partecipazione alle primarie. Purtroppo domenica siamo rimasti delusi dalle parole di Zingaretti sul referendum costituzionale... Continua a leggere...
articolo pubblicato da Il Fatto Quotidiano
di Alfiero Grandi | 12 Marzo 2019
Tanti hanno partecipato alle primarie sperando di aiutare la ricostruzione di una posizione di sinistra, diroccata da Renzi, che ora tenta di ipotecare la vittoria di Zingaretti. Anche le manifestazioni sindacale e antirazzista di Milano sono state partecipate e importanti. Novità incoraggianti ma insufficienti. Ora la discontinuità del Pd con il passato deve essere netta. […] [scarica file in pdf]
Zingaretti è segretario del Pd. Non è ancora la svolta ma è una buona notizia. La partecipazione alle primarie è stato un segnale politico chiaro. Tante e tanti hanno scelto di partecipare a questo evento nella speranza di contribuire a rimettere in campo un’opposizione di sinistra. Questo risultato viene dopo la manifestazione antirazzista di Milano, importante per la grande partecipazione e per essere stata convocata a Milano, dove c’è competizione tra punti di vista alternativi... Continua a leggere...
Salvini ha incontrato i (soli) presidenti di Lombardia e Veneto a cui ha promesso tuoni e fulmini per fare passare le loro richieste di autonomia differenziata. Per Bonaccini dell’Emilia Romagna dovrebbe essere l’occasione per riflettere: hanno dimenticato di invitarlo. Infatti, l’autonomia differenziata così come è stata posta dall’inizio ha una evidente targa della Lega, per di più quella Nord non quella che oggi Salvini vorrebbe imporre. Insomma un vero e proprio tratto distintivo. Troppi sembrano dimenticare che l’obiettivo di Salvini è affermare un partito di livello nazionale per guadagnare voti in Italia e in particolare al sud, per di più tentando di intercettare il voto dei delusi dal M5Stelle... Continua a leggere...
Al Senato è stato approvato in prima lettura il testo della legge che riduce il numero dei parlamentari, 400 alla Camera, 200 al Senato. Ora la proposta di legge passa alla Camera e come tutte le proposte che vogliono modificare la Costituzione dovrà essere approvata due volte, sia alla Camera che al Senato, a distanza di almeno 3 mesi se la proposta verrà approvata senza il voto favorevole di almeno i due terzi dei parlamentari sarà possibile chiedere che si svolga il referendum costituzionale, come è avvenuto il 4 dicembre 2016, quando la vittoria del No ha bocciato le deformazioni della Costituzione targate Renzi... Continua a leggere...
L’ondata conservatrice rischia di vincere stabilmente. Gli Stati nazionali contano solo costruendo un potere democratico sovranazionale. In Italia tutti i soggetti della sinistra sono al capolinea: occorrono una nuova proposta e un metodo per un confronto comune. Lavoro, diritti e Costituzione tornino al centro, col concorso del sindacato. È necessario, anche se arduo, un dialogo con i 5 Stelle.
Un’ondata conservatrice, a volte apertamente reazionaria e antidemocratica come in Brasile, sta modificandoi rapporti di forza tra destra e sinistra nel mondo. Si tratta di una tendenza forte e diffusa che deve preoccupare tutte le tendenze… […] [scarica file in pdf]
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