Lettera all'On. Katia Zanotti
Carissima Katia, desidero anzitutto ringraziarti per l’invito che mi hai inviato per l’iniziativa di lunedì 16 ottobre. Purtroppo impegni di governo legati alla finanziaria 2007 non mi consentono di confermare la mia presenza. Del resto gli impegni istituzionali non possono che avere la priorità e di questi tempi ancora di più. Colgo l’occasione di questa lettera per esprimerti alcune opinioni. Anzitutto ritengo più che mai indispensabile accelerare non solo il processo di unificazione delle Sinistre DS ma di quanti non condividono la proposta avanzata dal gruppo dirigente DS di costruire il partito democratico. Dopo Orvieto non è più possibile né rinviare la convocazione del congresso nazionale DS, né rinviare la costruzione di una piattaforma politica alternativa (con la conseguente unificazione di tutte le energie disponibili) in grado di presentarsi nel confronto congressuale per offrire un’alternativa di linea politica agli iscritti e alle iscritte nel dibattito congressuale. Dopo il seminario di Orvieto è insostenibile dire che non c’è una proposta da sottoporre al congresso DS. Dopo Orvieto la proposta del partito democratico è pienamente in campo ed è anzi prevedibile che nelle prossime settimane aumenterà la pressione per creare un fatto compiuto e mettere nell’angolo il dissenso. Per questo chi non è convinto da questa prospettiva deve al più presto offrire un’alternativa politica volta a prefigurare un futuro per i DS come un partito profondamente legato anzitutto al mondo del lavoro, di chiaro orientamento laico e di sinistra, parte integrante del Partito Socialista Europeo e del campo socialista internazionale, capace di indicare un ruolo pubblico di governo dei processi economici e sociali sulla base di criteri come sostenibilità ambientale, equità sociale, riduzione delle differenze sociali, estensione dei diritti e delle tutele per le parti meno abbienti e più deboli del paese. Un’alternativa politica è possibile. Tutti insieme dobbiamo delinearla, superando di slancio precedenti divisioni che non hanno più senso. Dobbiamo farlo presto perché nei fatti il congresso è già iniziato, anche se purtroppo non nel modo migliore. Sta a noi tutti preparare un’alternativa politica credibile e unitaria e pretendere che il congresso venga indetto al più presto consentendo agli iscritti di scegliere tra due proposte in campo, evitando così il palese tentativo di precostituire un consenso plebiscitario. Tentativo che è in corso di costruzione. A presto, cordialmente Alfiero Grandi
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