Ma Almunia promuove Prodi
Dalle dichiarazioni del commissario Ue agli affari economici e monetari, Joaquin Almunia, emerge con chiarezza che, mentre il centro destra ha attuato una politica finanziaria che ha portato l'Italia ad essere una sorvegliata speciale (una sorta di arresti domiciliari della finanza pubblica), il governo di centro sinistraha risanato i conti, consentendo, oggi, al nostro Paese di intravedere l'uscita dal tunnel della sorveglianza speciale e di guardare con fiducia al futuro. I moniti a non abbassare la guardia sul deficit sono sempre utili, ma resta il fatto che i conti italiani sono in ordine, e che, anzi, con la prossima trimestrale inizierà ad essere evidente che una manovra di riduzione fiscale a favore dei lavoratori dipendenti, come dice la finanziaria 2008, è possibile. Del, resto i dati più recenti sulle entrate continuano ad essere buoni. Purtroppo la crisi di Governo ha interrotto un percorso politico, ma è auspicabile che si trovino i modi per riprendere il filo perché, come ha ricordato uno studio della Banca d'Italia, oggi il problema più serio è la domanda interna, che e molto depressa. Un intervento a favore dei lavoratori, oltre che giusto in sé, eviterebbe un rallentamento ulteriore dell'economia. In altre parole, anziché rassegnarci a prendere atto che ci sarà meno sviluppo, si può tentare, almeno in parte, di sostenerlo. Tuttavia, questo non basterebbe e la Commissione europea farebbe bene a porre apertamente il problema della politica restrittiva della Banca centrale europea. Si può capire che ci siano timori inflazionistici, ma la risposta non può essere la stretta monetaria. Altri sono i mezzi con cui agire. Tanto più che la Federal Reserve si sta adoperando per ridare fiato all'economia americana, ed è difficile comprendere l'atteggiamento di splendido isolamento della Bce che, di fatto, attua una politica restrittiva nel momento peggiore. Per questo non si capisce perché, a livello europeo, il problema non venga posto, da parte di tutti i paesi, in modo forte e corale.
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