Lettera ad Andrea De Maria Segretario della Federazione DS di Bologna
Caro Andrea, ho letto con vero sconcerto le notizie di stampa che rendono nota la dura critica pubblica che un gruppo di autorevoli amministratori ha rivolto alla proposta di documento dei DS sulla verifica di metà mandato e di conseguenza al tuo operato. La trasparente differenza tra le nostre posizioni politiche sulla scelta del partito democratico mi consente di esprimerti, senza ambiguità, vicinanza di fronte a questo inaccettabile attacco politico e personale. Ti confermo proprio in questo momento l’apprezzamento che mi ha portato a condividere la tua elezione a segretario della federazione DS di Bologna. Questo episodio, non so quanto consapevolmente, riporta l’orologio indietro nel tempo ad una fase in cui c’era chi riteneva che il ruolo dei partiti dovesse essere di mera amplificazione delle scelte delle Amministrazioni. Il ruolo dei partiti è diverso, perché debbono interpretare con autonomia la società e insieme l’unità politica della coalizione. Il documento in oggetto può certamente essere discusso e migliorato, e anzi è bene mettere in discussione negli organi dirigenti tutte le proposte, ma questo deve avvenire in un limpido confronto politico nelle sedi giuste. Altrimenti la critica assume un altro significato e diventa semplicemente una pressione politica per ridurre al silenzio ogni autonoma riflessione politica. Il rispetto delle regole e di tutte le posizioni politiche è un principio irrinunciabile ed è la condizione per bloccare iniziative volte a ridurre al silenzio chi la pensa diversamente. Mi auguro che tu decida di proseguire il tuo lavoro con rafforzata energia, con sempre crescente autonomia e capacità di confronto con tutte le posizioni politiche, anche le più distanti, dentro e fuori i DS. Cordialmente Alfiero Grandi
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