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.::Pubblicato in data: 24/01/2025 in Politica, letto 28 volte
articolo del 24 gennaio 2025 su Domani
.::Pubblicato in data: 09/01/2025 in Politica, letto 37 volte
Referendum, occasione contro l'astensionismo
Lettera di Alfiero Grandi al direttore de Il Manifesto (9 gennaio 2025)
Caro direttore, i referendum abrogativi su cui si pronuncerà a breve la Corte costituzionale possono essere un importante antidoto contro l'astensionismo.
Sull'autonomia regionale differenziata la Cassazione (12/12/24) si è espressa per l’ammissibilità del referendum abrogativo, ma non tutti hanno letto argomentazioni e conclusioni che un collegio di 25 magistrati e funzionari della Cassazione ha condiviso.
Il collegio chiarisce che è suo compito valutare se sono state introdotte nella legge Calderoli modifiche tali da precludere la consultazione popolare e il giudizio conclusivo è che questo non è avvenuto e il referendum si può fare. Questo giudizio tiene già conto delle censure e delle riscritture imposte dalla sentenza 192/24 della Corte costituzionale... Continua a leggere...
.::Pubblicato in data: 23/12/2024 in Politica, letto 48 volte
(www.scrisciarossa.it - 23 Dicembre 2024)
Vale la pena di insistere sulle ragioni che spingono a chiedere il referendum abrogativo sulla legge 86/24 (Calderoli), la cosiddetta “autonomia differenziata”. Il governo Meloni ha appaltato al Ministro Calderoli la legge sull’autonomia regionale differenziata e non vuole prendere atto della sentenza 192 del 3-12-24 della Corte costituzionale e delle sue conseguenze. Se l’avesse fatto avrebbe potuto proporre l’abrogazione di quanto resta della legge, consentendo così una discussione in parlamento senza i condizionamenti degli errori fatti. Purtroppo questo governo è incapace di ammettere errori e di cercare un confronto serio in parlamento e con la società. Senza cancellazione la legge continua ad esistere, pur menomata dalla sentenza della Consulta, come del resto ha riconosciuto la Cassazione. La Corte costituzionale con la sentenza 192 ha chiarito che nessuna interpretazione degli articoli 116 c.3 e 117 della Costituzione è possibile contraddicendo i principi fondamentali della Carta, come ha fatto la legge Calderoli. In pratica la sentenza ha interpretato questa parte del titolo V alla luce dei principi generali della Costituzione, ad esempio chiarendo che l’Italia è una e indivisibile e quindi i diritti garantiti dalla Carta ai cittadini debbono essere gli stessi, senza distinzione di regione o altro. L’unità nazionale va salvaguardata e questo riguarda sia lo stato che le regioni, oltre che i comuni che tuttavia sono compressi dalla legge Calderoli in un ruolo subalterno. Che cosa ha detto la Corte CostituzionaleLa sentenza 192 ha riconsegnato al parlamento il ruolo fondamentale che gli affida la Costituzione, tanto più se si tratta di decisioni che riguardano i diritti fondamentali, a partire dai Lep (i livelli essenziali delle prestazioni) che non possono in alcun modo essere sequestrati dal governo, per di più senza criteri espliciti di delega decisi dal parlamento. Meno che mai il parlamento può essere obbligato ad approvare una legge senza poterla modificare, magari ... Continua a leggere...
.::Pubblicato in data: 13/12/2024 in Politica, letto 54 volte
(www.editorialedomani.it - 13 Dicembre 2024)
La sentenza della corte di Cassazione ammette il referendum interamente abrogativo sull’autonomia regionale differenziata (legge Calderoli 86/24), invece ha accantonato quello parziale. È un passo importante verso il referendum. Manca il giudizio della Corte costituzionale che arriverà verso metà gennaio […] [scarica file in pdf]
.::Pubblicato in data: 02/12/2024 in Politica, letto 70 volte
MICRO OMEGA (Rossella Guadagnini - 02 Dicembre 2024)
Per il vicepresidente del Coordinamento per la Democrazia Costituzionale una competizione tra Regioni nuocerebbe al lavoro, all’ambiente e alla competitività delle imprese.
Abbiamo chiesto ad Alfiero Grandi, vicepresidente del Coordinamento per la Democrazia Costituzionale, quali vie a suo parere si possono intraprendere dopo il pronunciamento della Consulta sulla legge Calderoli in materia di Autonomia differenziata.
Dato il pronunciamento della Corte Costituzionale sull’incostituzionalità dell’Autonomia differenziata, possiamo dire che la situazione è simile a quella che precedette il referendum sul legittimo impedimento?
Sì. In occasione del referendum del 2011, ad esempio, si pose un problema analogo a quello che si pone ora, dopo l’annuncio della Corte Costituzionale che anticipa la sentenza in cui sono individuati ben sette rilevanti punti di incostituzionalità nella legge Calderoli sull’Autonomia Regionale differenziata e che ha dettato la corretta interpretazione delle norme alla luce della Costituzione, non solo degli articoli 116 e 117... Continua a leggere...
.::Pubblicato in data: 02/12/2024 in Politica, letto 42 volte
MICRO OMEGA (Rossella Guadagnini - 02 Dicembre 2024)
Per il vicepresidente del Coordinamento per la Democrazia Costituzionale una competizione tra Regioni nuocerebbe al lavoro, all’ambiente e alla competitività delle imprese.
Abbiamo chiesto ad Alfiero Grandi, vicepresidente del Coordinamento per la Democrazia Costituzionale, quali vie a suo parere si possono intraprendere dopo il pronunciamento della Consulta sulla legge Calderoli in materia di Autonomia differenziata.
Dato il pronunciamento della Corte Costituzionale sull’incostituzionalità dell’Autonomia differenziata, possiamo dire che la situazione è simile a quella che precedette il referendum sul legittimo impedimento?
Sì. In occasione del referendum del 2011, ad esempio, si pose un problema analogo a quello che si pone ora, dopo l’annuncio della Corte Costituzionale che anticipa la sentenza in cui sono individuati ben sette rilevanti punti di incostituzionalità nella legge Calderoli sull’Autonomia Regionale differenziata e che ha dettato la corretta interpretazione delle norme alla luce della Costituzione, non solo degli articoli 116 e 117... Continua a leggere...
.::Pubblicato in data: 27/11/2024 in Politica, letto 88 volte
(www.scrisciarossa.it - 27 Novembre 2024)
La Corte costituzionale chiarisce nel comunicato – che precede il deposito della sentenza sulla legge sull’autonomia regionale differenziata – che non ritiene questa legge (86/24 Calderoli) del tutto incompatibile con la Costituzione ma ne sanziona pesantemente 7 punti giudicati incostituzionali e ricorda dei principi fondamentali a cui le correzioni e l’attuazione della legge dovranno uniformarsi, ad esempio il ruolo del parlamento che potrà cambiare il merito di eventuali intese governo/regioni.
Le censure della Corte sono pesanti, aprono vuoti importanti nella legge voluta dal governo, ma targata Lega, e approvata senza ascoltare critiche e osservazioni. Al punto – va ricordato – che il testo uscito dal Senato è stato confermato dalla Camera senza cambiare un virgola, un’imposizione che colpisce seriamente il ruolo del parlamento.
Quindi la legge è monca ma tuttora in vita, anche se sostanzialmente inapplicabile senza le modifiche che la Corte ha chiesto. Calderoli e la maggioranza hanno scelto di sminuire (inutilmente) la gravità delle censure della Corte, vantando una sostanziale approvazione e così confermando che la legge vive. Perché mai dalla sentenza dovrebbe conseguire l’impossibilità di effettuare il referendum interamente abrogativo?... Continua a leggere...
.::Pubblicato in data: 15/11/2024 in Politica, letto 98 volte
(www.collettiva.it 15 novembre 2024) La Corte costituzionale ha parzialmente bocciato la legge Carderoli, per eliminarla completamente serve il voto referendario. Bisogna mobilitarsi subito per portare alle urne 25 milioni di cittadini e cittadine Avevano ragione quanti insistevano che la legge 86/24 sull’autonomia regionale differenziata, voluta dalla Lega, ha profili di incostituzionalità. Ricordiamo l’aggressione alla Presidente Todde perché aveva sollevato l’incostituzionalità di norme della legge Calderoli che prevede che le Regioni a statuto speciale (stabilite con legge costituzionale) possano chiedere nuovi poteri, come le altre mentre sono regolate dalla Costituzione. Un sotterfugio di Calderoli per avvicinare le regioni autonome regolate da norme costituzionali a quelle ordinarie, vero traguardo della Lega, ricorrente nei discorsi di Zaia. La Corte costituzionale ha ritenuto non complessivamente incostituzionale la legge, ma ne ha “affondato” 7 punti decisivi come richiesto da Campania, Puglia, Sardegna, Toscana. Per valutazioni approfondite dobbiamo attendere che la sentenza della Corte Costituzionale sia nota integralmente, per ora accontentiamoci della sintesi che afferma chiaramente che la legge Calderoli... Continua a leggere...
.::Pubblicato in data: 15/11/2024 in Politica, letto 102 volte
(www.ilmanifestoinrete.it 15/11/2024) Sull’autonomia regionale differenziata (legge Calderoli 86/2024) c’è attesa per il pronunciamento della Corte sui ricorsi presentati da 4 regioni sulla sua incostituzionalità che arriverà nelle prossime settimane, ma non tutto è fermo, come dovrebbe essere, in attesa della sentenza. Anzi, Calderoli sta puntando a creare fatti compiuti, insieme ai sodali leghisti Zaia e Fontana, per frenare l’impatto delle decisioni della Corte sulla legge e in vista del referendum abrogativo la cui l’ammissibilità verrà decisa a gennaio. Non a caso Giorgia Meloni ha fatto due tentativi, per fare eleggere un suo candidato nella Corte costituzionale per influire direttamente sulle sue decisioni. Tentativi falliti ma che hanno reso evidente il disegno di mettere sotto controllo anche gli organi di garanzia costituzionale coe la Corte e il CSM, stravolgendo l’equilibrio costituzionale del 1948... Continua a leggere...
.::Pubblicato in data: 30/10/2024 in Politica, letto 93 volte
(www.scrisciarossa.it - 30 ottobre 2024) Pietro Spataro e Nadia Urbinati hanno scritto sul voto in Liguria analisi che condivido largamente, che si possono riassumere nel paradosso che il Pd - nato nel 2007 con una vocazione maggioritaria mutuata dagli Usa quando proprio là dimostrava la sua crisi - oggi si trova con risultati elettorali incoraggianti come partito ma con una coalizione alternativa ancora da costruire e quindi - come in Liguria - perde le elezioni. Nadia ha messo l’accento sulle ragioni di fondo dei problemi che debbono essere affrontati e risolti dal Pd insieme alle altre opposizioni. Forse è utile una sottolineatura delle difficoltà dello stesso Pd. A distanza di anni il Pd non ha ancora affrontato una riflessione sul renzismo, se non di sbieco, episodicamente... Continua a leggere...
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