Trasferimento ai comuni delle somme versate a titolo di ICI
Nel corso della discussione sull’articolo 6, sono state avanzate richieste di chiarimento sui tempi con cui i versamenti ICI effettuati con F24 vengono trasferiti ai Comuni. Nel respingere alcuni emendamenti avevo dichiarato che avrei fornito al parlamento gli elementi per spiegare meglio la situazione. Ho informato il comitato dei 9 della V° Commissione Bilancio della Camera dei Deputati della situazione in materia di tempi di trasferimento ai comuni delle somme versate, a titolo di ICI, con il modello F24. La situazione è la seguente: la struttura di gestione di cui all’articolo 22, comma 3 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, ripartisce le somme riscosse tra gli “enti impositori”, sulla base di specifici flussi informativi di dettaglio trasmessi dagli intermediari della riscossione (banche, Poste Italiane Spa, Riscossione Spa) entro 5 giorni lavorativi dalla data di presentazione delle deleghe di pagamento (mod.F24) da parte dei contribuenti. Tali flussi informativi vengono sottoposti a controlli formali e di congruenza. Il sesto giorno lavorativo successivo alla data di riscossione, vengono trasmesse telematicamente alla Banca d’Italia le richieste di emissione dei mandati di accreditamento a favore dei Comuni calcolati al lordo delle eventuali compensazioni esercitate dai contribuenti per crediti erariali, che vengono ripianate utilizzando i fondi resi disponibili dal Bilancio dello Stato. Entro il settimo giorno lavorativo successivo alla data di riscossione, la Banca d’Italia provvede ad accreditare le somme alle tesorerie comunali (conti correnti bancari o postali). Per questo l’allarme lanciato da alcuni parlamenti è del tutto infondato. Il contribuente con un unico versamento risolve i suoi obblighi fiscali con Stato e Comuni. Il Comune interessato riceve in tempi brevissimi e con certezza quanto gli spetta in materia di ICI e potrebbe addirittura accadere che abbia gli accrediti prima di quanto avverrebbe con versamento autonomo.
|