Scaiola gioca sull’equivoco
Il Ministro Scaiola insiste sul nucleare ma gioca su un equivoco e tenta il colpaccio di dimostrare sintonia con l’Amministrazione americana, ma è semplicemente un falso . Le strategie dei 2 governi sono in realtà opposte. Mentre gli Stati Uniti non hanno alcuna intenzione di continuare a costruire nuove centrali nucleari, dei tipi oggi disponibili, perché enormemente costose e insicure, e puntano su un nucleare di nuova generazione che però sarà pronto non prima di un paio di decenni, il Governo italiano vuole costruire centrali di tipologie ormai obsolete dal punto di vista tecnologico e per di più in questo modo utilizzando gran parte delle risorse disponibili nel nostro paese per le energie rinnovabili. A meno che Scaiola pensi seriamente di essere in grado di moltiplicare i pani e i pesci, cioè le risorse. Del resto non è certo un caso che ENEL sta pensando di vendere parte delle sue rinnovabili per ridurre i debiti. Difficile immaginare che in futuro ENEL riesca a fare insieme gli investimenti nel nucleare e nelle fonti rinnovabili. Le energie rinnovabili e il risparmio energetico sono invece esattamente le scelte su cui punta la nuova amministrazione americana, che si guarda bene dal riparlare di investimenti in questo nucleare dopo 30 anni che negli USA non si fanno investimenti in questa direzione e che nessuno dei privati impegnati nel settore energetico lo propone. Per di più dal punto di vista istituzionale il nostro ineffabile Ministro Scaiola prende impegni dimenticando che per ora nessuna legge italiana lo autorizza a fare accordi e sarebbe bene che anche l’AD di ENEL se lo rammentasse nella sua scatenata gara lobbistica a favore del nucleare in Italia. Abbiano entrambi il buon gusto di aspettare almeno l’approvazione definitiva della legge da parte del parlamento e di vedere se la cosa finirà lì, perché – ad esempio - il Governo sta ignorando l’art 117 della Costituzione che assegna precisi poteri alle regioni in materia energetica e che quindi potrebbero sollevare problemi molto seri. Alcune Regioni del nucleare non vogliono neppure sentire parlare e lo hanno detto con atti pubblici. Il Governo farebbe bene ad occuparsi invece di come rilanciare seriamente, in grande stile, gli investimenti in tutte le fonti rinnovabili per evitare che l’Italia non solo faccia scelte più costose sbagliate e pericolose per le persone e per l’ambiente come il nucleare, ma cercando finalmente di prepararsi a rispettare gli obiettivi europei del 20-20-20, altrimenti il nostro paese dovrà anche pagare, per colpa di Scaiola e c., miliardi di euro di sanzioni. L’Italia ha bisogno di una seria politica energetica, non di favori del Governo a qualche “amico” d’oltralpe.
COMITATO SI alle energie rinnovabili NO al nucleare Dichiarazione del Presidente Alfiero Grandi
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